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Teatro Comunale di Vicenza: ecco la nuova stagione 2012/2013

E’ stata presentata giovedì 21 giugno 2012 la nuova stagione artistica del Teatro Comunale di Vicenza, dal Presidente della Fondazione, Flavio Albanese, alla presenza della Responsabile della Direzione Attivita’ Culturali e Spettacolo della Regione del Veneto, Maria Teresa De Gregorio, in collaborazione con i referenti artistici delle diverse sezioni (Arteven rappresentato da Loredana Bernardi per la danza e dal Direttore Pierluca Donin per la prosa, la Società del Quartetto per la concertistica rappresentata dal direttore artistico Piergiorgio Meneghini, l’Orchestra del Teatro Olimpico per la sinfonica, rappresentata dal direttore artistico Massimiliano Frani).

L’indirizzo della nuova programmazione, in termini culturali e di scelte artistiche, è riconducibile all’innovazione come possibilità di creare nuovi stimoli – artistici e non solo – per affrontare il dibattito sul futuro della città e al contemporaneo come chiave di lettura, anche nei grandi classici, del teatro e della danza, e talvolta nei concerti delle stagioni musicali. Da sottolineare inoltre lo sforzo di avere una programmazione molto varia, ricca di suggestioni diverse, proprio perché varie tipologie di pubblico possano trovare risposte adeguate alle loro esigenze di fruizione artistica in un teatro cittadino che intende essere, nella sua missione, “il teatro di tutti”.

Nonostante il particolare e sofferto momento economico la stagione prevede un calendario nutrito, sessanta appuntamenti tra concerti, spettacoli di prosa, di danza, performances, incontri con gli autori, critici, giornalisti, interpreti, con inizio a fine ottobre 2012 (inaugura la Stagione la Società del Quartetto) e conclusione a fine aprile 2013 con uno straordinario spettacolo di danza. L’auspicio è che altre realtà, oltre ai soci e ai partner già presenti, possano sostenere economicamente un progetto culturale di qualità riconosciuta come la stagione artistica del Teatro Comunale, per consolidare la sua vocazione di motore culturale (ed economico) e offrire opportunità artistiche sempre nuove al suo pubblico. L’orario di inizio degli spettacoli, per tutti i generi artistici, sarà anche per la stagione 2012/2013 alle 20.45.

Accanto al cartellone ufficiale presentato oggi, con un programma già ricco di 52 appuntamenti, a cui si aggiungeranno gli spettacoli per le scuole di Danzare per Educare (3) e Opera Domani (2), saranno annunciati dopo l’estate gli spettacoli fuori abbonamento, graditissimi al pubblico; si tratta di spettacoli in tournée sui palcoscenici nazionali che faranno tappa a Vicenza, spettacoli con protagonisti artisti di grande richiamo, appartenenti a generi che spaziano dal musical al balletto classico, dall’operetta al cabaret.

L’esigenza di contenere i costi per affrontare la crisi economica ha visto una riduzione nella programmazione di altre rassegne e progetti, nell’attesa di verificare più avanti la possibilità di attuarli. La parola d’ordine è, ancora una volta, sobrietà, accompagnata dalla precisa volontà di sostenere le fasce di pubblico che con maggiore difficoltà possono investire in cultura e acquistare “strumenti” come i biglietti e gli abbonamenti alla stagione del Teatro. La Fondazione intende “restituire” in questo senso al pubblico non solo con spettacoli di alto livello e con una programmazione di grande qualità, ma ponendo un’attenzione particolare ai bisogni e alle richieste di un pubblico sempre più ampio. E quindi, per quanto riguarda abbonamenti e biglietti, si parte dai 24 euro dell’abbonamento ai Luoghi del Contemporaneo-Danza o ai 40 euro dell’abbonamento ridotto della Sinfonica per arrivare ai 225 euro dell’abbonamento intero della Concertistica.

La principale novità della prossima stagione, con l’obiettivo di favorire l’avvicinamento dei giovani al teatro, sarà l’innalzamento d’età della fascia degli “under 25” che diventeranno “under 30”. Proprio per questo target di spettatori sono state previste particolari agevolazioni come l’acquisto di 20 biglietti al costo di euro 10,60 per ogni spettacolo di tutte le tipologie in cartellone (danza, prosa, musica).

Da evidenziare in questa direzione anche il Progetto delle Residenze Artistiche che vedrà al Teatro Comunale le restituzioni dei giovani artisti in forma di spettacolo, al termine della loro permanenza creativa; queste performances saranno aperte a tutti, con ingresso libero, proprio per facilitare l’incontro tra i giovani artisti contemporanei e il pubblico del teatro.

Sicuramente innovativa anche la nuova facility dedicata agli amici dei social networks: per chi parlerà del Teatro Comunale di Vicenza e dei suoi spettacoli, secondo delle indicizzazioni che saranno comunicate, è prevista l’applicazione di una politica no-cost, cioè la gratuità per un massimo di quattro biglietti a spettacolo

I rinnovi degli abbonamenti partono venerdì 22 giugno e vanno fino a venerdì 20 luglio; proseguono poi dall’11al 15 settembre, mentre dal 19 al 22 settembre si potranno cambiare le tipologie di abbonamento e/o i posti, salvo disponibilità. I nuovi abbonamenti saranno in vendita dal 25 settembre. Le nuove formule di abbonamento, oltre alle 4 ”classiche” per le stagioni, prevedono la possibilità di un abbonamento “breve” alla Concertistica (con 8 anziché 15 concerti), negli abbonamenti speciali, di un “tutto musica breve” (la stagione sinfonica + la concertistica breve) e un “mini danza” con tre repliche di spettacoli della stagione di danza (“Tiempo de Tango”, “Alchemy” dei Momix e “Il Lago dei Cigni”).

Per i biglietti, in vendita da martedì 2 ottobre, vale la stessa logica: prezzi anticrisi (il costo massimo è di 40 euro per l’anteprima mondiale dei Momix, si parte da 10,60 per Luoghi del Contemporaneo danza e 12 euro per i biglietti under 30 delle stagioni musicali), facilitazioni e riduzioni si ampliano, così come per gli abbonamenti.

Danza

La programmazione – realizzata in collaborazione con Arteven – prevede sette spettacoli, tre in doppia data, più lo spettacolo dei Momix in quattro date, oltre ai tre spettacoli della rassegna sperimentale al Ridotto. Si tratta di proposte artistiche molto originali, con presenze di grande prestigio, in cui il filo conduttore è rappresentato dalla rivisitazione dei grandi classici del balletto in chiave moderna e da un preciso orientamento alle nuove tendenze della danza contemporanea. E’ un panorama molto ricco delle nuove linee che caratterizzano le diverse culture coreutiche europee e americane (USA e Brasile), quello che viene proposto al pubblico, nel segno di un’eccellenza del palcoscenico di danza che ormai da parecchie stagioni contraddistingue la realtà vicentina del Teatro Comunale.

Si parte con un tango, tanto amato ed atteso dal pubblico, nella versione della sua icona più celebre, Miguel Angel Zotto con “Viento de Tango” sulle musiche di Astor Piazzolla e altri; i Momix amano Vicenza, per questo Moses Pendleton presenterà nella nostra città il suo nuovo spettacolo “Alchemy” in anteprima mondiale, in quattro date consecutive alla fine di gennaio. Un ritorno, graditissimo e acclamato, quello della CompagnieKäfig – Centre Chorégraphique National de Créteil et du Val-de-Marne – con “Käfig Brasil” che presenta una versione raffinata e animatissima dell’hip-hop, diventato con questo gruppo genere di danza a tutti gli effetti. Seguono due grandi balletti classici reinterpretati in chiave contemporanea, “Orfeo e Euridice” presentato dal celebre Ballet National de Marseille e il “Lago dei Cigni” nella versione della Donlon Dance Company, balletto ufficiale della regione tedesca del Saarland. Ancora novità e tanta modern dance con il britannico Ballet Boyz che presenta a Vicenza la nuova creazione dei giovani ballerini appartenenti alla compagine associata al celebre teatro Sadler’s Wells di Londra. La chiusura della stagione presenta un appuntamento davvero speciale, lo spettacolo del celebre (soprattutto all’estero) ensemble brasiliano Grupo Corpo con lo spettacolo Parabelo & Sem Mim in tournée in Europa, a Vicenza nell’unica data italiana. Si tratta di una danza contemporanea di altissimo livello, che affonda le sue radici nelle tradizioni popolari del paese sudamericano, proponendo esibizioni virtuosistiche, accompagnate dalle musiche dei grandi musicisti brasiliani contemporanei.

Anche nella nuova stagione di danza sarà in cartellone il Progetto Supporter che vede ogni spettacolo preceduto dalla breve esibizione di giovani e giovanissime promesse della danza nazionale, segnalate da critici ed esperti del settore.

Prosegue naturalmente anche la rassegna sperimentale Luoghi del Contemporaneo – Danza dedicata alla coreografia e alla danza di ricerca dei nuovi autori, rassegna che propone tre performances diverse e interessanti che mettono in scena interpretazioni e letture molto personali dei coreografi, spesso anche interpreti, che firmano gli spettacoli: “Calore” di Enzo Cosimi nell’ambito del Progetto Ric.ci (ricostruzione della coreografia italiana contemporanea) Anni Ottanta-Novanta, “Moving with Pina” omaggio alla grande coreografa tedesca Pina Bausch ideato alla critica Leonetta Bentivoglio, interpretato da Cristiana Morganti danzatrice del Tanztheater di Wuppertal, Progetto

Motel, originale trilogia proposta dal Gruppo Nanou che vede in scena contemporaneamente artisti e spettatorisul palcoscenico della Sala Grande.

Prosa

La programmazione – realizzata in collaborazione con Arteven – prevede sei spettacoli in abbonamento, tutti in doppia data, accomunati da una lettura della contemporaneità che

trae origine in testi ed espressioni culturali molto lontane; anche Goldoni è reinterpreato in chiave contemporanea, mentre è e resta un classico “La grande magia” di Eduardo De Filippo, pièce assente dalla scena vicentina da molti anni. Prosegue anche per questa stagione la rassegna Luoghi del Contemporaneo – Prosa al Ridotto.

Si inizia in novembre con “Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams, nella recente versione dell’Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la regia di Antonio Latella, un “classico” della drammaturgia statunitense, diventato celebre anche grazie alla trasposizione cinematografica di Elia Kazan, sempre molto apprezzato dal pubblico. A gennaio è previsto in scena uno dei capisaldi del teatro di William Shakespeare “Macbeth” nella versione moderna diretta da Andrea de Rosa, con Giuseppe Battiston, attore noto al grande pubblico per le sue interpretazione cinematografiche e televisive. Ancora un dramma di corte, ma più personale e di grande forza introspettiva, quello presentato ne “Il discorso del re” testo teatrale di David Seidler, diventato celebre grazie all’omonimo film pluripremiato agli Oscar nel 2011, interpretato sul palcoscenico da Luca Barbareschi, che della messa in scena cura anche la regia. A seguire “Il ventaglio” di Carlo Goldoni nella versione moderna diretta da Damiano Micheletto, una produzione del Teatro Stabile del Veneto. Sempre in marzo sarà sul palcoscenico vicentino “La grande magia” di Eduardo De Filippo presentato dalla Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, un omaggio al grande drammaturgo napoletano e una rappresentazione magistrale sul rapporto tra realtà, vita e illusione. Conclude la programmazione teatrale un altro grande interprete della scena nazionale, Luca Zingaretti,protagonista de “La Torre d’avorio” di Ronald Harwood, un dramma storico con forti implicazioni di carattere personale.

Anche per la stagione 2012/2013 è prevista la rassegna collaterale di prosa contemporanea Luoghi del Contemporaneo – Prosa in scena negli spazi del Ridotto, che presenta un filone abbastanza introspettivo, molto legato ai grandi temi esistenziali.

L’inizio è con “Una notte in Tunisia” dal testo di Vitaliano Trevisan, interprete Alessandro Haber; sempre un autore veneto, Massimo Carlotto, è l’autore del romanzo

da cui è tratto “Oscura immensità”,secondo appuntamento dedicato al lato tragico dell’esistenza, a partire da un fatto di cronaca avvenuto nel nostro territorio. Si prosegue con “L’Occidente solitario” di Martin McDonagh, dramma familiare magistralmente

interpretato da Claudio Santamaria. La chiusura della rassegna è affidata ad uno spettacolo svizzero, originalissimo nella costruzione e nell’interpretazione: in “Where is the show?” di Pavel Stourac il limite tra spettatore e interprete è spesso superato, in un pezzo teatrale che fa convivere teatro fisico, danza, clowneria e musica dal vivo.

Concertistica

La nuova stagione concertistica – realizzata in collaborazione con la Società del Quartetto – ripercorre le linee programmatiche che hanno contrassegnato i cartelloni degli ultimi anni: grandi interpreti internazionali, giovani talenti, capolavori del passato, concerti monografici, lavori contemporanei, trasgressioni musicali.

Emoziònati” è lo slogan scelto dalla Società del Quartetto per la nuova stagione, la numero 103 della sua storia, che prenderà il via il prossimo 28 ottobre al Teatro Comunale di Vicenza, un invito a lasciarsi coinvolgere, a non farsi prendere dalla pigrizia, ad uscire di casa per vivere il Teatro e la Musica da protagonisti. La promessa è quella di smuovere, di arricchire, di arrivare dritto al cuore degli spettatori, come solo la Musica eseguita dai grandi interpreti è in grado di fare.

A parte i grandi compositori di sempre, come Bach, Mozart, Beethoven, Brahms, Schubert e Haydn, non di rado proposti in serate monografiche, nella stagione ideata dal direttore artistico Piergiorgio Meneghini ci sarà un omaggio a Debussy (nel 150° anniversario della nascita) e larghi spazi dedicati ai maestri dell’Est Europa, da quelli più noti (Dvořák, con la prima tappa dell’integrale dei suoi Trii con pianoforte, Prokof’ev, Rachmaninov), ai meno conosciuti e tuttavia meritevoli di essere approfonditi, come Sándor Veress e Ligeti.

Nutrito il numero degli interpreti che si avvicenderanno, 180 musicisti provenienti da 3 continenti, tutti di prima grandezza.

Fra gli ensemble orchestrali non passano inosservate le presenze dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, 80 elementi cui è affidato il concerto inaugurale “tutto Brahms” e dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Fra i recital, in un interessante alternarsi di stili, ci sarà l’occasione di apprezzare il rigore di Pierre Hantaï (specialista bachiano ed erede del grande Gustav Leonhardt) contrapposto alle evoluzioni virtuosistiche di Cameron Carpenter (che suonerà un “doppio pianoforte”) e soprattutto di Yuja Wang, fenomeno pianistico planetario. E ancora il pianoforte sarà protagonista dell’Omaggio a Debussy firmato dalla “ditta” Canino-Ballista, il più longevo duo pianistico della storia musicale italiana.

Quanto alla musica d’insieme, torna a Vicenza il celeberrimo gruppo vocale The Hilliard Ensemble, torna La Petite Bande di Sigiswald Kuijken e torna anche Salvatore Accardo (una sorta di “violinista in residence” nelle stagioni del Quartetto), questa volta in formazione di Trio. Sono invece debutti assoluti quelli dei Mahler Chamber Soloists (due le loro presenze in stagione, in quintetto ed in formazione più estesa) e dei Mnozil Brass, sette ottoni viennesi che promettono una serata all’insegna dei virtuosismi e del divertimento.

Fra le formazioni “classiche”, ai due gruppi forse più rappresentativi del panorama italiano – Trio di Parma e Quartetto di Cremona – risponde il Merel Quartet, quartetto d’archi multietnico con “residenza” a Zurigo.

Sinfonica

Sono cinque gli appuntamenti sinfonici della stagione della Fondazione – proposti e prodotti dall’Orchestra del Teatro Olimpico – in calendario da novembre a marzo (quattro in abbonamento più il tradizionale Concerto di San Silvestro, fuori abbonamento), stagione che porta la firma del direttore artistico dell’Orchestra Massimiliano Frani.

Il filo conduttore della stagione, “Emote”, il sentire emotivo, propone una chiave di lettura dei programmi musicali presentati attraverso la percezione umana più diretta ed originale. Cinque emozioni quindi per dare al pubblico il modo di partecipare, vivere e apprezzare cinque nuovi programmi.

L’inizio è a fine novembre con il concerto di inaugurazione in cui il jazzista Ted Rosenthal, che sarà presentato al pubblico da Stuart Isacoff, critico musicale del Wall Street Journal, proporrà un’originale serie di pezzi classici per giungere, attraverso l’improvvisazione, alla musica Jazz. La OTO sarà diretta da Andreas Weiser.

Il concerto successivo, in dicembre, sarà dedicato alla celebrazione del Natale, in programma musiche di Vaclav Nelybel, Antonio Lotti, Mack Wilberg e Babatunde Olatungi; l’Orchestra del Teatro Olimpico sarà diretta da Emmanuel Siffert.

Il concerto di San Silvestro sarà dedicato alla gioia, un appuntamento festoso (fuori abbonamento) molto atteso dal pubblico vicentino, che proporrà un programma completamente rinnovato, con le musiche tratte dal grande repertorio italiano dell’Ottocento di Giuseppe Verdi, Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti, e che vedrà l’Orchestra del Teatro Olimpico diretta dal maestro Pietro Mianiti, già conosciuto nella scorsa stagione.

Il concerto di Carnevale a Vicenza sarà molto brillante, ma anche scanzonato, con una serata interamente dedicata all’Operetta: ritorna Romolo Gessi, in veste di direttore, assieme a solisti di fama internazionale (in via di definizione), con l’Orchestra che andrà ad eseguire musiche del repertorio del celebre genere musicale.

Il concerto finale celebrerà l’arrivo della Primavera: e così il 20 marzo si concluderà la stagione sinfonica con un programma beethoveniano delle grandi occasioni, pensato anche per le imminenti festività pasquali. In questa particolare occasione, Tomomi Umemura, una delle grandi scoperte del pianismo internazionale, interpreterà, accompagnata dall’Orchestra del Teatro Olimpico, diretta da Silvia Massarelli, le straordinarie pagine del Terzo Concerto per pianoforte e orchestra.

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