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Torna a Roma “Dignità autonome di prostituzione”

fotoChi l’ha perso nel fine settimana scorso deve assolutamente rimediare nelle prossime date. Il teatro Brancaccio, infatti, dal 27 settembre all’8 ottobre replicherà lo spettacolo che ogni anno, da vari anni, colleziona premi e successi in tanti festival in Italia e all’estero, come il premio speciale per l’idea e la regia Golden Graal 2008, la nomination per la categoria “Spettacolo d’innovazione” al Premio ETI – Olimpici 2009 e nel 2012 il Premio Napoli Cultural Classic come miglior spettacolo teatrale. Il passaparola appassionato è il segreto del suo successo. E non potrebbe essere altrimenti. Dopo aver assistito ad un serata di Dignità autonome di prostituzione, si ha il desiderio fortissimo di partecipare anche alle date successive. L’audace autore Luciano Melchionna e Betta Cianchini hanno il merito di aver creato questo format innovativo, in cui lo spettatore non resta seduto nella rassicurante poltrona di velluto del teatro, ma viene catapultato in un mondo festoso fatto di lustrini e paillettes, tra attori ammiccanti con fare provocante. La finalità è far diventare il teatro una casa chiusa dell’arte, in cui assaporare pillole di piacere teatrale, anche in un periodo storico come il nostro in cui lo Stato ha dimenticato l’alto valore della cultura. Fin dall’ingresso si percepisce il carattere originale della serata: attori/prostituti dietro le vetrine invitano pubblico e passanti ad entrare, dollari speciali vengono consegnati dal botteghino, molti habitué spiegano ai propri amici le regole del gioco, poltroncine del teatro sradicate e accatastate le une alle altre. “Mi paghi prima. E anche dopo, se ti è piaciuto”, recita la locandina. Le banconote servono a contrattare “consumare” le “prestazioni” durante la serata degli artisti/prostituti, che, in vestaglia o giacca da camera, adescano o si lasciano adescare dagli spettatori/clienti. A quel punto non resta che seguire il proprio attore nei posti più disparati (automobili, camper, toilette, uffici, camerini) dove si consumerà… un intenso monologo. Tantissimi gli attori a disposizione, ognuno col proprio talento e la loro capacità di coinvolgere il proprio piccolo seguito. Tra i tanti si potrebbe accettare le avances di David Gallarello, un perfetto inquisitore, magnetico e oscuro con un testo tratto da Dostoevskij, oppure del perfetto animatore della serata Daniele Russo in Lia ‘e Pusilleco o ancora di Joan Negrié, attore catalano entrato a far parte della “famiglia dignitosa” dopo il festival internazionale di teatro di Tarragona, straordinario in un testo forte di Luciano Melchionna dalle mille sfumature di emozioni. Tutti i monologhi sono esperienze uniche, della durata massima di 15 minuti, vissute con grande intimità. Alla fine della serata, durante la festa finale fatta di canzoni ed esibizioni finali di tanti artisti, l’unico rammarico che si ha è di non aver assistito alle performances di tutti gli attori. Quest’anno ci sarà la partecipazione a sorpresa, solo in alcune repliche, di Antonella Elia, Fiordaliso, Francesco Montanari, Michela Andreozzi, Max Vado ed altri artisti di richiamo. Ma il plauso va davvero a tutti, maschere comprese, per dar vita ogni sera ad uno spettacolo così particolare capace di muovere ogni corda delle nostre emozioni.

Per informazioni:

http://www.dadp.it/it/index.asp e http://www.teatrobrancaccio.it/

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