sabato, Aprile 20, 2024

Area Riservata

HomeSenza categoriaLa notte del Genio Italiano

La notte del Genio Italiano

Il 4 febbraio, ore 20.30, all'Auditorium di Milano

PAGANINI – MOLINELLI

24 Capricci sinfonici per violino e orchestra

Prima esecuzione assoluta

***

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Violino Marco Rogliano

Direttore Rysanov

———

Sabato 4 febbraio (ore 20.30), l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ospiterà all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo il concerto-evento La Notte del Genio Italiano, con l’esecuzione in prima assoluta dei 24 Capricci di Paganini, nella versione per violino e orchestra scritta da Roberto Molinelli. Protagonista sul palco di largo Mahler il violinista Marco Rogliano, con laVerdi diretta per l’occasione da Maxim Rysanov.

Il progetto è nato da un’idea di Rogliano che ha voluto rivoluzionare la lettura classica dei 24 Capricci di Paganini attraverso un modo tutto proprio d’intenderli, pur mantenendo assolutamente integra la scrittura violinistica, all’insegna di originalità, stravaganza, estro e cuore: una lettura “corale” affidata alla penna dell’amico, direttore e compositore Roberto Molinelli.

Paganini, in realtà, compose i 24 Capricci per violino solo principalmente per dare una forma musicale ai suoi esercizi tecnici e li avrebbe pubblicati a scopo esclusivamente didattico dedicandoli “Alli Artisti”. Mai li avrebbe eseguiti pubblicamente e soltanto i suoi intimi amici compositori (primo fra tutti Rossini) e pochissimi violinisti o didatti dell’epoca da lui stesso stimati come Rolla, Giorgetti, Lipinski (definito da Chopin il Paganini polacco) e Ernst ne erano a conoscenza e osavano confrontarsi con essi.

Come mai però un compositore come Robert Schumann poco dopo la morte di Paganini, avrebbe definito i 24 Capricci “perle da incastonare”, componendo per primo un suo accompagnamento pianistico che li trasformasse così in pezzi “da concerto”? E perchè tanto Schumann quanto un altro genio musicale dell’800 come Liszt ne avrebbero addirittura trascritti alcuni per solo pianoforte?

Evidentemente la loro magica essenza, la straordinaria gestualità, l’inventiva musicale in essi contenuta venne da loro immediatamente colta, ispirandoli ben oltre il lato puramente tecnico espresso dall’esecuzione di queste composizioni che presuppone il dominio assoluto dello strumento.

Fin dalla mia giovanissima età – commenta Marco Rogliano – mi fu chiaro che affrontare i 24 Capricci di Paganini fosse un’impresa riservata a pochi. Questi fantastici pezzi non esprimono solo alto virtuosismo ma sono ricchi di slanci lirici e contenuti altamente poetici e innovativi. La mia incisione pubblicata da Tactus nel 2001 ebbe grande successo internazionale di critica, in virtù della particolarissima veste sonora da me scelta per suscitare all’ascolto emozioni nuove e proiettare così nel futuro l’immagine di Paganini”.

Accettare la sfida di orchestrare i 24 Capricci non è stato semplice – aggiunge Roberto Molinelli – Si trattava di donare una veste sonora nuova a una delle più celebri raccolte per strumento solista, monumento del virtuosismo per eccellenza. Su suggerimento di Marco Rogliano, ho riunito i Capricci in tre suite, nel rispetto della concezione originale dell’autore che li suddivide in due opere da sei e una da dodici. Ho poi inserito delle parti orchestrali di raccordo di mia composizione per permettere un’esecuzione senza soluzione di continuità”.

Con la direzione artistica di Rossana Tomassi Golkar.

(Biglietti: euro 60,00/40,00; Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar/dom, ore 14.30/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org).

———

Biografie

Marco Rogliano, violino. Si diploma al Conservatorio S. Cecilia di Roma sotto la guida di Antonio Salvatore, per poi perfezionarsi con Ruggiero Ricci, Riccardo Brengola e Salvatore Accardo. Nel 1989 il suo debutto internazionale come solista, eseguendo il Concerto di Sibelius con la Helsingborg Symphony Orchestra diretta da Ari Rasilainen.

I successi conseguiti in importanti concorsi violinistici e cameristici internazionali, come il V. Bucchi di Roma, l’ARD di Monaco, East and West Artists di New York, lo hanno portato a esibirsi presso le più importanti platee del mondo, fra cui la Carnegie Hall di New York, la Grosser Saal della Philharmonie di Berlino, la Herkulessaal di Monaco, la Sala Ciajkovskij di Mosca, la Casals Hall di Tokyo, la Sala S. Cecilia e il Teatro Olimpico di Roma, il Teatro S. Carlo di Napoli, il Regio di Parma, il Politeama di Palermo.

La consacrazione arriva attraverso collaborazioni eccellenti, con direttori e strumentisti del calibro di L. Shambadal, S. Accardo, E. Dindo, T. Ceccherini, A. Lonquich, G. Luisi, A. Lucchesini, I. Turban.

Particolarmente impegnato nella valorizzazione del repertorio violinistico italiano del XIX, XX e XXI sec, è reduce da numerosi successi discografici. Nel 2009 è stato invitato in Cina, in qualità di solista per il Quarto Concerto di Paganini, eseguito con l’Orchestra Sinfonica di Macao. Su invito di Lior Shambadal e della Berliner Symphoniker, si è esibito nella Grosser Saal della Filarmonica di Berlino, eseguendo, assieme al violinista Ingolf Turban, i doppi concerti di Spohr ed Ysaye.

Nella sua ricca discografia spiccano l’incisione dei “24 Capricci” di Paganini per la Tactus: opera che riscuote grande successo internazionale di critica presso riviste accreditate quali Fanfare, Gramophone, Diapason, Le Monde de la Musique.

Con l’incisione in prima assoluta come solista di due composizioni di S. Sciarrino: “Stagioni artificiali” per Stradivarius e “Allegoria della Notte” per Kairos, ottiene il prestigioso “Diapason d’Or”. Eccezionale il suo strumento, un Nicola Bergonzi (Cremona,1790), affidatogli dalla Fondazione Maggini di Langenthal (Svizzera).

Titolare della cattedra di Musica da Camera al Conservatorio di Fermo, ha tenuto masterclass in numerosi conservatori italiani, al Mozarteum di Salisburgo e presso la Steinway Academy di Verona, e ha insegnato violino presso l’Accademia di Pavia.

Una carriera trentennale, suggellata di successi e di originali esecuzioni che lo collocano di diritto fra i migliori artisti del panorama musicale contemporaneo. Non a caso, in occasione del bicentenario della nascita di F. Liszt, la rivista Amadeus gli ha dedicato la copertina sul numero di giugno del 2011.

———

Roberto Molinelli, compositore. Nato ad Ancona, ha studiato presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, diplomandosi in viola.

Ha suonato come solista con orchestre, in duo con il pianoforte ed in numerose formazioni cameristiche, vincendo premi in concorsi nazionali e internazionali ed esibendosi in alcune delle più prestigiose sale da concerto italiane (Sala Verdi e Teatro alla Scala di Milano; Teatro Comunale di Bologna, Auditorium Parco della Musica di Roma) ed estere.

Ha effettuato registrazioni discografiche e radiofoniche. Ha inciso in prima registrazione assoluta i Drei Phantasiestücke op. 43 di Carl Reinecke, per viola e pianoforte. Il disco è stato premiato come “CD del mese” nella recensione della rivista CD Classica, con giudizio artistico “Eccezionale”. Sue incisioni hanno ottenuto ottime critiche su periodici italiani ed esteri, tra cui Piano Time (Italia), Diapason (Francia), Fanfare (U.S.A.), The Clarinet (U.S.A.).

Ha collaborato con orchestre sinfoniche e da camera italiane come prima viola e solista, è stato direttore artistico dell’Orchestra da Camera di Bologna. È docente di viola al Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara. È fondatore e direttore dell’Ensemble Opera Petite, gruppo che esegue arie liriche e opere intere rispettando l’effetto della sonorità di un’orchestra, grazie alle sue elaborazioni e trascrizioni di famose opere (Don Pasquale, Rita, La Bohème, Suor Angelica). L’Ensemble Opera Petite è regolarmente invitato in stagioni di sale e teatri italiani ed è stato in tournée in Giappone con La Bohème e “Serata Puccini”, un concerto dedicato alle più famose arie della produzione pucciniana.

In veste di compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra collabora con artisti italiani e stranieri, tra i quali Andrea Bocelli, Sara Brightman, Gustav Kuhn, Cecilia Gasdia, Anna Caterina Antonacci, Valeria Esposito, Andrea Griminelli, Lucio Dalla, Valeria Moriconi, Federico Mondelci, Enrico Dindo, Elena Zaniboni, Danilo Rossi, Giorgio Zagnoni, Alexia, Mario Lavezzi, realizzando arrangiamenti e lavori inediti per spettacoli che hanno visto questi artisti a fianco di grandi orchestre sinfoniche di levatura internazionale (Con te partirò, Romanza, Canto della Terra per Andrea Bocelli, eseguite in tutto il mondo). È autore di brani che abbracciano i generi musicali più svariati (classico sinfonico o da camera, jazz, pop, colonne sonore).

Molte sue première sono state eseguite in sedi illustri (Carnegie Hall di New York, Orchestra Filarmonica della Scala di Milano, Moscow Chamber Orchestra, I Concerti Euroradio in diretta satellitare, Teatro Comunale di Bologna, Ministero per i Beni Culturali – Roma, Teatro Hermitage di San Pietroburgo, Ural Philharmonic Orchestra, Norwalk Symphony Orchestra, Teatro de Las Bellas Artes di Città del Messico, Auditorium RadioTV Slovenia, The Presidential Symphony Orchestra Concert Hall di Ankara, Orch. Sinf. Dei Paesi Bassi, I Suoni delle Dolomiti, Orch. di Padova e del Veneto, Orch. Haydn di Bolzano e Trento, Orch. Filarmonica Marchigiana, Orch. Sinfonica di Sanremo, Orch. Regionale del Lazio, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Orch. Sinfonica Rossini, Orch. Sinfonica di Bari).

Una sua composizione originale è stata scelta come colonna sonora della campagna pubblicitaria Barilla, in onda ininterrottamente dal 1999 al 2006.

Ha arrangiato e diretto l’Orchestra RAI del Festival di Sanremo in varie edizioni. È stato membro e presidente della Giuria di SanremoLab – Accademia della Canzone di Sanremo per tre anni consecutivi, dal 2004 al 2006.

In occasione delle celebrazioni del Centenario per Maria Montessori (1907-2007), la sua Opera “Montessoriana” è stata da lui diretta e rappresentata in Svezia, Stati Uniti d’America e in Italia, a Roma, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco Della Musica.

———

Maxim Rysanov, direttore. Originario dell’Ucraina, ha fatto di Londra la sua casa. Ha studiato viola con Maria Sitkovskaya a Mosca e alla Guildhall School of Music and Drama di Londra con John Glickman. Sempre alla Guildhall School ha continuato gli studi di direzione d’orchestra con Alan Hazeldine; ha partecipato a diversi corsi di perfezionamento, tra cui uno con Gennady Rozhdestvensky e Jorma Panula.

Si è affermato come uno dei musicisti più vivaci e carismatici. È noto principalmente per le sue performance come violista, ospite nelle più importanti stagioni del panorama musicale internazionale come BBC Last Night of the Proms, Edinburgh Festival, Salzburg Festival. Attualmente alterna l’attività di violista a quella di direttore d’orchestra.

Gli impegni come direttore includono concerti con l’Orchestra della Radio Spagnola, Basel Symphony Orchestra, Lithuanian Chamber Orchestra, Riga Sinfonietta, London Mozart Players, Baltic Neopolis, Scottish Ensemble, Russian National Orchestra, Oslo Camerata, Moscow Musica Viva, Kiev Soloists, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Georgian National Symphony Orchestra, Częstochowa Philharmonic Orchestra, Chamber Orchestra CHAARTS, Detmold Chamber Orchestra, Dala Sinfonietta, Southbank Sinfonia e così come i concerti ai Festival di Dubrovnik, Utrecht, Boswil, Surrey Hills e il Pechino Viola Festival. Durante questa stagione dirigerà Hong Kong Sinfonietta, Plovdiv Philharmonic, Sofia Opera Orchestra, Sofia Philharmonic, Royal College of Music String Orchestra e Pforzheim Stadtsorchester.

Appassionato musicista da camera, tra i suoi partner ricordiamo Maxim Vengerov, Janine Jansen, Mischa Maisky, Gidon Kremer, Nicola Benedetti, Vadim Repin, Augustin Dumay, Viktoria Mullova, Alexander Sitkovetsky, Sol Gabetta, Kristina Blaumane, Leif Ove Andsnes, Denis Matsuev, Ashley Wass, Michael Collins, Martin Fröst, Alexei Ogrintchouk, Alice Coote, Eldar Nebolsin, e Jakob Katsnelson.

Il direttore-violista è da tempo affermato sulla scena musicale internazionale, come è attestato dai riconoscimenti ricevuti, tra cui il Classic FM Gramophone Young Artist of the Year Award, il BBC Radio 3 New Generation Award, il secondo premio al Concorso “Lionel Tertis e Valentino Bucchi” di Ginevra.

Il suo entusiasmo per la musica “nuova” ha dato vita a inedite e originali collaborazioni. Tra i frutti più interessanti di questo asptto della sua poliedrica attività, vi sono le anteprime mondiali dei brani di Dobrinka Tabakova, Richard Dubugnon e Valentin Bibik. Ha intrapreso una stretta collaborazione con Benjamin Yusupov, Leonid Desyatnikov, Giya Kancheli, Artyom Vassiliev ed Elena Langer. Nel 2014 ha eseguito il Doppio Concerto di Penderecki in prima esecuzione in Russia. Nel 2016 è stato protagonista dell’anteprima del nuovo Concerto per viola di Peteris Vasks, co-commissionato dalla BBC National Orchestra of Wales, Vale of Glamorgan Festival e dall’Orchestre Philharmonique de Strasbourg. Altri appuntamenti lo vedranno protagonista con la Turku Philharmonic, Riga Sinfonietta, Hong Kong Sinfonietta, Scottish Chamber Orchestra, Wurttemburgisches Kammerorchester Heilbron e la Lithuanian Chamber Orchestra. 

Le sue registrazioni in commercio continuano a ricevere importanti riconoscimenti tra cui il Gramophone Editor’s Choice, ECHO, ICMA, Gramophone e una nomination ai Grammy, nonché a raggiungere la vetta delle classifiche di iTunes negli Stati Uniti. Inoltre, ha collaborato al disco d’esordio della compositrice Dobrinka Tabakova nel 2013 – candidato per un Grammy Award. Nel 2017 l’etichetta Onyx pubblicherà un doppio cd dedicato a musiche di e ispirate da Schubert, dove il maestro suonerà e dirigerà.
Suona una viola Giuseppe Guadagnini (1780), in prestito esteso dalla Elise Mathilde Foundation.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular