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Lo Schiaccianoci

Dal 2 al 4 dicembre al Teatro degli Arcimboldi, Milano

Foto di Yasuko Kageyama
Foto di Yasuko Kageyama

di AMODIO/LUZZATI

Alla riscoperta del repertorio italiano

musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij 
Balletto in due atti dal racconto di
E.T.A. Hoffmann in occasione del 200° anniversario della pubblicazione 

coreografia e regia Amedeo Amodio

scene e costumi Emanuele Luzzati 
ideazione ombre 
Teatro Gioco Vita

realizzazione ombre L’Asina sull’Isola 
voce
Gabriella Bartolomei

luci Marco Policastro

assistente alla coreografia  Stefania Di Cosmo

produzione Daniele Cipriani Entertainment

primi ballerini: Ashley Bouder e Alessandro Macario (2 e 3 dicembre), Rebecca Bianchi e Alessio Rezza (4 dicembre)

Corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment

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È Lo Schiaccianoci italiano più bello, uno dei più interessanti della storia della danza, senz’altro uno dei più incantevoli: sulle familiari note di Pëtr Il’ič Čajkovskij e con le variopinte scene e i costumi di Emanuele Luzzati, Daniele Cipriani ripropone Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio al Teatro Arcimboldi di Milano

La ripresa dello spettacolo coincide con il 10° anniversario della scomparsa di Emanuele Luzzati, che ha fatto risplendere le scene italiane e mondiali con i colori della sua tavolozza e l’arcobaleno della sua fantasia, nonché con il 200° anniversario della pubblicazione della novella di E.T.A. HoffmannSchiaccianoci e il Re dei Topi – da cui deriva la trama del balletto. La maggior parte delle edizioni dello Schiaccianoci – a partire dalla prima versione del coreografo Marius Petipa (San Pietroburgo, 1892) – si rifanno all’adattamento della novella hoffmanniana da parte di Alexandre Dumas, il quale vi introdusse quantità industriali di zucchero filato e di luci scintillanti e persino cambiò il nome della piccola protagonista: da Marie a (non a caso) Clara. La storia originale, invece, predilige le ombre e le tinte forti, spesso assenti dalle altre versioni del balletto e sottolinea il confine labile che esiste tra immaginazione e realtà.

In questa versione, creata da Amodio nel 1989 per Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko, durante gli anni d’oro di ATER Balletto di cui egli era all’epoca direttore, lo Schiaccianoci del titolo non è il prodotto di un sortilegio, bensì della fantasia di una bambina, la quale (come tutti i bimbi) gioca e parla coi suoi giocattoli, facendoli vivere nel mondo magico della sua immaginazione, dove uno schiaccianoci può benissimo essere un principe, un’ombra sulla parete può diventare un drago; un mondo in cui desiderio e paura, sogno e incubo si sovrappongono in continuazione. Una rivisitazione in chiave psicologica del balletto normalmente popolato da fate, che lascia tuttavia intatto l’elemento fiabesco, poiché nulla vi è di più magico della fantasia infantile.

Quello di Amodio/Luzzati allora è uno Schiaccianoci che si rivolge a grandi e piccini e s’inserisce nell’ambito dell’impegno personale di Daniele Cipriani a recuperare il repertorio italiano del balletto della seconda metà del Novecento. Questa produzione ne è una colonna portante, esempio delle vette artistiche toccate quando alla robustezza del pensiero tedesco e all’anima russa che impregna la partitura si uniscono anche l’estro e la fantasia italiani: la coreografia di Amedeo Amodio, le scene e costumi di Emanuele Luzzati, le “ombre” ideate dal Teatro Gioco Vita e qui realizzate della Compagnia teatrale Asina sull’Isola, gli inserimenti musicali di Giuseppe Calì – volti a dare risalto all’odore sulfureo che, ogni tanto, s’insinua tra le note di Čajkovskij.

Un cast di prim’ordine è chiamato a partecipare a una messa in scena così importante: la prima ballerina del New York City Ballet, Ashley Bouder si alternerà con Rebecca Bianchi del Teatro dell’Opera di Roma e saranno affiancate, rispettivamente, da Alessandro Macario (Teatro San Carlo di Napoli) e Alessio Rezza (Teatro dell’Opera di Roma); insieme a loro il corpo di ballo e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment. Una produzione imponente che vede in scena ben 40 artisti (37 ballerini, 2 artisti di teatro delle ombre e un trampoliere); dietro le quinte vi lavorano una quindicina di persone, tra maîtres, staff tecnico, sarte, ecc. Uno spiegamento di talenti che fa di questo Schiaccianoci è uno degli eventi principali della stagione.

Come sottolinea Cipriani: “Sono felice quando i sogni diventano realtà. Non sopportavo l’idea che un allestimento importante come Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio/Emanuele Luzzati, fosse da anni nei depositi di Aterballetto, destinato a perdersi: ho avuto il coraggio di acquistarlo e farlo rivivere, insieme ad altri allestimenti importanti tra cui la Coppélia di Amodio/Luzzati /Spinatelli. Sono lavori che fanno parte della storia del balletto italiano”.

Daniele Cipriani Entertainment è la seconda produzione a livello nazionale riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

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Teatro degli Arcimboldi

V.le dell’Innovazione, 20 – Milano

2, 3 e 4 dicembre 2016

Venerdì e sabato ore 21:00

Domenica ore 16:00

Biglietti 22,00 a 50,00 (+ prevendita)

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Biglietteria Teatro degli Arcimboldi

Viale dell’Innovazione, 20 – 20126 Milano

Dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 18:00

Tel. 02 / 64.11.42.212

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Biglietteria on-line: www.ticketone.it

Info:

www.ipomeriggi.it

www.ipomeriggi.it/facebook

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