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Teatro Puccini (Firenze): ecco la stagione 2012/2013

STAGIONE TEATRALE 2012/2013

Spettacoli in abbonamento A

venerdì 9 e sabato 10 novembre

Arca Azzurra presenta

Alessandro Benvenuti in

Comici fatti di sangue

di Alessandro Benvenuti e Ugo Chiti

regia di Alessandro Benvenuti

Un uomo diventa un assassino a causa della presenza in famiglia di un animale di troppo, e in tre capitoli a ritroso nel tempo racconta, ricordando, come un paradiso nato dall’incontro di un uomo e una donna può trasformarsi in inferno a causa di un tenero, indifeso, cucciolo di cane.

Un padre, spinto da un insano amore e da un desiderio patologico di riscatto personale, tenta con ogni mezzo di estirpare dal cervello del figlio la natura ‘bottegaia’ della famiglia di appartenenza senza riuscirci.

Una donna in coma, prima di spegnersi elenca al marito, che dorme al suo capezzale la lista di tutte le offese che le ha fatto patire in vita e la fine banale alla quale ha costretto la sua natura che era quella di una romantica sognatrice.

Cinque monologhi intrisi di humour nero. Cinque esempi di dolorosa comicità. E d’altra parte la sola comicità che mi interessa descrivere e interpretare è, per scelta e da molto tempo, quella che nasce dal dolore, unico ingrediente necessario perché il riso sia portatore di verità masticate dal cuore.

giovedì 15 novembre

Irma Spettacoli presenta

Lella Costa in

Arie

regia di Giorgio Gallione

“…E così sono andata a rileggermi i copioni dei miei spettacoli, da “Ragazze” su su fino ad “Adlib”, per verificare se davvero in ognuno di loro ci fosse, più o meno esplicito, più o meno consapevole, qualcosa “che aveva a che fare con la musica”. E se ci tenete a saperlo sì, c’era. C’era la costante presenza della musica, non solo come semplice colonna sonora, ma proprio come voce altra, come interlocutore e comprimario e complice di palcoscenico; e c’erano anche, in ogni testo, dei brani costruiti con una scansione metrica che li rendeva molto più simili a uno spartito che a un

copione, a un assolo che a un monologo . Piccole romanze recitate. Arie…”

venerdì 16 e sabato 17 novembre

Attori e Tecnici presenta

Trappola per topi

di Agatha Christie

traduzione di Edoardo Erba

con Stefano Altieri, Annalisa Di Nola, Stefano Messina, Carlo Lizzani, Massimiliano Franciosa, Roberto Della Casa, Claudia Crisafio, Elisa Di Eusanio

regia Stefano Messina

“Quando ho letto il copione di Trappola per topi- racconta Stefano Messina -sono rimasto affascinato dalla capacità drammaturgica della scrittrice. E’ una miscela perfetta suspence, thriller e comicità e portarlo in scena è stata una sfida. Ho voluto ricreare il non detto e i giochi di sguardi, di cui è farcito il testo, per ricreare quell’atmosfera un po’ retrò e la tensione psicologica che cresce scena dopo scena. Mi sono imposto di non tradire la scrittrice e così ho scelto di non darne una lettura simbolica. Ho preferito il tradizionale al contemporaneo a tutti i costi. Credo, infatti, che per far funzionare questo perfetto congegno sia necessario lasciarsi trasportare dal clima, dal periodo in cui è stato scritto.”

venerdì 23 e sabato 24 novembre

Terry Chegia presenta

Lillo & Greg in

Sketch & Soda

uno spettacolo di Lillo & Greg

Sketch & Soda racchiude alcuni tra gli sketch più divertenti dell’ultima produzione di Lillo & Greg. Come sempre ci troviamo nel perenne loro equilibrio tra la comicità surreale ed il grottesco e cinico umorismo con cui scarnificano gli orribili vizi dell’animo umano. Lo show passa con scanzonata leggerezza dalla satira a territori surreali (loop spazio-temporali, sogno e realtà) con ritmo veloce, ma non troppo, questa volta ad accompagnarli il musicista Attilio Di Giovanni.

da venerdì 30 novembre a domenica 9 dicembre (lunedì riposo)

Produzioni Teatrali Paolo Poli Associazione Culturale presenta

Paolo Poli in

Aquiloni
due tempi di Paolo Poli

liberamente tratti da Giovanni Pascoli

e con Fabrizo Casagrande, Daniele Corsetti, Alberto Gamberini, Giovanni Siniscalco

regia di Paolo Poli

scene Emanuele Luzzati

costumi Santuzza Calì

musiche Jacqueline Perrotin

coreografie Claudia Lawrence

Aquiloni: allegoria del comporre poetico, giocattolo antico preindustriale che affettuosamente ci ricorda Giovanni Pascoli. Fino alla metà del Novecento la scuola italiana si nutrì della sua produzione. La critica letteraria a cominciare da Croce privilegiò le rime giovanili, fino a Contini che ne elogiò il plurilinguismo, a Pasolini che rilevò la dicotomia psicologica, per arrivare a Baldacci che ne curò la ricca antologia. Da Myricae e dai Poemetti lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un’Italia ancora gergale.

I floreali motivi della Bella Epoque accompagneranno gli ascoltatori nel ricordo del volgere del secolo.
Le scene sono sempre del grande Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì, le musiche di Jacqueline Perrotin e le coreografie di Claudia Lawrence. Accanto a Paolo Poli quattro attori di vaglia e uno staff tecnico di prim’ordine.

mercoledì 12 e giovedì 13 dicembre

Teatro Stabile del Veneto in coproduzione con Accademia Perduta/Romagna Teatri presenta

Giulio Scarpati e Claudio Casadio in

Oscura immensità

di Massimo Carlotto

tratto dal romanzo L’oscura immensità della morte di Massimo Carlotto

regia di Alessandro Gassmann

Con un linguaggio incisivo, essenziale, crudo e un ritmo dell’azione serrato e coinvolgente, l’autore racconta un tragico fatto di cronaca, avvenuto nella provincia del nord-est italiano, mettendo a confronto vittima e carnefice, entrambi lacerati da rispettivi drammi personali.

Felice circostanza è stata l’individuazione e l’adesione da parte dei due attori, le cui caratteristiche così diverse si adattano perfettamente alle psicologie dei protagonisti: Giulio Scarpati, che ho sempre apprezzato nei suoi lavori teatrali e che in questa operazione potrà far uso di inconsuete corde drammatiche e Claudio Casadio, del quale ho ammirato la splendida interpretazione nel film “L’uomo che verrà”, che si servirà di un linguaggio senza filtri per conferire maggiore naturalezza, incisività e verità al personaggio creato da Massimo Carlotto.

da venerdì 11 a domenica 13 gennaio

Bananas presenta

Gioele Dix in

Nascosto dove c’è più luce – Gioiose, spudorate, rabbiose, sofferte opinioni di un comico

scritto da Gioele Dix

In “Nascosto dove c’è più luce”, Gioele Dix racconta le stravaganti avventure di un attore comico in vena di confessioni. Un diario di annotazioni e memorie, in bilico fra verità romanzate e bugie più che plausibili. Cronache esilaranti e amare, in perenne altalena fra riso e pianto, fra minuzie e massimi sistemi.

Nascosto dove c’è più luce” è uno spettacolo in cui il flusso ininterrotto dei pensieri del protagonista si trasforma a vista nel copione di una commedia. Perché è il frastuono dell’esistenza a generare sempre le battute migliori. In scena con Gioele Dix, nel duplice ruolo di un’eterea dj e di un’impertinente angelo custode, una giovanissima attrice italiana al suo esordio.

venerdì 18 e sabato 19 gennaio

Associazione Teatrale Pistoiese e Gli Ipocriti presentano

Claudio Santamaria e Filippo Nigro in

Occidente solitario

di Martin Mcdonagh

traduzione Luca Scarlini

e con Nicole Murgia e Massimo De Santis

regia di Juan Diego Puerta Lopez

La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda, ma non in quanto rappresentativo di se stesso, è piuttosto un luogo universale dove i personaggi ed i fatti raccontati sono rappresentativi di una società di disadattati in una condizione di solitudine ed indifferenza. Due fratelli in eterno conflitto, la recente morte del padre, l’impossibilità di vivere senza dispute e aggressioni, un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette. Uno dei fratelli pensa solo a marcare con la sua iniziale tutto quello che c’è in casa per sottolineare al fratello le sue proprietà, a cominciare dalla sua collezione di statuine religiose fino alla stufa a legna di cui ne controlla l’uso; l’altro pensa solo a scroccare cibo partecipando ai funerali solo per i buffet o meglio ancora facendo dispetto al fratello mangiando i suoi pacchetti di patatine. Frequentatore assiduo della casa è il giovane prete locale, fragile, debole, che beve come una spugna, adesso in compagnia dei due fratelli, di cui cerca in vano di appianare la relazione avendo paura che le loro piccole liti finiscano in una strage insanguinata e irreparabile, ma i suoi consigli non saranno mai aspettati. L’unica figura femminile in mezzo a questo sfacelo è una giovane ragazza che fa il corriere del villaggio vendendo whisky a domicilio. E’ lei che, tentando di confortare il prete turbato, gioca con una miscela toccante di ingenuità e di malizia celando un interesse nascosto, ma il prete ormai riconosce il suo fallimento: non essere riuscito a portare avanti la sua missione, dare forza e speranza fra i suoi parrocchiani; travolto dalla sua depressione compierà un gesto estremo…La giusta chiave di lettura di questo testo ce l’ha indicata Samuel Beckett quando ha affermato: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità”.

venerdì 25 e sabato 26 gennaio

Promomusic presenta

Giuseppe Ayala in

Troppe coincidenze

di Giuseppe Ayala e Roberto Andò

e con le musiche dal vivo di C-Project

Valentino Corvino – violino, elettronica

Fabrizio Puglisi – tastiere

musiche Valentino Corvino

luci Stefano Delle Piane

regia Felice Cappa

Voglio verificare se c’è ancora una possibilità per la giustizia, questa frase di Durrenmatt è il punto di partenza del nostro spettacolo. Una verifica che muove da un dato concreto, irrinunciabile: non possiamo accettare che la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino resti impunita. Che la loro morte per mano assassina, diventi l’ennesimo mistero che si aggiunge alla collezione di misteri di cui si compone la storia civile italiana, da Salvatore Giuliano a oggi. Vogliamo provare a ricucire i pezzi di una trama a brandelli, per ricostruire insieme a voi una storia costellata di deviazioni e menzogne.

da giovedì 7 a sabato 9 febbraio

La Corte Ospitale presenta

Paolo Rossi in

L’amore è un cane blu

di e con Paolo Rossi

musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila e I Virtuosi del Carso

In un paese dove la passione è scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità (un tempo chiamavasi politica). Dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi: un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sulle montagne del Carso.

Una terra che non conosce anche se c‘era nato a poco più di 300 metri.

Tra grotte, fiumi sotterranei, rovi e pietre questo sarà per lui l’unico luogo dove ormai vivono ancora le fiabe degli amanti perduti e delle passioni tradite.

Questo spettacolo è un diario, un disegno, diventerà un film, per ora un concerto visionario popolare lirico e umoristico. Narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita.

venerdì 15 e sabato 16 febbraio

RezzaMastrella – Fondazione TPE – La Fabbrica dell’attore presentano

Antonio Rezza in

Fratto _ X

di Flavia Mastrella e Antonio Rezza

e con Ivan Bellavista

mai scritto da Antonio Rezza

habitat di Flavia Mastrella

assistente alla creazione Massimo Camilli

organizzazione generale Stefania Saltarelli

consulente tecnico Mattia Vigo

Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce?

Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda?

Due persone discorrono sull’esistenza.

Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma

non ne ha la certezza.

L’Habitat Fratto_X è una distesa di carne calda che genera figure antropomorfe. L’uomo porta sempre con sé il colore del tempo visibilmente trionfante sulla pelle. Il cervello è l’orpello che impedisce vigorosamente l’omologazione; la x, con destrezza nel tratto, sottolinea la centralità di esseri completamente inutili.

Mentre l’ansia del presente sconvolge il passato, mentre uccelletti improbabili tracciano traiettorie azzardate, lo specchio parlante costringe a pensare chi era lì per vedere, chi era lì per sentire, chi era lì per subire la tirannia di chi si fa pagare per strappare l’arbitrio. Mai così poco libero.

venerdì 22 e sabato 23 febbraio

Lotus Production Srl presenta

Ambra Angiolini e Edoardo Leo in

Ti ricordi di me?

di Massimiliano Bruno

regia di Sergio Zecca

“Ti ricordi di me?” è una storia di un rocambolesco incontro tra una narcolettica e un cleptomane. Beatrice, maestra elementare, e Roberto, aspirante scrittore di improbabili favole, si conoscono per caso sotto il portone della loro psicologa. Entrambi sono in cura per risolvere le loro fastidiose patologie, ma ognuno ha delle prospettive diverse per il futuro. La ragazza sta per sposarsi con il suo fidanzato storico e sogna di mettere su famiglia, mentre la carriera del giovane scrittore è ancora in alto mare a causa dell’assurdità delle due strane fiabe. Tra colpi di sonno improvvisi e furtarelli nei grandi magazzini, Roberto si innamora di Beatrice e decide che quella è la donna della sua vita. Da questo momento inizia una storia d’amore fatta di scontri, malintesi, amnesie e coraggio che li porterà a trovare il giusto e quilibrio, nonostante siano due personaggi al limite della normalità, intrisi di nevrosi e fissazioni e possessori di una buffa visione del mondo.

venerdì 8 e sabato 9 marzo

Officine della Cultura in collaborazione con Regione Toscana presenta

Amanda Sandrelli in

Credoinunsolodio

evento teatrale-musicale per attrice e orchestra

drammaturgia di Stefano Massini

voce recitante Amanda Sandrelli

musiche eseguite dall’Orchestra Multietnica di Arezzo

diretta da Enrico Fink

Un esperimento fra musica e teatro vede impegnati per la prima volta sullo stesso palco i musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e la passione civile di Amanda Sandrelli. E’ lei a dar lettura del testo appositamente concepito da Stefano Massini, una vera partitura per fondere la voce dell’interprete con le sonorità dell’Orchestra. Ecco nascere allora un recital in cui parola, canto e musica si alleano per svelare al pubblico una spietata quanto semplice indagine geologica nelle viscere del vulcano mediorientale.

A prendere vita sul palco sono infatti i ritratti di tre donne e un labirinto. Tre storie intrecciate, tre identità. Quasi uno zoom su tre visi anonimi in una folla di città. Eden Golan, docente di storia ebraica. Mina Wilkinson, in forza all’esercito degli Stati Uniti. E infine Shirin Akhras, ventenne studentessa palestinese. Ognuno di questi nomi è una matassa da snodare, un groviglio di motivazioni, la punta dell’iceberg. I loro monologhi, paralleli, si specchiano uno nell’altro, scoprendo abissi di differenze e barlumi di simmetria. Perché c’è sempre una geometria nel caos.

venerdì 22 e sabato 23 marzo

Sosia & Pistoia presentano una produzione Associazione Teatrale L’Uovo – L’Aquila

Giobbe Covatta in

2112 (tra cento anni!)

Ancora una volta è un numero il titolo del nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo), arriva nelle sale teatrali il “2112”!

2112” è una data, o per la precisione un anno che servirà per datare approssimativamente quanto succederà nello spettacolo.

I personaggi che vivranno tra cento anni saranno i nostri discendenti (figli, nipoti o pronipoti che siano) ed avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato.

Ma come sarà il mondo nel 2112? e nel 2312? e nel 22312?

Il grande comico napoletano se lo è chiesto: modelli matematici applicati all’ecologia creati con solide basi scientifiche ci fanno nettamente pensare che i nostri più stretti discendenti avranno seri problemi e si dovranno adattare a (soprav)vivere in un pianeta divenuto assai meno ospitale, se non cercheremo di risolvere i problemi dell’ambiente, della sovrappopolazione e dell’energia sin da oggi. Da Giobbe Covatta un nuovo spettacolo dove comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica su quelli che sono senza dubbio i grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del Pianeta e di conseguenza delle sue popolazioni. Un’occasione di divertimento ma anche per comprendere che la fine del mondo prevista per il 2012 potrebbe essere solo stata rimandata di un centinaio d’anni!

mercoledì 27 e giovedì 28 marzo

52020 presenta

Paolo Migone in

Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere

dal best sellers di John Gray

messa in scena di Paul Dewandre

Una cosa è sicura, gli uomini e le donne vivono su due pianeti diversi. Tutti si sono già scontrati e irritati per i comportamenti incomprensibili dell’altro sesso. Le ragioni? Si pensa troppo spesso che l’altro funzioni come noi, dimenticando che è fondamentalmente diverso.

È su questo argomento che interviene “Il professor Paolo Migone” nell’adattamento teatrale divertente ed educativo del best seller di John Gray“Gli uomini vengono da Marte, le donne di Venere”.

Lo spettacolo non ha lo scopo di condividere “verità”, ma soprattutto aiutare a comprendere l’incomprensibile. “Gli uomini vengono da Marte, le donne vengono da Venere„ è il libro più conosciuto dello psicologo americano John Gray. Tradotto in quaranta lingue ha venduto oltre 50 milioni di copie, fa parte dei libri più venduti al mondo.

Spettacoli in abbonamento a scelta

mercoledì 28 novembre

Promomusic presenta

Federico Rampini in

Occidente estremo – vi racconto il nostro futuro

di Federico Rampini

e con Gianna Fratta – pianoforte, Dino De Palma – violino e violino cinese, Veronica Granatiero – canto

regia di Antonio Petris

Federico Rampini, scrittore, grande inviato in America e in Asia, reporter-nomade della globalizzazione, è anche un “affabulatore” di successo, le cui conferenze attirano da anni un folto pubblico nei teatri e nei festival quando torna per brevi puntate in Italia dalle sue esperienze in Cina, India, Stati Uniti.

Da quest’anno Rampini propone una “performance” nuova, fra teatro e giornalismo, tra visione del futuro e racconto di terre lontane. Uno spettacolo-verità costruito con musiche e immagini.

sabato 15 dicembre

Marangoni Spettacolo presenta

John Peter Sloan in

I am not a penguin

uno spettacolo di John Peter Sloan e Antonio De Luca

I am not a penguin è un tipico ‘stand-up comedy’ all’inglese: un palco con pochi elementi scenografici, un solo comico, un microfono. Mentre i precedenti spettacoli (Culture Shock, Full Moon, Instant English) prendevano di mira le differenze culturali tra Inghilterra e Italia, disegnando situazioni comiche partendo ad esempio dall’osservazione dei luoghi comuni, I am not a penguin sviluppa una visione più ampia e più complessa, in cui il racconto di un percorso biografico apre continuamente a digressioni, paradossi, esempi e dimostrazioni che divertono attraverso lo spiazzamento, l’ironia e l’adattamento di alcuni grandi canoni della comicità anglosassone al gusto di un pubblico italiano.

I am not a penguin è un viaggio lungo una vita, disseminato di riflessioni, battute, aneddoti e domande, per scoprire la Birmingham che è dentro di noi e quel pezzo d’Italia che avevamo forse dimenticato.

Lo spettacolo è in buona parte in italiano e non crea alcun problema di comprensione a chi non conosce bene l’inglese.

venerdì 1 febbraio

Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Malguion srl presentano

Oblivion in

Oblivion show 2.0. Il sussidiario

Gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli

regia Gioele Dix

musiche Lorenzo Scuda

testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda

Come raccontare l’avventura di questi cinque irresistibili artisti, cantanti e attori, cabarettisti e comici, leggeri ma serissimi…? Sette anni intensi spesi nel teatro di rivista e nei musical, poi l’esplosione su Internet: la tv “orizzontale” di Internet spinge subito il teatro ad accogliere nel modo migliore il loro show, grazie anche alla divertita ma rigorosa regia di Gioele Dix: due stagioni di tour e oltre 200 repliche nei più importanti teatri e città italiane. Il Teatro chiama poi la TV ed ecco l’invito come ospiti a Zelig. Migliaia di studenti impazziscono per le parodie culturali degli Oblivion ( I promessi sposi, appunto, ma anche Shakespeare in 6 minuti, Dante , Pinocchio….), nascono così le “lectio dementialis” sui Promesi Sposi nelle scuole italiane e un libro con dvd ( I promessi esplosi) tra il didattico e il comico.

Lo spettacolo non è semplicemente la versione “aggiornata” del precedente fortunatissimo show, ma una vera e propria evoluzione dello stile Oblivion, che riesce a mescolare Lady Gaga con J.S. Bach e Tiziano Ferro con William Shakespeare. Con la consueta eleganza e irriverenza, i cinque madrigalisti post moderni raccontano storie epiche o semplici avvenimenti quotidiani giocando continuamente con la musica. Il più delle volte massacrano canzoni e testi famosi per ricomporli in modi surreali, altre volte si cimentano con virtuosistici esercizi di stile e canzoni originali. Come in ogni sussidiario che si rispetti, in questo nuovo spettacolo troviamo tutte le materie: dal solfeggio alla storia, fino alla grande letteratura italiana dove Dante e Pinocchio cantano le loro avventure in soli sei minuti.

sabato 2 febbraio

Associazione Spazio Zero presenta

Silvia Paoli in

Livia – FacciamoCheIoEroMortaTuEriUnPrincipeMiDaviUnBacioERivivevo

testi e regia di Silvia Paoli

musiche dal vivo di Francesco Canavese

Lo spettacolo “LIVIA, facciamo che io ero morta tu eri un principe mi davi un bacio e rivivevo” potrebbe forse essere riassunto solo da questa frase, che racchiude la poesia e l’ironia di un mondo che si scopre facendosi, che nella semplice esperienza delle cose trova la sua contraddizione e la sua bellezza.

Credo che proprio nella normalità, nel quotidiano, si nasconda il segreto, l’originalità e lo stupore che spesso dimentichiamo nel nostro affannarci ad essere originali, ad evitare la banalità.

Avevo bisogno di parlare di donne senza che la protagonista del monologo fosse una vagina o una vedova, un’aspirante suicida o una supereroina.

Livia è una persona normale, fa la maestra in un asilo, non è particolarmente bella né particolarmente brutta, ha una cultura media, è una single che aspetta il Principe Azzurro.” Silvia Paoli

venerdì 1 marzo

Teatro dell’Archivolto in collaborazione con Teatro Stabile di Genova presenta

Eugenio Allegri in

Berlinguer. I pensieri lunghi

drammaturgia e regia di Giorgio Gallione

Vedo l’utopia. Sta all’orizzonte. Io mi avvicino due passi, lei si allontana due passi. Cammino dieci passi verso l’orizzonte, e l’orizzonte si allontana dieci passi più in là. Per molto che io cammini, mai la raggiungerò. A che serve allora l’Utopia?” “A questo serve: a camminare”.

Lo spettacolo, in forma di monologo, non vuol essere né biografico né celebrativo, ma lavora per raccontare uno spaccato di storia italiana con le sue contraddizioni e utopie, tragedie e speranze, cercando di disegnare un’epoca dove fedi ed ideologie sembravano ancora possibili. “Berlinguer/ I pensieri lunghi” è un racconto teatrale che utilizzando anche le parole e le riflessioni dei grandi intellettuali del 900 (da Gramsci a Pasolini, da Saramago ad Allende) mette a fuoco ciò che abbiamo rimosso, perduto, trasformato, negato.

sabato 2 marzo

Terry Chegia presenta

Rita Pelusio, Alessandra Faiella, Margherita Antonelli, Claudia Penoni in

Stasera non escort

regia di Marco Rampoldi

Un gruppo di attrici comiche “scende in campo” per commentare con una satira dissacrante lo stato delle donne italiane di oggi. Partendo dal presupposto che per una donna contemporanea l’unico lavoro sicuro e ben remunerato sembra essere quello della escort, le attrici posano il loro sguardo impietoso sulle disparità tra i sessi, nella sessualità, nell’immagine offerta dai media, nel mondo del lavoro. Un mondo, quello della società di oggi, talmente assurdo e paradossale da fornire un’infinità di spunti comici, sebbene di fronte alla desolazione di certi scenari il riso si faccia a volte amaro. Le attrici si alterneranno sulla scena tra monologhi e canzoni, dissertando in modo comico sulla realtà contemporanea, soffermandosi su temi cari al mondo femminile: dall’autostima all’incomunicabilità tra i sessi, dalle fiabe alla pubblicità, presentando al pubblico personaggi esilaranti quali: la signora Varagnolo (la desperate housewife di Pinerolo), l’antropologa esperta in escort, la cantante di liscio Daccela e le velone. Quattro straordinarie attrici disposte a tutto pur di demistificare a colpi di risate i luoghi comuni sul mondo delle donne.

giovedì 7 marzo

Caremoli e Ruggeri presentano

Nini Salerno e Mauro di Francesco in

Vengo a prenderti stasera

di Lorenzo Beccati e Diego Abatantuono

regia di Diego Abatantuono

“Vengo a prenderti stasera” è una commedia originale che sa dosare emozioni e risate. La trama racconta l’incontro di un comico al tramonto, e che non ha mai raggiunto il successo, con la sua Morte. Una morte davvero speciale che si occupa di portare nell’aldilà solo i comici. Tra i due personaggi c’è un’alternarsi continuo di esilaranti momenti di conflittualità e di complicità. Il comico mette a nudo le sue folli paure cercando di prendere tempo. La Morte, capace di compiere stupefacenti magie, si prodiga per convincerlo a spirare subito per portarlo nell’inferno dei comici, ma il comico si ribella. Tra i momenti esilaranti s’insinuano momenti toccanti. Infatti, la Morte racconta con orgoglio dei comici che ha conosciuto, ovviamente per motivi di “lavoro”. La Morte racconta con sentimento i particolari della dipartita di grandi artisti della comicità come Totò, Belushi, Troisi, Chiari, Stanlio e Ollio, Chaplin, De Sica e altri. Gli equivoci e i contrasti tra i due proseguono sino ad approdare a un clamoroso colpo di scena finale. Gli interpreti sono perfetti nel loro ruolo e sanno toccare con istrionica maestria sia le corde del tragico che del riso. Maurino Di Francesco è il comico fallito e Nini Salerno è l’originale Morte. La regia è affidata a un vero maestro della comicità, Diego Abatantuono, qui alla sua prima regia teatrale.

venerdì 15 marzo

BAGS Entertainment presenta

Babilonia Teatri in

Pinocchio Il paese dei balocchi

Chi è oggi Pinocchio? Chi Lucignolo? Chi il Grillo Parlante? Il Gatto e la Volpe? La Fata? Mangiafuoco? Sono persone o simboli? Realtà o sogni? Sono continui crocevia. Strade da scegliere. Incontri da affrontare. Accidenti contro cui sbattere.

Il progetto Pinocchio intende coinvolgere in un’unica performance gli attori della Compagnia teatrale Gli Amici di Luca – tutte persone con esiti di coma che hanno intrapreso da tempo un percorso terapeutico di cui fan parte anche le attività teatrali – e Babilonia Teatri , una delle più brillanti e rivoluzionarie realtà italiane del teatro di ricerca.

Il percorso di preparazione al debutto prevede una lunga serie di incontri presso la Casa dei risvegli Luca de Nigris di Bologna che si terranno tra la fine del 2011 e la primavera del 2012.

A questi incontri seguiranno almeno tre residenze estive nel 2012 in luoghi diversi (festival, teatri) durante i quali si perfezionerà il percorso scenico e si metteranno a contatto gli attori con altre realtà teatrali e con alcuni operatori.

Il debutto è previsto a Bologna il 7 ottobre 2012, 14° edizione della Giornata nazionale dei Risvegli per la ricerca sul coma -Vale la pena sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Al debutto seguirà una vera e propria tournée teatrale nella stagione 2012-2013, con prima al Teatro Storchi di Modena in dicembre.

orario spettacoli:

dal lunedì al sabato ore 21.00 (tutte le domeniche e sabato 8 dicembre ore 16.45)

 

Gli abbonamenti saranno in vendita da martedì 10 luglio fino a sabato 1 settembre solo presso il Box Office di Firenze in via delle Vecchie Carceri 1 per informazioni su orari di apertura www.boxofficetoscana.it/orari oppure 055/210804

 

A partire da martedì 11 settembre gli abbonamenti saranno in vendita solo presso la cassa del Teatro Puccini (orario apertura cassa: martedì, venerdì, sabato 15.30 – 19.00)

 

INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804

 

Teatro Puccini

Via delle Cascine 41

50144 Firenze

Tel. 055.362067

www.teatropuccini.it – info@teatropuccini.it

www.facebook.com/teatro.puccini

twitter@TeatroPuccini

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