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Macbeth. Essere (e) tempo

fotodi William Shakespeare

regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

con Stefano Braschi, Francesco Fedele, Carolina Giudice, Antonia Guidotti, Elio Guidotti, Gianluca Guidotti, Ciro Masella, Giuditta Mingucci, Alfredo Puccetti, Enrica Sangiovanni

e con la partecipazione straordinaria di Oscar

partitura sonora Patrizio Barontini

percussioni Luca Ciriegi

fiati Gianluca Fortini

scenografie e costumi Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

luci Antonio Rinaldi

laboratorio scenografico Morgantini

sartoria Emanuela Paradiso

assistente coreografa Carolina Giudice

assistente alla regia Beatrice Vollaro

assistente tecnico Andrea Sangiovanni

dramaturg Rossella Menna

coordinamento organizzativo Luisa Costa

organizzazione e amministrazione Lucia Guida e Umberto Biscaglia

coordinamento promozione Alessandro Iachino

ufficio stampa Elsinor Nadia Fiorio

foto di scena Franco Guardascione

grafica Weblogodesign

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produzione Archivio Zeta e Elsinor Centro di Produzione Teatrale

in collaborazione con

ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione

Teatro dell’Argine

Comune di Bologna – settore cultura

Bé bolognaestate

con il contributo di

Regione Toscana – settore spettacolo

MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali

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Dal 6 al 21 agosto la Compagnia Archivio Zeta presenta Macbeth. Essere (e) tempo, un nuovo lavoro, per la prima volta coprodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, nella straordinaria scenografia di senso del Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa sull’Appennino tosco emiliano, teatro naturale che da più di quindici anni ospita i monumentali spettacoli realizzati dalla compagnia.

Dopo una lunga permanenza nella classicità e un anno pasoliniano, nell’anno del 400° anniversario dalla morte del Bardo, Archivio Zeta si misura con il suo primo Shakespeare cercando di interrogare la parola senza affidarsi al deposito di interpretazioni e immagini che si sono stratificate attorno al bozzolo originale.

Macbeth sarà presentato in anteprima alla Futa, in prima nazionale nella sua versione da teatro all’italiana in apertura di stagione del Teatro Studio di Scandicci (7 – 8 ottobre 2016) , e sarà ospitato a Milano, al Teatro Sala Fontana, il prossimo aprile, nel corso della tournée.

Nella lettura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, registi attori e drammaturghi, Macbeth è un uomo nuovo, un antieroe, portatore del giusto e dell’ingiusto, un Copernico, che sulla soglia tra Cinquecento e Seicento, mette in discussione lo stato delle cose, si muove tra il retaggio simbolico ancora precario nella concezione del mondo e il nuovo relativismo che porta già verso la modernità. Il lavoro diventa allora una riflessione sulla possibilità, sull’uomo in potenza: tempo libero e tempo liberato dalle certezze, l’uomo non più centro ma immesso nel vuoto di orbite sconosciute.

In questo dramma dal ritmo serrato emergono con furore due movimenti: il tema del tempo e quello della paura. Un tempo che fa paura. La paura di Macbeth è quindi quella che diventa (s)oggetto della mente, paura delle azioni, di ciò che potrà compiere ponendosi fuori dall’ordine delle cose, violando l’ordine simbolico. La coscienza deve però essere oscurata in quest’uomo che vuole conoscere l’Universo, che vuole spingersi più in là, che mette in discussione le sacre regole del cosmo, che ha paura dell’ignoto e che la conoscenza porterà all’orrore, orrore di sé, di ciò che il suo gesto da assassino ha partorito.

Si compie quindi un arco ideale, dopo Edipo Re, l’Orestea e Pilade, lungo il quale un eroe tragico accoglie il male e volontariamente si spinge nelle tenebre, chiede che si spengano le stelle, che giunga l’oscurità per nascondere il proprio atto, l’abisso sconosciuto della sua ambizione e che la ragione si oscuri.

Siamo in un incubo ad occhi aperti, rinchiusi nel cerchio di un orologio fermo, una sincope, un arresto cardiaco che sospende, anzi annulla, il tempo: solo i ricorrenti battiti che risuonano a lungo potranno sbloccare la corona, far ripartire il polso, ricominciare a respirare.

Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni

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ingresso intero € 20

ingresso ridotto (under 18) € 10

posti limitati, prenotazione obbligatoria

on line www.archiviozeta.eu – tel. 334 9553640

pullman da bologna 15 e 18 agosto (prenotazione obbligatoria, costo pullman+spettacolo € 30)

 

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