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Torino Jazz Festival 2015

fotoIl Torino Jazz Festival collaborerà, per il secondo anno, con il Museo Diffuso della Resistenza, l’Istoreto e l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza in occasione delle celebrazioni per la Festa della Liberazione.  Nel 2014 le letture e il concerto del 25 aprile hanno visto la presenza di almeno 2500 partecipanti, molti dei quali hanno approfittato della bella giornata di musica per visitarela mostra permanente e gli Istituti, aperti per l’occasione.

Il jazz della Liberazione, questo il titolo della giornata, ricorda il 70° con un programma che vedrà per l’intera giornata del 25 aprile il susseguirsi di attività musicali e letture significative in alcuni “luoghi simbolo della memoria”, dislocati in spazi cittadini densi di significati storici. In particolare a simboleggiare la “festa” del 25 aprile ci saranno le brevi esibizioni dell’Orchestra dixieland viaggiante, ospitata a bordo di mezzi militari d’epoca. A chiudere la giornata sarà il concerto pomeridiano che si svolgerà, sotto il porticato dei Palazzo di San Celso (porticato del Museo Diffuso della Resistenza, corso Valdocco 4/a), legandosi alle attività previste dagli Istituti ospiti.

Le attività musicali, le letture e le realizzazione tecnica della giornata sono curate dalla Associazione Ar.Co.Te., polo culturale che opera sul territorio nazionale,ha sede a Torino in via Cuneo 43/g. Si distingue per la didattica strumentale a indirizzo jazz, annoverando tra insegnanti e collaboratori, importanti artisti nazionali e internazionali. AR.CO.TE si orienta verso la commistione tra le arti, il connubio tra arte e sociale e ha sviluppato nel tempo una metodologia unica, in grado di progettare interventi artistici e didattici mirati, adattandoli a contesti, persone e luoghi. Importante è l’ambito legato alla Musicoterapia e all’Arteterapia.

PERCORSO CON MEZZO D’EPOCA E MUSICA DIXIELAND

Un autocarro militare d’epoca marca Fiat con cassone aperto e due jeep da scorta con autisti e accompagnatori in divisa ospiterà il gruppo di jazz tradizionale in un percorso fatto di musica e letture tematiche. Ogni luogo visitato, selezionato dall’Istoreto come simbolo di qualche aspetto saliente della lotta di Liberazione o della tragedie della guerra, verrà “raccontato” da un attore che si alternerà alla musica della band. Tutti le zone scelte presentano cippi, monumenti o luoghi simbolo che verranno con cura rievocati dalle letture, costruite per raccontare “in presa diretta” alcuni eventi particolarmente simbolici.

Due i momenti clou del percorso:

1) Il mattino, durante l’apertura alla stazione GTT Torino Ceres che per l’occasione farà un “porte aperte” lungo tutta la giornata con visite guidate ai suoi tesori: il museo tranviario,le vetture d’epoca, i plastici e le attrezzature d’officina. 2) Il pomeriggio, con la partenza del percorso che porterà al Palazzo di San Celso (Museo Diffuso della Resistenza, corso Valdocco 4/a) avverrà dalla Ex Conceria Fiorio, con musica e testimonianze dal vivo organizzate in collaborazione con La Piazza dei Mestieri.

EQUIPAGE AMBASSADORS DIXIE AND STREET PARADE:

Antonello Sbarra – banjo

Remo Scrivano – rullante e/o percussioni

Valerio Chiovarelli – basso tuba

Leo Lagorio – sax C melody

Paolo Dutto – clarinetto

Luca Begonia – tromba

Marta Antolovich – trombone

L’infuocato combo dixie nasce all’interno della Jazz Ambassadors, una delle più longeve Big Band italiane, che ha avuto negli anni di attività solisti ospiti del calibro di Tony Scott,Gianni Basso, Renzo Arbore. La formazione ridotta estratta dalla Big band, formata da basso tuba, rullante, cassa, tromba, clarinetto, trombone, banjo e sax permetta all’Equipage di portare dovunque il suo festoso jazz anni venti e trenta, con i classici del repertorio, gli ultimi che gli italiani avevano potuto sentire liberamente prima che il jazz venisse proibito dal Regime fascista.

I LUOGHI PRINCIPALI DEL PERCORSO E IL LORO SIGNIFICATO SIMBOLICO

Lo scalo ferroviario (ex stazione Torino-Ceres corso Giulio Cesare

Rappresenta uno snodo tematico, come luogo simbolico delle lotte partigiane nelle valli diLanzo, particolarmente importanti anche per i collegamenti con la città capoluogo. La scelta è stata determinata anche da altri fattori concomitanti, primo fra tutti l’utilizzo dello scalo da parte dei volontari del Museo Ferroviario Piemontese e la possibilità di effettuare visite guidate alle officine, e al materiale rotabile dell’epoca.

Un’esperienza di avvicinamento a tematiche importanti rivolta ai grandi e anche ai

bambini.

Ex stabilimento Conceria Fiorio, ora piazza dei Mestieri

L’edificio, sede della conceria di Domenico Fiorio, fu uno dei centri più importanti dell’attività clandestina del CLN piemontese. Dal 2004 ospita una scuola gestita dalla fondazione Piazza dei Mestieri. L’ampio fabbricato in cui aveva sede l’azienda costituì, durante la Resistenza, uno dei centri più importanti dell’attività clandestina del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) piemontese, come luogo di riunione e come sicuro spazio per il recapito di materiali e denaro e vi si svolgevano attività per la stampa e la diffusione del giornale del CLN «La Riscossa italiana». Fu un centro nevralgico delle fasi insurrezionali nella lotta di Liberazione e subì bombardamenti.

Ex stabilimento FIAT SPA

Scelto a simboleggiare il ricco tessuto industriale torinese e la sua riconversione, i bombardamenti che lo colpirono durante gli anni del conflitto e le attività insurrezionali organizzate dagli operai all’interno delle fabbriche. Compreso tra i corsi Ferrucci e Peschiera e le vie Osasco e Montenegro, lo stabilimento è costruito nel primo decennio del Novecento su un’area di 12mila metri quadrati lungo la ex via Circonvallazione. Nel 1949 dai cancelli della fabbrica uscirono gli ultimi autocarri SPA. La fabbrica fu bombardata due volte nel corso del secondo conflitto mondiale. Attualmente l’edificio ospita gli uffici comunali del Servizio Sport e Tempo Libero.

Giardino del Corpo Italiano di Liberazione, Via Ventimiglia  

Questa tappa ricorda il contributo militare alla Liberazione sia all’interno della Resistenza partigiana sia attraverso l’azione dei reparti regolari delle forze armate, tra i quali il Battaglione Alpini Piemonte, in gran parte costituito da piemontesi, che da Bari arrivò fino a Torino combattendo contro i tedeschi. L’operazione consentì lo sfondamento successivo della posizione difensiva tedesca, l’avanzata alleata e la successiva costituzione, già dal 17 aprile, del “Corpo Italiano di Liberazione” che contribuì a liberare l’Italia. Una delle compagnie del Battaglione Alpini Piemonte entrò a Torino il 3 maggio 1945.

Il Palazzo dei Quartieri Militari di San Celso

Sotto lo scenografico porticato del palazzo di San Celso (porticato del Museo Diffuso della Resistenza, corso Valdocco 4/a) si svolgerà il concerto principale della giornata, aperto da una ultima serie di letture e dai saluti istituzionali che saranno il momento di riflessioni sul significato del Settantesimo e sulla intera giornata. Il Museo rimarrà aperto al pubblico durante tutta l’esibizione. Il severo palazzo storico, edificato su disegno di Filippo Juvarra tra il 1716 e il 1728, riaperto al pubblico il 30 maggio 2003, è il centro per la salvaguardia e la trasmissione della memoria storica. la Città di Torino ha destinato questo spazio asede di importanti istituzioni: il Museo Diffuso della Resistenza e della Deportazione,l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea el’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza

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PROGRAMMA:

mattino

10.00 Stazione GTT Torino Ceres

12.00 Giardino del Corpo Italiano di Liberazione, di fronte Via Ventimiglia 164

13.00 Uffici della Città di Torino (Ex FIAT SPA) Corso Ferrucci, 12

pomeriggio

16.00 Piazza dei Mestieri Lapide Ex Conceria Fiorio Via Jacopo Durandi

Concerto e letture presso il Porticato del Museo

Dalle 17.30 porticato del Museo Diffuso della Resistenza, corso Valdocco 4/a), arrivo band dixie, saluti ufficiali, letture e concerto con i Babemalà (il gruppo Babemalà propone un mix di brani strumentali, pezzi cantati e danze della tradizione folk italiana, in particolare piemontese e di puntate internazionali con musiche provenienti dell’area celtica, irlandese,bretone, asturiana e occitano-provenzale. E’ un susseguirsi di gighe, bourrée  e rigodon. Il gruppo riprende in chiave folk brani di cantautori italiani e anche, per l’occasione, alcuni canti simbolo dell’esperienza resistenziale).

Ore 19.15 cinema Massimo Via Verdi 18 (sala Tre)

Materiale Resistente (1995) di Davide Ferrario e Guido Chiesa.

Il film viene rimesso in circolazione in occasione del ventennale della sua realizzazione.All’inizio, fu un disco. Per il Cinquantesimo anniversario della Liberazione, su iniziativa del Consorzio Produttori Indipendenti, 18 tra i migliori gruppi di rock italiano incidono un CD chiamato Materiale Resistente. Per l’uscita del disco viene organizzato un concerto il 25aprile 1995 a Correggio, provincia di Reggio nell’Emilia. Davide Ferrario, saputa la notizia,telefona a Guido Chiesa e gli propone di riunire tecnici, amici e complici per documentare  un evento che gli sembra terribilmente suggestivo e insieme necessario. Il 25 aprile, in mezzo al prato con gli oltre seimila di Correggio, ci sono anche loro, tre troupe e vari fotografi. Da quella giornata nasce il film, un lavoro nato quasi per caso, ma per nulla  casuale, frutto della collaborazione di teste diverse, ma inevitabilmente legate da un comune sentimento: l’antifascismo. Un antifascismo inteso come sentimento, prima ancora che pratica politica o fenomeno storico.

ore 21.30 Piazza dei Mestieri

Cambiando pelle. L’incredibile storia di una conceria che diventò una Piazza

spettacolo teatrale con l’Accademia dei Folli

Una produzione teatrale della Piazza dei Mestieri, in collaborazione con l’Accademia dei Folli, compagnia teatrale torinese molto attiva sul territorio e autrice di diversi spettacoli sul tema della Resistenza, con particolare accento su quella piemontese. Lo spettacolo è un viaggio nel tempo e nella Storia, un percorso diacronico dove il presente e il passato si mescolano abitando e vivendo i luoghi che furono una fabbrica, poi un centro della lotta partigiana e oggi una scuola molto particolare. Piazza dei Mestieri ha sede nell’ex Conceria Fiorio. La fabbrica che conciava pelli di capra e di montone, è ora la nuova “pelle” di un centro di formazione all’avanguardia, ma la sua storia ha attraversato momenti drammatici e ha visto – da vicino – la Resistenza, diventando uno dei centri più importanti dell’attività clandestina, sia come luogo di riunione che per la stampa del giornale La Riscossa Italiana.

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La quarta edizione del Torino Jazz Festival si svolgerà dal 28 maggio al 2 giugno in concomitanza con l’Expo 2015, e festeggia – con un’Anteprima – il Jazz della Liberazione, la fondamentale ricorrenza del 25 aprile per il Settantesimo.

Il TJF – che oltre a essere un festival musicale è un grande racconto sul jazz dove si incontrano musica, arte, danza, libri e tanto altro ancora – si inaugurerà il 28 maggio con il Sonic Genome del maestro Anthony Braxton che in prima europea guiderà al Museo Egizio una grandiosa performance di otto ore con 70 musicisti.

In questa edizione gli appuntamenti principali del main festival si svolgeranno in piazza San Carlo e quelli del Fringe ai Murazzi lungo il Po e nei locali vicini. I concerti a pagamento (10 euro come lo scorso anno) delle ore 18 si terranno all’Auditorium Rai, al Teatro Carignano e al Teatro Colosseo. Due spettacoli musicali importanti del programma saranno organizzati all’Auditorium del nuovo grattacelo Intesa Sanpaolo realizzato da Renzo Piano; anche la Gam di Torino ospiterà un concerto in prima assoluta. Sono in calendario in altri spazi del centro incontri letterari, rassegne cinematografiche, lezioni, workshop ed eventi a tema in un programma perfettamente coordinato.

Molti gli appuntamenti all’interno dell’ANTEPRIMA JAZZ FESTIVAL. Oltre al Jazz della Liberazione e ai concerti in programma per la Giornata Internazionale Unesco del Jazz ricordiamo: il 4 maggio la Biblioteca Civica Musicale Andrea Della Corte (Villa Tesoriera) ospiterà il pluripremiato pianista Guido Manusardi che interpreterà Standard ed Evergreen della Tradizione Afro-Americana. Il 12 maggio al Circolo dei Lettori, (via Bogino 9) sarà presentata l’autobiografia di un protagonista assoluto del jazz italiano, Gaetano Liguori. Il pianista e compositore sarà intervistato da Franco Bergoglio. Il 23 maggio al Centro Giovani Factory di Nichelino si terrà Le Maleteste Sbanda, produzione originale in occasione del centenario della grande guerra e al Palazzo Santa Chiara di Chivasso il concerto di Elisabetta Antonini. Saranno in programma anche tre spettacoli musicali all’Expo 2015 di Milano: l’8 maggio Furio di Castri & Fringe All Stars e il 14 Maggio Emanuele Cisi NY3 al The Waterstone by Intesa Sanpaolo; il 12 maggio Enrico Rava Meets “Soupstar” all’Auditorium.

Il Torino Jazz Festival 2015 è pensato come un’occasione per trasformare, riplasmare e far risuonare in modo diverso i luoghi della città attraverso la musica e il pubblico che vibra e si muove con essa. Si comincia il 28 maggio (dalle 18.00 alla 02.00) con un evento destinato a rimanere unico nel suo genere, il Sonic Genome di Anthony Braxton e i suoi 70 musicisti, che per otto ore dialogheranno con l’arte antica, la storia e i visitatori dell’Egizio (ingresso consentito previo l’acquisto del biglietto Open Ticket per l’accesso al Museo, in vendita esclusivamente giovedì 28 maggio alla biglietteria – intero euro 13,00).

I concerti gratuiti nella cornice di piazza San Carlo, cuore pulsante del TJF, vedranno esibirsi: Hugh Masekela Sextet (venerdì 29 maggio, ore 21) con le sue travolgenti danze sudafricane; Fabrizio Bosso e Randy Brecker (sabato 30 maggio, ore 21) in una battaglia virtuosistica tra  trombe – Con la proiezione sul grande schermo del film “Il sorpasso”; Shibusa Shirazu (domenica 31 maggio, ore 21), in esclusiva europea i giapponesi trasformeranno la piazza in fantasmagorica scena di musica, danze, pitture, teatro, draghi volanti; le ondate afrocubane ed elettroniche di Omar Sosa Quarteto Afrocubano (lunedì 1 giugno, ore 21). Il 2 giugno la Festa della Repubblica è in jazz con le magie vocali di John De Leo e le canzoni suadenti di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, l’energia funk/rock del Trio Bobo, fino al gran finale tutto da ballare degli Original Blues Brothers Band.

Sono diverse le proposte musicali a pagamento del tardo pomeriggio (a 10 euro). Si passerà da James Newton (30 maggio), che nell’Auditorium Rai unirà musica classica europea e tradizione neroamericana a Ron Carter (31 maggio) che ricondurrà il Teatro Colosseo al più intimo e raffinato dei salotti. All’Auditorium Rai Danilo Rea (29 maggio) si esibirà in Plays Billy Strayhorn, mentre al Teatro Carignano la musica del sassofonista e compositore David Murray con la Lydian Sound Orchestra (1 giugno) incorporerà in un sound unico tutta la tradizione del jazz, dagli albori di New Orleans al free jazz degli Anni ’70.

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FRINGE

Anche quest’anno il TJF FRINGE, curato da Furio Di Castri, animerà il centro di Torino con le 90 performance di oltre 200 musicisti e artisti in 16 location (in piazza Vittorio Veneto e dintorni). Dal 29 maggio all’1 giugno, il TJF Fringe proporrà un cocktail musicale a base di ensemble originali, artisti e musicisti eterogenei, performance sul fiume del tradizionale Music on the River e note dall’alto delle Night Towers, insieme a occasioni per ballare e provare nuovi passi con esperti ballerini al Fringe Dance e momenti di degustazione e divulgazione enogastronomica, rigorosamente a suon di musica, nella rinnovata area del Cooking&Relaxing. Si esibiranno al Fringe, il pianista serbo Bojan Z, il sassofonista inglese Andy Sheppard, gli italiani Francesco Bearzatti e Gavino Murgia, il Trio Bobo di Faso e Meyer con Alessio Menconi, Nils Wogram, Giovanni Falzone, Bebo Ferra, musicisti torinesi affermati e giovani talenti insieme a realtà internazionali quali l’X Jazz Festival di Berlino, il festival L’échangeur de sons di Chambery e l’Haute Ecole de Musique di Losanna.

Il Festival non si ferma qui: a corollario dei concerti si terranno presentazioni di libri e conferenze al Circolo dei lettori, una rassegna cinematografica in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema l’arte giovane del progetto Ars Captiva e le jam session del Jazz Club Torino e molto altro ancora.

Sito: www.torinojazzfestival.it

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