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Tante belle cose di Edoardo Erba

produzione LA PIRANDELLIANA/L’INCREDIBILE SRS

scene Matteo Soltanto

costumi Giuseppina Maurizi

luci Adriano Pisi

musiche a cura di Cesare Cremonini

regia di Alessandro D’Alatri

con Maria Amelia Monti e Gianfelice Imparato

e con Valerio Santoro, Carlina Torta

L’atmosfera natalizia ci regala, per la Stagione Teatrale Aquilana, organizzata dal Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con l’Atam, giovedì 6 dicembre alle ore 21,00 e venerdì 7 dicembre alle ore 17,30, presso il Ridotto del Teatro Comunale, un lavoro fresco, vivo, pieno di energia e comicità “Tante belle cose”, un testo contemporaneo in grado di generare quella sorta di compassione da cui origina un sorriso di comprensione sulle altrui debolezze. La protagonista, Orsina, ha il volto, la simpatia e la spontaneità di Maria Amelia Monti, mentre il personaggio di Aristide è affidato alle suggestioni di Gianfelice Imparato. Accanto a loro gli ottimi Valerio Santoro e Carlina Torta. La regia è di Alessandro D’Alatri, regista cinematografico di successo, e della produzione del TSA “Scene da un matrimonio”, mentre le musiche sono di Cesare Cremonini.

Lo spettacolo disegna lo straordinario ritratto di una donna, particolare eppure vicina, in cui chiunque può riconoscere una parente, una conoscente, un’amica; di un uomo semplice e generoso, un signor nessuno capace di grandi cose. E di due malvagi della porta accanto, convinti nel loro perbenismo di fare la cosa giusta. Con questo suo ultimo lavoro l’autore, Edoardo Erba, getta uno sguardo poetico sulle fragilità umane mettendo in scena con delicata ironia i comportamenti della modernità.

Ci sono persone che non riescono a separarsi dalle cose e accumulano tutto nelle loro case finché gli oggetti non li sommergono. Se ne contano a milioni. In America si chiamano “hoarder”. Orsina è una “hoarder”, fa l’infermiera a domicilio, non è cosciente del suo disagio, ma mette a disagio i vicini, che mal sopportano la sua mania di accumulare e la ritengono responsabile della sporcizia e degli olezzi della palazzina. Per buttarla fuori i condomini, guidati dalla implacabile Bolasco e dal viscido Eugenio, assumono un amministratore pieno di debiti e ricattabile, Aristide. Fra Orsina e Aristide c’è una spontanea simpatia e lui si illude di poterla aiutare a sgombrare tutto. Nella sua missione impossibile è costretto ad entrare nella rutilante, divertente e creativa follia della donna, che è legata ad ogni oggetto, anche il più piccolo, da un ricordo affettivo, da un progetto futuro, da un timore irrazionale di privarsene. In un crescendo comico ed emotivo, i due trovano motivi di scontro e di solidarietà, e arrivano fino alla soglia del sentimento. Per informazioni: Botteghino TSA 0862 410956 / 348 5247096.

 

 

 

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