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LA PAROLA AI GIURATI

LA PAROLA AI GIURATI
di Reginald Rose

(titolo originale: Twelve Angry Man)

Registrazione in diretta della lettura radiofonica
eseguita a cura della Compagnia delle Seggiole
PRIMA NAZIONALE

  Ingresso gratuito su prenotazione
(dal 21 al 29 novembre)

“La parola ai giurati” nasce come copione radiofonico che, dopo la versione per la Tv del 1954, fu portato al successo da Henry Fonda e Sidney Lumet nel 1957.

La storia si basa sulla posizione di un componente di una giuria che, sulla base di un ragionevole dubbio, tenta di convincere gli altri undici membri ad assolvere un ragazzo accusato dell’omicidio del padre.

Il racconto inizia con il giudice che riassume il caso in esame, prima di fornire le ultime istruzioni alla giuria.

Un uomo è morto e suo figlio è accusato di essere l’assassino. La legislazione americana, ora come allora, stabilisce che il verdetto, di colpevolezza o innocenza che sia, deve essere espresso all’unanimità.

Il giudice specifica inoltre alla giuria che un verdetto non unanime porterebbe alla ripetizione del processo, mentre un verdetto di colpevolezza condannerebbe certamente il ragazzo alla sedia elettrica.

I dodici giurati vengono “rinchiusi” nella stanza in cui svolgeranno il proprio lavoro e dove, discutendo il caso, conosceranno la personalità l’uno dell’altro.

La giuria ritiene che possa esistere un ragionevole dubbio tale da giustificare un’assoluzione.

Il dramma si conclude con l’imputato che viene ritenuto “non colpevole” senza svelare volutamente la verità sull’omicidio. Hanno salvato un innocente dalla sedia elettrica? Hanno rimesso un colpevole in libertà? Il pubblico viene lasciato libero di decidere….

Nel 2007 “La parola ai giurati” fu scelto dalla Library of Congress per la conservazione nella United States National Film Registry, perché giudicato “culturalmente, storicamente ed esteticamente significativo”.

Lo studio C

La sede RAI di Bellariva è stata progettata da Italo Gamberini e inaugurata nel 1968 da Aldo Moro.

Attraverso lo studio C, che ha rappresentato il cuore della produzione radiofonica locale e nazionale, sono passate molte trasmissioni e personaggi.

Ne sono un esempio il programma culturale L’Approdo, che ha profondamente segnato il panorama culturale italiano e il “nostro” Grillo Canterino.

Mentre fra le personalità possiamo citare grandi registi come Umberto Benedetto, l’inventore del radiodramma, attori come Ugo Pagliai, Alberto Lupo, Arnoldo Foà, Sarah Ferrati, Ave Ninchi, e ancora presentatori del calibro di Silvio Gigli, Corrado (La Corrida nasce a Firenze) e Pippo Baudo.

Nello Studio C, che può ospitare fino a 100 persone comodamente sedute, si vede come l’architettura si è prestata alle esigenze radiofoniche. Al suo interno si trovano infatti tutti gli accorgimenti e le soluzioni necessarie per la creazione degli effetti sonori, oggi realizzati con strumenti informatici.

Sono presenti scale e camminamenti in legno, marmo, sassi, linoleum, piastre metalliche, tutte utilizzate a seconda del tipo di passi necessari.. I passi infatti erano e sono il “suono principe” della radio perché danno il senso del movimento.

Si può perfino ammirare una stanza che raccoglie, ancora oggi, una serie di oggetti utilizzati dai “rumoristi” fino alla fine degli anni ’90: porte, finestre, tende, veneziane, vasche con rubinetti per l’acqua, serrature e chiavistelli montati su pannelli di legno. C’è addirittura una fiancata di una vecchia auto per ricreare il rumore dello sportello che si apre e si chiude

Questo è lo Studio C della Rai, un luogo magico e affascinante pensato e realizzato per la radio e le sue produzioni.

Personaggi

Interpreti

PRIMO GIURATO (PRESIDENTE)

Sabrina Tinalli

SECONDO GIURATO

Claudio Spaggiari

TERZO GIURATO

Andrea Pertici

QUARTO GIURATO

Massimo Manconi

QUINTO GIURATO

Andrea Nucci

SESTO GIURATO

Marco Castagnoli

SETTIMO GIURATO

Luca Cartocci

OTTAVO GIURATO

Fabio Baronti

NONO GIURATO

Orvelio Scotti

DECIMO GIURATO

Marcello Allegrini

UNDICESIMO GIURATO

Luca Marras

DODICESIMO GIURATO

Silvia Vettori

GIUDICE

Luca Marras

Regia

Claudio Spaggiari

Effetti sonori curati e realizzati da

Vanni Cassori

Aiuto Regia

Giovanna Calamai

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