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Il Teatro Argentina di Roma presenta la stagione 2012-2013

Il Teatro Argentina di Roma presenta la nuova stagione 2012-2013 all’insegna della drammaturgia del Novecento e dei classici. Ancora una volta l’intento è di aprire il teatro alla città, di rendere il Teatro Argentina un luogo aperto al pubblico e alla città, fra le affollate Serate d’Onore, le letture di drammaturgia contemporanea, gli incontri e le proiezioni, contando sui tre spazi del teatro, la sala principale, la sala Squazina, lo spazio Pandolfi, “sperone” ricavato dalla sala centrale. La collaborazione dello scorso anno fra il presidente Franco Scaglia e il direttore artistico Gabriele Lavia si è rivelata non solo di qualità, ma anche esempio virtuoso di corretta gestione che ha portato anche degli oggettivi riscontri a livello economico (oltre il 30% di abbonamenti, 7000 biglietti in più rispetto all’anno precedente). E con gli oltre venti gli spettacoli in cartellone da settembre 2012 a maggio 2013, si tenta di superare il successo dello scorso anno.

Alla presenza del Sindaco Alemanno, degli Assessori alla Cultura della Regione e della Provincia, nonché di numerosi protagonisti della prossima stagione, il direttore artistico Gabriele Lavia, consapevole di come sia “necessario produrre e investire nella cultura”, presenta il nuovo cartellone 2012-2013 del Teatro Argentina che si muove fra la drammaturgia contemporanea, del Novecento, internazionale e ovviamente classica.

Ed è una ricca stagione, di ampio respiro, anche in un momento difficile come questo, fra novità, riprese e coproduzioni. E così sulla scia del successo dello scorso anno, Lavia ripropone due testi di Pirandello, Tutto per bene e La trappola, dove tutto accade nella tortuosità del buio (già rappresentati gratuitamente lo scorso anno nei Teatri di Cintura, al Quarticciolo e a Tor Bella Monaca). Ad aprile torna anche La resistibile ascesa di Arturo Ui di Brecht con Umberto Orsini e fra le proposte di drammaturgia internazionale figurano anche Non si uccidono così anche i cavalli? dal romanzo di Horace McCoy (da cui Sidney Pollack ha tratto il celebre omonimo film con Jane Fonda) diretto da Gigi Dall’Aglio giocato sul registro della danza e del realismo (a gennaio). Il dolore della Duras con Mariangela Melato diretto da Massimo Luconi sarà in scena a gennaio 2013, Servo di scena di Ronald Hardwood diretto e interpretato da Franco Branciaroli a fine novembre e La modestia, con la regia di Luca Ronconi (ad aprile) dell’argentino Rafael Spregelburd che in apertura di stagione dirige anche L’Ecole des Maitres. In occasione del centenario della nascita di Elsa Morante, il Teatro di Roma coproduce con lo Stabile di Torino e delle Marche La serata a Colono (unica opera teatrale della scrittrice) diretto da Mario Martone, un po’ il fil rouge del suo lavoro teatrale (a febbraio). In scena anche due grandi classici, Arlecchino servo di due padroni di Goldoni nella storica regia di Giorgio Strehler ripresa da Ferruccio Solari (a dicembre) e La scuola delle mogli di Molière diretto da Mario Sciaccaluga con Eros Pagni in scena fra febbraio e marzo. Sguardo anche alla drammaturgia del Novecento con l’omaggio al teatro napoletano. Ad aprile Maurizio Scaparro propone con Massimo Ranieri Viviani Varietà -Poesie, parole e musiche- e in chiusura di stagione a maggio Le voci di dentro di Eduardo De Filippo, diretto da Toni Servillo che sarà sul palco insieme al fratello, il poliedrico Peppe Servillo (il Teatro di Roma in coproduzione con il Piccolo di Milano Teatri Uniti,). Da settembre a novembre spazio a una serie di spettacoli internazionali nati dalla collaborazione fra il Teatro di Roma e Romaeuropa Festival 2012, fra danza (Desh di Akram Khan, Birds with Skymirrors di Lemi Ponifasio) e teatro (Soprattutto l’anguria di Massimiliano Civica, Refuse the hour di William Kentdridge, Quicksand Project di Marius Von Mayenburg). In collaborazione con Le vie del Festival verranno proposti Circus Klezmer di Adriàn Schvarzsteine e Giù di Spiro Scimone, diretto da Francesco Sframeli. E torna al Teatro di Roma anche l’acclamato regista lituano Eimuntas Nekrosius con La Divina Commedia (Inferno-Purgatorio). Le novità poi saranno molte, dai lavori di riqualificazione della piazza antistante, agli interventi sugli spazi del Teatro India, dagli abbonamenti agevolati per i cittadini del Lazio a una serie di attività parallele oltre al cartellone, tra cui le serate d’onore (a ingresso gratuito), e le letture per aprire sempre di più il teatro alla città.

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