giovedì, Marzo 28, 2024

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Art

fotodi Yasmina Reza

con Gigio Alberti Alessio Boni Alessandro Haber

traduzione di Alessandra Serra

regia di Giampiero Solari

produzione Nuovo Teatro

All’amicizia maschile, sentimento generalmente considerato così puro, così autentico, così naturale, goliardicamente semplice, anche così sacro, specie in Italia, viene data una bella scartavetrata da questa autrice francese, Yasmina Reza.

Una donna quindi. Che sbircia in una serata di tre vecchi amici, uomini fatti, divertenti, simpatici, folgoranti nelle loro battute, ognuno con una storia sentimentale non facile alle spalle, (i rapporti con l’altro sesso non sono mai facili si sa) per vedere se davvero l’amicizia tra uomini sia questa specie di Paradiso terrestre dove ognuno ritrova se stesso e se stesso riesce ad essere. E la risposta è no. Non è così.

Basta un minimo pretesto, in questo caso l’acquisto da parte di Serge di un quadro bianco per dare il via ad uno scontro feroce tra i tre. Dove si svelano debolezze e meschinità. Dove emerge come il bisogno di affermare se stessi per dare una ragione al proprio esistere sia alla base di tutti i rapporti. E se il finale sembra ricondurre ad un lieto fine, ad una riconciliazione, ad una amicizia rivitalizzata e rinnovata, la Reza lascia in realtà aperta una questione non semplice. È davvero la sincerità il modo migliore per far durare un rapporto? O non piuttosto una giusta dose di menzogna?

Un quadro bianco, pagato molto. Scattano le reazioni degli amici di chi lo ha comprato. Esagerate, forse guidate dalla passione, dall’amicizia. L’amicizia. Il passaggio di un’esistenza insieme. Soli. Creando alleanze. Due contro uno. Altri due contro uno. Si provoca violenza nei rapporti. Violenza.

Il tutto accade, forse, inconsapevolmente, dentro il quadro bianco. Forse è così, tutta la vicenda, le discussioni appassionate, le verità, le bugie, le alleanze, le insicurezze, tutto accade dentro il quadro bianco. Come un passaggio dentro un quadro bianco.

Il paradosso del testo fa in modo che ci si rida sopra. Con ironia, con affetto, una risata in cui ci si riconosce. L’apparente satira sull’arte contemporanea diventa la finestra per entrare in un meccanismo di rapporti sull’amicizia. Il tutto… dentro un quadro bianco. Dentro. Dopo esserci passati….ci si confonde con il paesaggio e si sparisce.

Giampiero Solari

TEATRO AMBRA JOVINELLI

Piazza Guglielmo Pepe, 43 /47 – Roma 00185

Info: 06 83082620 – 83082884 – www.ambrajovinelli.org

Dal 31 gennaio al 10 febbraio 2013

Spettacoli: dal martedì al sabato h. 21.00 – domenica h. 17.00

Botteghino: dal martedì al sabato ore 10.00 – 19.00; mercoledì e domenica ore 11.00 – 18.00

Biglietti (compresa prevendita): da € 31.00 a € 17.00

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