venerdì, Marzo 29, 2024

Area Riservata

HomeMusicaGiampaolo Pretto propone pagine di Ravel, Vivaldi, Bach/Stravisnkij e Casella

Giampaolo Pretto propone pagine di Ravel, Vivaldi, Bach/Stravisnkij e Casella

Per la 50ª Stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto,
Giampaolo Pretto, direttore e flauto solista, propone pagine di Ravel, Vivaldi, Bach/Stravisnkij e Casella

Padova, Auditorium Pollini
11 febbraio, ore 20.45

Alle 19.00 nel Foyer conversazione con Giampaolo Pretto
curata dal musicologo Alberto Massarotto

La 50ª Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto prosegue giovedì 11 febbraio (ore 20.45) all’Auditorium Pollini di Padova con un concerto diretto da Giampaolo Pretto, che sarà impegnato, oltre che sul podio, anche in veste di flauto solita. Il concerto sarà preceduto, alle ore 19.00 nel Foyer dell’Auditorium Pollini, da una conversazione introduttiva con l’interprete curata dal musicologo Alberto Massarotto.

Giampaolo Pretto
Giampaolo Pretto

Già primo flauto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in oltre un trentennio di attività Pretto, noto anche come compositore, si è esibito nelle più prestigiose sedi concertistiche italiane e internazionali, dando prova di versatilità come solista, camerista e, più recentemente, direttore di gruppi e orchestre giovanili.

Il programma scelto per il concerto al Pollini avrà come filo conduttore il confronto con il passato e la tradizione come fonti di ispirazione musicale e comprenderà pagine di Maurice Ravel (Le tombeau de Couperin), Antonio Vivaldi (Concerti per flauto, archi e basso continuo RV 440 e RV 429), Johann Sebastian Bach/Igor Stravinskij (Quattro preludi e fughe dal “Clavicembalo ben temperato”) e Alfredo Casella (Paganiniana).

Il concerto si aprirà con un brano del primo Novecento, un periodo in cui i musicisti iniziano a ripensare e ricreare la tradizione, con una visione della musica ritagliata sui loro gusti e sulle loro necessità espressive. Le tombeau de Couperin di Maurice Ravel si ispira infatti al tombeau, una composizione strumentale francese del periodo barocco, ed è un tributo al compositore parigino François Couperin. La suite viene composta nella versione per pianoforte nel 1917, durante la prima guerra mondiale, quando Ravel si arruola nell’esercito e vede morire diversi amici nelle trincee. Tornato dal fronte, il musicista completa la suite e dedica ognuna delle danze che la compongono a un amico morto in guerra. La versione per orchestra, in programma al Pollini, è del 1919.

Negli anni Venti del Novecento inizia anche la riscoperta dopo quasi due secoli di oblio di un altro grande compositore barocco, il veneziano Antonio Vivaldi. Del “Prete rosso” Giampaolo Pretto eseguirà, nella doppia veste di direttore e solista, i Concerti per flauto e archi e b.c. RV 440 e RV 429, pagine di grande impegno virtuosistico che dimostrano con quanta immaginazione, delicatezza, freschezza, e talvolta malinconia, Vivaldi scrive per il flauto.

Anche Igor Stravinskij fonda la sua poetica neoclassica nel confronto con la tradizione. Questa attrazione per la rigenerazione dei testi musicali del passato contrassegna la produzione del musicista russo fino agli ultimi anni di attività, come dimostrano i Quattro preludi e fughe dal “Clavicembalo ben temperato” di Bach composti nel 1969, poco prima della sua scomparsa. Questi pezzi, eseguiti in prima mondiale soltanto nel 2005 dal compianto Christopher Hogwood (che ne ha curato l’edizione), verranno proposti all’Auditorium Pollini di Padova per la prima volta in Italia.

Un altro esempio di composizione che si richiama ai grandi esempi musicali del passato sarà offerto, in chiusura di concerto, dalla Paganiniana di Alfredo Casella, brillante divertimento su temi violinistici di un grande virtuoso come Niccolò Paganini. Un brano commissionato a Casella dall’Orchestra Filarmonica di Vienna nel gennaio 1941 ed eseguito per la prima volta nella capitale austriaca il 14 aprile 1942 sotto la direzione di Karl Böhm. Uno dei lavori più riusciti e fortunati del compositore italiano, dal quale il coreografo Aurel Milloss ricaverà, nel 1943, un balletto intitolato La rosa del sogno.

Come di consueto il giorno del concerto, alle 10.30, sempre all’Auditorium Pollini, sarà aperta al pubblico la prova generale: biglietto intero euro 7, ridotto studenti euro 3.

Info: www.opvorchestra.it, tel. 049 656848

Giuseppe Bettiol
Giuseppe Bettiolhttp://www.giuseppebettiol.it
Laureato in filosofia all’Università degli Studi di Padova, collaboro con lo Studio Pierrepi dal 2009. Appassionato comunicazione digitale, ho concentrato la mia attività nelle Digital PR, nei rapporti con le testate e gli influencer digitali, seguendo corsi ad hoc. Dal 2010 sono consulente di media & public relation per la Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari di Padova, per il Circolo Tralaltro Arcigay Padova e la Società Dante Alighieri sezione di Padova. Dal 2011 sono responsabile dell’ufficio stampa della manifestazione “Padova Pride Village” alla Fiera di Padova. Attualmente sto inoltre collaborando con il Teatro de LiNUTILE di Padova e il Padova Pride.
RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular