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Rigoletto

Foto di Amati Bacciardi
Foto di Amati Bacciardi

Si dice “di necessità virtù”, ma anche “non tutti i mali vengono per nuocere”. In tempi di crisi economica le idee tornano protagoniste. È quello che è successo nelle Marche, tra Ancona e Fano, dove due centri di produzione lirica, il Teatro delle Muse di Ancona e il Teatro della Fortuna di Fano, sotto l’egida di Regione Marche e Consorzio Marche Spettacolo, hanno deciso di mettere insieme, risorse e competenze, dando vita alla prima coproduzione lirica esclusivamente marchigiana.

Frutto di questo esperimento è il Rigoletto di Verdi che è andato in scena in prima al Teatro delle Muse di Ancona lo scorso sabato 15 febbraio e che sarà in seconda al Teatro della Fortuna di Fano venerdì 21 febbraio (inizio ore 20.30), secondo titolo operistico del cartellone del Fortuna Opera Festival, organizzato dalla Fondazione Teatro della Fortuna con il sostegno della Regione Marche.

L’input è derivato dal tavolo della lirica del Consorzio Marche Spettacolo, da cui si è generato il Circuito lirico regionale, che comprende anche Ancona e Fano, al fine di favorire la collaborazione sempre più stretta tra i Teatri che si occupano di produzione lirica e di promuovere economie di scala tra gli stessi cercando di salvaguardare il lavoro e la ricaduta dei benefici sul territorio.

E la costruzione di questo spettacolo è proprio il frutto di un lavoro di sinergia, che va dalle scelte artistiche iniziali alla condivisione delle risorse occorrenti per formare la grande squadra di tecnici e professionisti. Tutto condiviso perfettamente, anche orchestra e coro, che per questo Rigoletto sono una il risultato dell’unione di professori della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana e dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro e l’altro l’unione di artisti del Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” e del Coro del Teatro della Fortuna “M. Agostini”.

Lo spettacolo

Grande successo alla prima di Rigoletto che porta le firme principali di due giovani artisti già apprezzatissimi in Italia e all’estero: Francesco Ivan Ciampa sul podio e il regista sudafricano Alessandro Talevi. In scena un cast giovane ma anch’esso già apprezzato nei maggiori teatri italiani ed esteri: Il Duca di Mantova Gianluca Terranova, Rigoletto Mauro Bonfanti, Gilda Laura Giordano, Sparafucile Carlo Malinverno, Maddalena Mariana Pentcheva, Giovanna Lara Rotili, Il Conte di Monterone Giampiero Cicino, Marullo Giacomo Medici, Il Conte di Ceprano Roberto Gattei, La Contessa di Ceprano Olga Maria Salati, Matteo Borsa Gilberto Mulargia, usciere di corte Gianni Paci, paggio della Duchessa Valentina Chiari.

Molto apprezzata la direzione d’orchestra del giovane maestro campano Francesco Ivan Ciampa, già assistente di Antonio Pappano e attualmente di Daniel Oren, già atteso a Piacenza e a Modena per un imminente Simon Boccanegra e subito dopo all’Opéra Bastille di Parigi per La traviata.

Forte curiosità aveva suscitato la regia di Alessandro Talevi – sudafricano di origini italiane, membro della Royal Academy of Music di Londra – che aveva annunciato un’ambientazione malavitosa della vicenda del Duca e del suo buffone di corte. Un Rigoletto alla “Gomorra”, come lo ha definito la critica locale, dove i protagonisti vivono e operano in quelle periferie dove regna il degrado e la criminalità organizzata. Una lettura definita “coerente e coraggiosa”, elemento non secondario del successo dello spettacolo.

Perfettamente a loro agio gli interpreti principali. In primis il tenore Gianluca Terranova – noto al grande pubblico per l’interpretazione di Enrico Caruso nel serie TV RAI a lui dedicata – nei panni del Duca di Mantova, ruolo nel quale ha debuttato alla Scala e poi alla Los Angeles Opera, diretto da James Conlon, con un successo tale da essere considerato da allora tra gli interpreti di riferimento dello stesso. Ruolo più volte sostenuto all’estero ma per la prima volta in Italia, il Rigoletto del baritono Mauro Bonfanti, artista dalla vocalità nitida e grande presenza scenica, capace di restituire sia drammaticamente sia musicalmente le infinite sfaccettature di tale personaggio. Graditissimo ritorno al Teatro della Fortuna di Laura Giordano dopo la Donna Anna del Don Giovanni della scorsa stagione, questa volta la ritroviamo nei panni di Gilda alla quale il soprano palermitano, dotato di impeccabile tecnica vocale e timbro seducente, sa infondere dolcezza, purezza e candore ma anche quella passione e forza dei sentimenti che porteranno il personaggio all’estremo sacrificio.

Maestro del coro di questa produzione è Carlo Morganti, il regista Alessandro Talevi ha firmato anche le scene, mentre i costumi sono di Manuel Pedretti e le luci di Giuseppe Calabrò.

Porto a Teatro Mamma e Papà

Tutta la famiglia a teatro: mentre i genitori sono in sala a godersi lo spettacolo, i loro figli, compresi tra i 6 e gli 11 anni, parteciperanno a laboratori ludico-creativi alla scoperta della magia del Teatro. Prenotazioni e info presso il Botteghino del Teatro (preferibilmente via email o via fax).

Info

Botteghino Teatro della Fortuna, tel. 0721.800750, fax 0721.827443, botteghino@teatrodellafortuna.it.

www.teatrodellafortuna.it

 

 

 

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