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W Zorro il musical

fotoScritto da Stefano D’Oraziomusiche di Roby Facchinetti

con Michel Altieri (Zorro), Alberta Izzo (Cecilia), Roberto Rossetti (Don Juan De Salvatierra), Jacqueline Ferry (Consuelo), Maurizio Semeraro (Henriquez Diego Pinto Garcìa), Fabrizio Checcacci (William lamport, Fra Diego de La Cruz)

ensemble 6 danzatrici e 6 danzatori/acrobati

scene Aldo De Lorenzo – costumi di Zaira De Vincentiis – direzione musicale Giovanni Maria Lori – direzione vocale Rossana Casale – consulenza per flamenco Lia Ruscica – maestro d’armi Stefano Pantano

consulenza storica prof. Fabio Troncarelli, docente di paleografia Università di Viterbo

regia e coreografie Fabrizio Angelini in collaborazione con Gianfranco Vergoni

produzione Medina Produzioni

 

Dopo l’avventura e il grande successo di Pinocchio, i traguardi di Aladin il musical, che nel primo anno di repliche ha superato i 150.000 spettatori, e dopo aver curato le liriche in italiano di Mamma Mia, Stefano D’Orazio torna a firmare il testo e le liriche di un nuovo spettacolo, con il prezioso contributo delle musiche firmate da Roby Facchinetti.

Un testo assolutamente inedito ed una “leggerezza” tipica della commedia musicale italiana, W Zorro, il musical racconta la storia del più famoso eroe mascherato ispirandosi alla leggenda di quello Zorro che pare realmente esistito più di due secoli fa. Dopo la morte dell’anziano padre William, nobile idealista, da sempre dalla parte dei peones, Diego (Michel Altieri) torna in Messico, terra oppressa dal regime dittatoriale in cui il divario fra miseria e nobiltà è incolmabile e una nuova rivoluzione è imminente. Diego capisce presto che il misterioso personaggio che il popolo chiamava el zorro (la volpe) era proprio il suo amato padre e per portare avanti la causa del popolo oppresso, ne prende il posto, dando così giustizia alla bella Cecilia (Alberta Izzo) adottata in tenera età dal padre di Diego.

Una storia che da sempre affascina grandi e piccoli, in un allestimento con spettacolari coreografie, effetti speciali sorprendenti, combattimenti al filo di spada e un cast che, abilmente guidato da Fabrizio Angelini che ne cura la regia e le coreografie, è da mesi istruito a ‘tirare di spada’ con un maestro d’armi d’eccezione, il pluripremiato campione del mondo Stefano Pantano, e allenato al canto da Rossana Casale, che ne segue la direzione vocale, e da Giovanni Maria Lori per la direzione musicale.

L’eroe mascherato è un Michel Altieri consacrato come “Re del Musical” a Broadway nel 2010 per l’interpretazione di Dracula, già protagonista del musical La Bella e la Bestia, allievo di Tato Russo e protagonista di Dorian Gray, oltre che primo artista bianco ad interpretare il ruolo di Collins in Rent, per il quale fu scelto e preparato personalmente dal M° Pavarotti.

La leggenda dell’eroe dal cuore grande e dalla spada veloce, ieri come oggi, è pronto a rapire chiunque si lascerà trasportare da questa meravigliosa avventura.

Prevendite biglietti presso la biglietteria del teatro EuropAuditorium in Piazza Costituzione 4 a Bologna (orario di apertura dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19), presso il Circuito VIVATICKET-CHARTA e il Circuito TICKETONE, i punti d’ascolto delle IperCoop e le prevendite abituali di Bologna e con carta di credito su www.teatroeuropa.it

Per informazioni: 051 37.25.40 – 051 63.75.199 info@teatroeuropa.it

Ufficio stampa Teatro EuropAuditorium: Silvia Lombardi, 051 37.25.40 / 051.63.75.199, stampa@teatroeuropa.it

Note dell’autore – Stefano D’Orazio

Da bambino Zorro era il mio eroe, coraggioso, forte e intraprendente, ma forse me lo ero un po’ dimenticato. A settembre, complice un ennesimo trasloco, ho ritrovato in un baule il costume che aveva accompagnato i carnevali della mia infanzia, quel piccolo Zorro mi è saltato addosso quasi riconoscendomi e mi è subito venuta voglia di costruire, intorno a quella sorpresa una nuova avventura. In meno di un mese il mio Cavaliere Mascherato aveva riempito più di cento pagine di imprese rocambolesche mentre intorno a lui spuntavano personaggi sconosciuti, paradossali e divertenti che hanno dato alla mia storia quel ritmo e quell’ironia che mi è indispensabile per giocare a scrivere le mie piccole cose.

Ho spedito il copione hai miei censori fidati Angelini e Vergoni che mi hanno dato un entusiastico placet, tanto che l’hanno proposto alla Medina, una nuova e giovane società di produzioni teatrali, che ha subito abbracciato il progetto.

Siamo così scesi in campo ad inventare nuove emozioni con un altro Musical: “W Zorro”.

Devo dire che mi piace forte raccontare storie e vederle prendere forma in mano a professionisti di grande esperienza e questa volta la colonna sonora della mia nuova scommessa è di Roby Facchinetti che mi ha regalato delle musiche straordinarie perfettamente in sintonia con il mio racconto.

Note di Regia di Fabrizio Angelini (in collaborazione con Gianfranco Vergoni)

Mancava, tra gli eroi che hanno affollato in tanti anni i palcoscenici italiani, proprio la figura di Zorro, il cavaliere mascherato che ha fatto sognare e divertire intere generazioni. Quelli della nostra ricordano sicuramente l’appuntamento televisivo fisso prima del TG della sera, se non sbaglio alle 19.20, per assistere a quei brevi telefilm che devo dire rivisti oggi nelle edizioni home video non hanno perso nulla del loro fascino.

Zorro è una maschera al riparo della quale un singolo uomo diventa emblema, portavoce, cuneo vivente di una moltitudine di oppressi. La maschera raccoglie, amplifica e dirige gli impulsi, è una sorta di antenna ricevente, di elaboratore dati, di diffusore di suoni ed energia. La maschera nasconde, e allo stesso tempo ripara e protegge, dona l’irresponsabilità dell’anonimato, permette e suggerisce slanci, garantisce vittoria, premiazioni, ardente e appassionato sostegno.

La maschera porta alla superficie del semplice Diego l’eroe potenziale che in lui rimaneva latente: abbandonata la maschera, Diego sarà una persona nuova, migliore, che grazie ad essa ha acquistato forza e consapevolezza.

Ognuno di noi a volte vorrebbe poter indossare la maschera di Zorro, per giocare a reinventarsi, per poter rischiare senza ansie, per lanciarsi coraggiosamente in mille battaglie, compresa quella che in questo difficile momento storico sembra essere una delle più dure: quella della pura sopravvivenza del teatro e di ogni altra forma di intrattenimento fondata sul talento, sull’impegno e sulla meritocrazia.

Nel nostro caso (e senza maschera), la produzione ha scommesso proprio su tutto questo, e abbiamo così avuto il piacere di ritrovare colleghi di tanti spettacoli passati, che proprio con noi hanno debuttato ed ora sono protagonisti, accanto a giovani promettenti leve… Tutti coinvolti dall’ironia di D’Orazio, dalle melodie di Facchinetti, dalle lezioni di scherma e da quelle di flamenco… Un team creativo prestigioso al servizio di un cast di grande talento, per dar vita ad un prodotto di alta qualità artistica e professionale.

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