Il concerto spettacolo ricordando Giorgio Gaber si terrà domani sera presso il Castello di Villa Giustiniani a Roncade
Far finta di essere… vuole essere un omaggio all’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, dagli esordi dei primi anni ’60 (con gli album Giorgio Gaber, I successi di Giorgio Gaber), ai primi monologhi teatrali e televisivi degli anni ’70 (Il signor G, Dialogo fra un impegnato e un non so), alla riflessione sulla crisi delle relazioni sociali e dei sentimenti degli anni ’80 (Parlami d’amore Mariù), fino alla critica graffiante dei vizi politici e sociali espressa fra gli anni ’90 e il 2005 (E pensare che c’era il pensiero, Io non mi sento italiano). I brani musicali sono riarrangiati da Officina Francavilla in chiave moderna, ma sempre rispettosa dello stile gaberiano.
I monologhi invece, interpretati da Filippo Tognazzo, accentuano la componente più teatrale dell’opera gaberiana.
L’appuntamento è previsto per domani sera alle ore 21.00 presso il Castello di Villa Giustiniani a Roncade in via Roma. Ingresso intero 7 euro – ridotto 4 euro, informazioni: 347 1524429 info@omonero.it
Lo spettacolo è inserito all’interno della rassegna TEATRO IN VILLA – RETEVENTI TREVISO.
FILIPPO TOGNAZZO. Autore e interprete, nel 2001 si laurea con lode in discipline del teatro al DAMS di Bologna. Inizia quindi un percorso di formazione attraverso stage e seminari approfondendo il lavoro sulla maschera e la Commedia dell’Arte e quello sulla narrazione. Nel 2003 vince la borsa europea Nexus e lavora a Parigi presso lo Studio Théâtre de Montreuil, poi Académie Internationale des Arts du Spectacles. Tornato in Italia, dopo una breve esperienza come indipendente, crea assieme a Federica Bittante e Diego Zorzetto Zelda – compagnia teatrale professionale, della quale è direttore artistico.
Come autore e attore fra il 2005 e il 2012 porta in scena Musi Neri (sull’emigrazione italiana nelle miniere belghe), I vulnerabili (spettacolo partecipato sulla sicurezza stradale con oltre 250 repliche e 70 mila ragazzi incontrati), Le cose mute (surreale monologo sulla Grande Guerra), Treni, aironi e farfalle (uomini e sport), SAD – Sopravvivere all’AutoDistruzione (Finalista Premio Off#2 – Teatro Stabile del Veneto) e infine Bedròs o il resto della spada con la collaborazione alla drammaturgia di Antonia Arslan.
Come formatore e regista ha collaborato con numerose realtà venete, dai bambini, agli studenti universitari, adulti e disabili. Nel 2005 ha vinto il terzo premio a Piccoli Palcoscenici con Un Ubu Re, il secondo premio con Macbeth! e nel 2004 Primo Premio e Premio speciale con Viaggiatori. Dal 2008 è docente di dizione e teatro presso l’Università Popolare di Camponogara (VE).
Nel 2012 è fra i vincitori del Premio Città Impresa – Fabbricatore di Idee.
OFFICINA FRANCAVILLA. inizia la propria attività nel 1999 come laboratorio artistico nel quale interpreti di diversa estrazione potessero condividere un percorso creativo comune. Nascono così diversi spettacoli nei quali teatro, musica e immagine, si mescolano in un’unica visione: Le Affinità Elettive (ispirato all’omonimo romanzo di Goethe), Musi Neri (racconto in musica della storia dei minatori italiani in Belgio fra il 1946 e il 1956) e numerosi reading. Il loro cd Pensieri a Cottimo racchiude le esperienze musicali degli ultimi due anni, tra canzone d’autore, tradizione popolare, storie raccolte e personaggi realmente incontrati.