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Serata Maurice Béjart

Al Teatro dell’Opera, da mercoledì 2 maggio, alle 20.30, un’eccezionale serata dedicata a Maurice Béjart, figura simbolo della danza più rappresentativa della seconda metà del Novecento. Insieme ai Primi Ballerini della compagnia del Teatro dell’Opera, si esibiranno gli ospiti Clairemarie Osta e Nicolas Le Riche. Sul podio il maestro Nir Kabaretti. La serata offre un programma articolato su due creazioni che intendono rendere omaggio al grande coreografo, e due suoi capolavori.

Si parte con Gran Rythme, pezzo corale creato nel 1979 dal Direttore del Corpo di Ballo dell’Opera Micha van Hoecke e da Fernand Schirren, per la scuola Mudra di Maurice Béjart e qui ripreso da Yoko Wakabayashi per gli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera diretta da Laura Comi. I giovani danzatori si confronteranno con una coreografia che coinvolge voce, gesto e ritmo. Segue Eden di Maguy Marin, su musiche di autori vari. Allieva nella scuola Mudra, la Marin, racconta nella sua creazione del 1986, di un Adamo e di una Eva – interpretati all’Opera di Roma da Riccardo Di Cosmo e Alessia Gay – in un Paradiso della purezza perduta, insidiata dalla violenza.

Symphonie pour un homme seulè un balletto in un atto a due personaggi, su musica di Pierre Henry e Pierre Schaeffer. La prima rappresentazione ebbe luogo a Parigi, Théâtre de l’Étoile il 26 luglio 1955, con interpreti lo stesso Maurice Béjart e Michèle Seigneuret. Il protagonista è un uomo di oggi intrappolato tra tecnologia e sesso, manipolato da forze oscure nel vano tentativo di fuggirle. Primo successo di Béjart – privo di scene e di costumi, il balletto fece all’epoca molto scalpore, riprendendo i temi della solitudine dell&rsquo ;uomo e del disagio del vivere contemporaneo, cui si propone come antidoto la danza. Per il Teatro dell’Opera sarà danzato da due interpreti di fama internazionale, Nicolas Le Riche e Clairemarie Osta. Nelle recite del 5 e 6 maggio danzerà invece l’étoile dell’Opera Mario Marozzi – insieme con lui Alessandra Amato – per il suo saluto al pubblico del Teatro dell’Opera.

 In chiusura Gaîté parisienne suite. Il balletto in un atto, su musica di Jacques Offenbach (arrangiamento di Jean Rosenthal) creato per il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles nel 1978, si ispira all’operetta La vie parisienne di Offenbach. La versione originale, con la coreografia di Léonide Massine, ebbe la sua prima a Montecarlo con il Ballet Russe de Monte-Carlo il 5 aprile 1938. Nel rifacimento realizzato con la compagnia Ballet du XXe siècle, Béjart ha creato uno dei suoi balletti più frizzanti, in chiave autobiografica: in una sala da ballo l e avventure e fantasie oniriche di un giovane giunto a Parigi per studiare danza. Nella ripresa di Piotr Nardelli e Miki Matsuse, gli interpreti sono Alessio Rezza (Bim), Alessandro Tiburzi (Offenbach), Lucilla Benedetti (Madame), Gaia Straccamore e Paolo Mongelli (Pas de Deux).

Dopo la prima rappresentazione del 2 maggio, sono previste quattro repliche: giovedì 3 (20.30), venerdì 4 (20.30), sabato 5 (18.00), domenica 6 (17.00).

Info: www.operaroma.

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