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DAVID MURRAY

Arriva sabato 15 ottobre all’Auditorium Flog per Musica dei Popoli, il sassofonista americano David Murray con il suo concerto italiano prima di andare in Russia, negli Stati Uniti e tornare in Europa a dicembre, quando approderà in Francia la terra dove vive, avendo la residenza a Parigi. Non sono molti i musicisti nella storia del jazz ad aver dato vita a progetti così differenti tra loro traendone risultati ricchi di fascino e originalità: David Murray, tenorsassofonista americano, nella sua lunga ed eclettica carriera si è confrontato con le più diverse sonorità.

Lo conferma il progetto DAVID MURRAY Cuban Ensemble Plays Nat King Cole “en español” , rilettura dell’opera del crooner statunitense nel suo ‘periodo cubano’, quando nel 1958 e nel 1962 incise “Cole Español” e “More Cole en Español” all’Avana cantando in spagnolo; a mezzo secolo dalla loro pubblicazione, MURRAY riprende parte di questo repertorio fatto di boleros e tangos e lo reinterpreta alla sua maniera, regalando emozioni forti e arrangiamenti graffianti, originati dal suo stile inconfondibile che combina jazz, hip hop, gospel, sonorità africane e dei caraibi.

Sostenuto da un’esplosiva band cubana, conferisce ai brani originari un tocco latino ricco di sfumature scintillanti ed esotiche, confeziona una lettera d’amore in musica per Nat King Cole, una delle figure preminenti della popular music internazionale, oltre ad essere stato un talentuoso musicista jazz.

A 55 anni DAVID MURRAY, con 130 albums a suo nome e centinaia di collaborazioni a progetti e registrazioni altrui, dimostra ancora una curiosità onnivora nei confronti della musica. Protagonista del free jazz fin dai primi Anni ‘70, quando si trasferisce a New York e incontra personaggi e musiche di ogni genere, MURRAY lavora con Hamiet Bluiett, Lester Bowie e Frank Lowe per poi entrare nel 1976 nel World Saxofone Quartet. Negli anni successivi crea varie formazioni come leader immergendosi in contesti completamente differenti: dagli archi alle percussioni, dalla Guadalupe fino ai ballerini e musicisti del Sud Africa. Negli Anni ‘80 viene premiato come ‘Musicista del Decennio’ e riceve un Grammy Award per il tributo a John Coltrane; compone poi colonne sonore per film e tra il 2004 e il 2008 si cimenta anche con l’opera, per tornare comunque sulla scena musicale con nuovi progetti ed esibizioni live, durante le quali esprime tutta la grandezza della sua musica.

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