“Ho immagazzinato un tale bagaglio di informazioni da “Aspettando Godot” che diventa quasi naturale costruire una coreografia, regia, drammaturgia con i danzatori-interpreti senza dover rinunciare alla propria libertà creativa.
Ho colto il mio volo.” Tiziana Arnaboldi
Calcheranno la scena 2 donne e 3 uomini.
L’insieme delle preoccupazioni umane, una panchina come luogo d’incontro o di possibile incontro, una cornice che ti guarda che gira e disorienta il dentro-fuori la scena-platea, il danzatore-spettatore, una voce e un violino per dare corpo all’attesa, un fosso per ritirarsi all’ultimo istante nell’ombra, un passo più in là.
È l’attesa di tutte le attese, il tentativo dei danzatori-attori: di ricostruire la propria attesa, seduti uno accanto all’altro con l’urgenza di trovare sempre qualche cosa, per darsi l’impressione di esistere e sopportare quell’insostenibile senso di vuoto: l’attesa.
Insieme si incontrano, si scontrano, si accostano, si ordinano, si scombussolano, si delineano e si distruggono, tutto diventa inchiesta, tutto diventa materia palpabile, carne.
“Quello che cerco è la verità in ogni cosa, nelle relazioni, nei sentimenti, nei gesti, nei silenzi, nei movimenti, negli sguardi mi interessa mirare all’essenza, penetrare segreti e intimità, svelare paure e incertezze, indagare nel profondo per scoprire l’autenticità come via verso la verità il gesto, il silenzio, devono essere carne, materia palpabile, energia che viene interpretata dai danzatori-attori a seconda delle loro sensibilità artistiche in tutti questi anni ho cercato di portare nei miei spettacoli la vita, le emozioni, un punto di vista originale mi sono spinta al di là della scena per trovare il mondo, al di là del teatro per trovare l’essere umano un passo più in là”. Tiziana Arnaboldi
Tutte le recenti produzioni dell’ importante coreografa Svizzera sono state presentate in Svizzera, Italia, Francia, Germania, Portogallo, Spagna e Africa
Tiziana Arnaboldi, danzatrice, coreografa e regista, si forma con Rey Phillips a Zurigo a Parigi con Carolyn Carlson, e con Pina Bausch ad Essen. Con la compagnia realizza e produce molti spettacoli, segnaliamo “1000 E 1 acqua” che ha co-prodotto con la Companhia de Almada (Portogallo) in occasione del Progetto Europeo nell’ ambito dell’anno internazionale dell’ acqua, e “Donne che si raccontano”. Entrambi i lavori sono stati presentati a Genova, presso il Teatro dell’ Archivolto, in occasione di « Genova 2004 capitale della cultura europea » Nel 2005 ha prodotto lo spettacolo “Cruda bellezza”, col quale nel 2007 ha fatto una tournée in Africa (Sud Africa, Mozambico e Angola), realizzando un documentario. Nel 2009 crea “Volo via” e“Condannato libero”, coprodotto dalle giornate di danza contemporanea svizzera.