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“Il lago dei cigni” di Christopher Wheeldon, prima italiana al Teatro dell’Opera di Roma

fotoSasha Waltz e Christopher Wheeldon: due nomi di grandi coreografi internazionali, la prima tedesca, punto di riferimento della danza contemporanea, il secondo inglese, giovane e brillante coreografo di formazione classica, si susseguono in scena al Teatro dell’Opera di Roma con due prime, diversissime, romane e italiane.

Se fino al 18 settembre è la volta di Dido&Aenaes, opera coreografica di culto della Waltz, dal 27 settembre al 5 novembre 2016, sarà di scena Il lago dei cigni nella versione del coreografo inglese Christopher Wheeldon con l’allestimento del Badisches Staatstheater Karlsruhe con quello che segna il suo debutto a Roma e in Italia.

D’altra parte la presenza della Waltz e di Wheeldon (che chiude la stagione di danza 2015/2016)dimostrano che il teatro romano sia in piena forma e attività e che le proposte (qui si tratta di allestimenti noleggiati) sono decisamente all’altezza di una stagione europea così come appare estremamente labile il confine fra danza e teatro.

Enorme è il piacere di presentare – qui al Teatro dell’Opera di Roma in prima nazionale – Il lago dei cigni di Christopher Wheeldon, uno dei principali coreografi a livello mondiale. Quest’anno il Corpo di Ballo ha incontrato alcuni dei più grandi maestri – da Forsythe a Preljocaj – crescendo in autorevolezza – ha dichiarato il Sovrintendente Carlo FuortesIl nostro lavoro, il nostro impegno sinergico è un modo per confermare, ancora una volta, la centralità della danza nell’offerta complessiva del Teatro e sottolineare quanto labile sia il confine fra danza e opera nel nostro cartellone. Colgo l’occasione per ingraziare la Direttrice del Ballo Eleonora Abbagnato per il grande lavoro che stiamo svolgendo insieme”.

Per Wheeldon, inglese, classe 1973, talento puro della coreografia che ha già lavorato con le più grandi compagnie, si tratta del debutto romano e italiano con un lavoro nuovo sul più classico dei titoli di repertorio da Petipa-Ivanov con la ripresa da Jason Fowler e Nicolas Blanc. Quello che vedremo sarà un Lago dei cigni legato alla pittura e alle suggestioni romantiche di Degas in un alternarsi continuo di fiaba e realtà.

Per me è un onore debuttare in Italia ed è stato un piacere lavorare con il Corpo di Ballo che ho visto carico di energia. Per le coreografie di questo Lago sono rimasto su basi e tecnica classiche, non ho voluto distruggere nulla partendo dal concetto della pittura di Degas” spiega Wheeldon.

Quello che vedremo dunque sarà un inedito e poetico mix all’insegna della fiaba e delle celeberrime ballerine di Degas: il legame culturale è presto spiegato perché se nel 1877 debuttava Il lago di Čajkovskij al Bolshoi, negli stessi anni, a Parigi, il pittore Edgar Degas rivoluzionava la pittura rappresentando ballerine nella sala prove o che si riscaldano nel backstage dell’Opéra e i ballerini nella veste, inedita e realistica di artisti-lavoratori.

Si tratta di due universi paralleli, ma legati, che riescono a intrecciarsi platealmente a fine Ottocento fra il reale e il fiabesco nella coreografia di Wheeldon che si apre in una sala prove (stile Degas) e gioca continuamente fra le fantasie del principal dancer, il principe, e la realtà in un primo atto in sala da ballo, un secondo atto molto classico, un terzo in cui vengono mantenute le danze di carattere. Ad arricchire il tutto, altri personaggi, come il maître de ballet e il mecenate che affiancano il classico trio formato dal Principe Siegfried, dal perfido Rothbart, da Odette/Odile.

Come danzatore sono stato classico, ma come coreografo mi piace esplorare nuove possibilità della danza anche se non mi definisco un coreografo contemporaneo, mi considero realmente un coreografo classico, un appassionato di punte – continua Wheeldon parlando dello stile della sua coreografia frutto anche delle molteplici esperienze professionali, dagli anni con il Royal Ballet al New York City Ballet al lavoro con coreografi narrativi o più tecnici. E il suo Lago dei cigni sarà attento non solo alla tecnica, ma anche ai personaggi.

Il fiabesco e il reale di questo Lago in salsa Degas sarà ricostruito attraverso le scene di Adrianne Lobel, i costumi di Jean – Marc Puissant e le luci di Natasha Katz.

È un onore per me presentare Christopher Wheeldon, un giovane coreografo che debutta per la prima volta in Italia: lavorare con lui è un’opportunità unica, un modo speciale per far crescere i nostri ragazzi. Non ho mai avuto al fortuna di danzare una sua creazione e mi dispiace, perché lui dona ai danzatori grande libertà – spiega entusiasta dell’imminente debutto la biondissima Eleonora Abbagnato, direttrice del Corpo di Ballo del Teatro che festeggia un anno di attività a Roma – La poesia del suo “Lago”, il suo modo di lavorare, il suo stile sono, a mio avviso, il futuro del balletto classico. Ringrazio anch’io il Sovrintendente Carlo Fuortes per aver reso possibile questo importante percorso con illustri coreografi qui nel nostro teatro ha concluso l’étoile.

Il lago dei cigni di Wheeldon sarà al centro del quarto e ultimo incontro del primo ciclo del progetto I coreografi, i ballerini e noi con Rossella Battisti che si terrà domenica 25 settembre alle ore 11.00 nella Sala Presidenziale del Teatro Costanzi. A seguire, l’anteprima giovani del 25 settembre alle ore 16.30 in teatro riservata agli Under 26.

Fra i cast che si alterneranno in scena, segnaliamo due guest d’eccezione, Lauren Cuthbertson e Federico Bonelli entrambi Principal al Royal Opera House di Londra che debuttano sul palco del Teatro dell’Opera di Roma il 27 settembre e replicheranno l’1, il 2 e il 9 ottobre.

Fra le altre coppie, potremo ammirare la prima ballerina Alessandra Amato in scena con Claudio Cocino, la prima ballerina Rebecca Bianchi e il solista Michele Satriano e ancora i solisti Susanna Salvi, Giacomo Luci e Giuseppe Schiavone nei ruoli di Odette/Odile e del principe Siegfried. Il primo ballerino Manuel Paruccini vestirà i panni del malvagio Von Rothbart.

Torna sul podio a dirigere l’Orchestra del Teatro dell’Opera anche per questo Lago (dopo quello di Patrice Bart del 2013 in scena al Costanzi e in versione rivisitata alle Terme di Caracalla nel 2014), Nir Kabaretti che proporrà una partitura integrale di tutto rispetto.

Dopo la prima del 27 settembre, altre 13 repliche del Lago previste: ma d’altra parte la vendita dei biglietti è assicurata: repliche venerdì 30 settembre ore 20.00, sabato 1 ottobre ore 18.00, domenica 2 ottobre ore 16.30, sabato 8 ottobre ore 18.00, domenica 9 ottobre ore 16.30, sabato 15 ottobre ore 18.00, mercoledì 19 ottobre ore 17.00, venerdì 21 ottobre ore 20.00, mercoledì 26 ottobre ore 20.00, mercoledì 2 novembre ore 17.00, giovedì 3 novembre ore 20.00, venerdì 4 novembre ore 20.00, sabato 5 novembre ore 18.00.

Info su www.operaroma.it.

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