Emiliano Pellisari e la sua compagnia di straordinari danzatori chiudono il Festival Internazionale della Danza 2012 dell’Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico con la novità Paradiso, ultimo lavoro della trilogia sulla Divina Commedia al Teatro Olimpico dall’11 al 22 aprile.
Veri e propri quadri viventi ispirati alla pittura contemporanea(Mondrian, Dalì, Fontana…) per interpretare la filosofia del Sommo Poeta.
Roma, 4 aprile 2012 – Con Paradiso si compie la trilogia sulla Divina Commedia ideata da Emiliano Pellisari che con i precedenti spettacoli (Inferno e Cantica II) ha stupito e meravigliato negli ultimi tre anni il pubblico di tutta Italia. Lo spettacolo, dopo un anno e mezzo di preparazione, debutta al Teatro Olimpico mercoledì 11 aprile come quarto e ultimo appuntamento del Festival Internazionale della Danza 2012 dell’Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico, e sarà in scena fin0 a domenica 22 aprile.
Paradiso è formato da quattordici quadri, quattordici idee originali che sapranno ancora una volta portare con la mente lo spettatore ai confini della pura astrazione. “Se in Inferno i corpi nudi dei danzatori sono stati i protagonisti e in Cantica II i costumi e le attrezzerie di scena hanno offerto la chiave simbolica per interpretare il pensiero dantesco – racconta Emiliano Pellisari –, in Paradiso saranno veri e propri quadri viventi ispirati alla pittura contemporanea a fornire la chiave interpretativa della filosofia di Dante. Nel Paradisoù i non-luoghi e i non-personaggi, spazi eterei ed essenze luminose, offrono un codice spazio-temporale astratto che forse soltanto la forza concettuale dell’arte contemporanea può rappresentare”.
Nello spettacolo, la complessità teorica dell’universo dantesco descritto nella terza cantica si scioglie in un mondo colorato e insolitamente astratto. I pianeti – che nella cosmologia del Poeta sono elementi strutturanti del Paradiso, in quanto i cieli in cui sono collocati rappresentano i luoghi dell’ascesa verso l’Empireo – sono rappresentati attraverso enormi sfere in cui si intravedono solo le teste sospese dei danzatori, a simboleggiare le intelligenze motrici della cosmologia dantesca, come in una magia surrealista; il celebre Angelo di Dalì si materializza sul palcoscenico e misteriosamente dai cassetti che ne costituiscono il corpo si levano altri angeli; una stanza magica fatta di oggetti e corpi nudi si crea davanti ai nostri occhi, acquistando via via un ordine che simboleggia l’ordine divino che regge tutte le cose. In un enorme quadro di Mondrian i quadrati colorati diventano tessere di un puzzle in continua trasformazione come nel gioco di Tetris; una grande tela bianca si taglia in tre facendo il verso a Fontana per poi portarsi all’estremo del pensiero dell’artista e trasformarsi in quattro vere e proprie sculture giganti. Come accade per gli spiriti che il Poeta incontra nel Cielo di Giove, i corpi dei danzatori formano le lettere dell’alfabeto componendo la frase che il pubblico deve leggere: “Amate le giustizia, voi che giudicate il mondo”. Corpi angelici si librano nell’aria per mezzo di palloni
trasparenti, ruotando incessantemente attorno ad una sola sfera, simbolo della perfezione.
Dietro ogni scena si nasconde un concetto, un’idea che lo spettatore potrà cogliere
attraverso la simbologia o la semplice intuizione estetica.
Fa da sfondo al mondo astratto del Paradiso la musica classica contemporanea ed
elettronica avantgarde tratta dalle suggestioni dei più famosi autori moderni: György Ligeti, Terry Riley, Alva Noto, Philip Glass, John Cage, Luigi Nono, Luciano Berio, Pietro Grossi, Salvatore Sciarrino, Karlheinz Stockhausen, Arnold Schoenberg, Giacinto Scelsi, Brian Eno, Kraftwerk, Autechre, Steve Reich.
In occasione della prima replica dello spettacolo, giovedì 12 aprile alle ore 19.30 si terrà al Teatro Olimpico Dante: la parola che danza incontro tra poesia, arte e lingua, in cui Mimmo Liguoro intervista Emiliano Pellisari. Sono previsti gli interventi di Lucia Bocca Montefoschi (direttore artistico e amministratore delegato del Teatro Olimpico), Alessandro Masi (segretario generale della Società Dante Alighieri), Marco Veglia (docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Bologna). Durante l’incontro Emiliano Pellisari riceverà l’Onorificenza della Società Dante Alighieri per il lavoro compiuto a favore della diffusione dell’opera del Sommo Poeta.
Biglietti: da 30 a 20 € e 14 € per studenti delle scuole e ragazzi fino a 14 anni (più diritto di prevendita). Riduzioni per CRAL, gruppi, scuole di danza e associazioni.