giovedì, Aprile 18, 2024

Area Riservata

HomeProsaLa briscola in cinque

La briscola in cinque

fotodi Marco Malvaldi (Editore Sellerio)

lettura scenica a cura di Andrea Bruno Savelli

elementi scenici di Michele Ricciarini

luci di Alfredo Piras

con Carlo Monni, Sergio Forconi, Giovanni Lepri, Sandro Trippi, Andrea Bruno Savelli, Enzo Brogi, Caterina Carpinella, Sofia Menci, Filippo Rak, Nicola Pecci

Ultimo appuntamento della rassegna “Il piacere della lettura” con un grande successo editoriale dello scrittore Marco Malvaldi, giallista per caso e chimico di professione presso l’Università di Pisa,dove è nato nel 1974.

Il giallo a teatro può contare su un lungo e fortunato connubio. Dal primo grande giallo della storia, l’ “Edipo re” di Sofocle, fino alle interminabili repliche londinesi della “Trappola per topi” di Agatha Christie, i palcoscenici di mezzo mondo sono stati perlustrati da solerti investigatori soprattutto di matrice anglosassone. I personaggi di Marco Malvaldi appartengono piuttosto alla categoria dei detective per caso; le investigazioni vengono compiute infatti in maniera poco ortodossa da uno svogliato barista e da quattro arzilli vecchietti clienti fissi, per non dire immobili, del suo esercizio significatamente battezzato “BarLume”. Malvaldi dice che l’ispirazione per questa strana umanità gli sia venuta dai versi di una canzone, La città vecchia del suo amato De Andrè: “Quattro pensionati, mezzo avvelenati, al tavolino”.

Come il siciliano Camilleri regala al suo Mantalbano un’immaginaria ma realissima Vigata, anche il toscano Malvaldi regala ai suoi personaggi un ambiente al tempo stesso riconoscibilissimo sul piano antropologico (quello del turismo di massa) ma completamente inesistente sulle mappe geografiche: la località balneare di Pineta.

Cuore dell’operazione è Andrea Bruno Savelli, vorace lettore di gialli ed attore e regista tra i più rappresentativi della nuova generazione fiorentina. Spetta a lui prendersi il carico non solo dell’interpretazione del barista Massimo ma anche dell’adattamento e della regia dello spettacolo

Per incarnare lo spiritaccio toscano ci saranno due grandi ed amati attori come Carlo Monni e Sergio Forconi, rappresentativi di una toscanità verace ed esuberante. Un’inaspettata e divertente intrusione sarà invece quella di Enzo Brogi che, toltosi la cravatta del consigliere regionale, si è generosamente offerto di indossare l’abito di scena del medico condotto del paese: un personaggio un po’ Guccini ed un po’ il rugbista Castrogiovanni, che intreccerà, da protagonista, la storia del bar e dei vecchietti, con risvolti assolutamente inaspettati.

Siamo in un paese della costa intorno a Pisa, l’immaginaria Pineta, diventata nel tempo località balneare alla moda, e quindi la Pro Loco sta inesorabilmente estinguendo le categorie dei vecchietti rivoltandogli contro l’architettura del paese: dove c’era il bar con le bocce hanno messo un discopub all’aperto, in pineta al posto del parco giochi per i nipoti si è materializzata una palestra da body-building all’aperto, e le rastrelliere per le moto hanno sostituito le vecchie panchine.

Da un cassonetto dell’immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. L’omicidio ha l’ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare il gruppo dei vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest’ultimo il vero svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all’indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sotto all’intrigo giallo, spunta la vita di un provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione.

Per info: 055/4220361/2 – Ingresso: intero € 14-ridotto € 12

Teatro di Rifredi

Via Vittorio Emanuele II, 303 – 50134 Firenze

www.toscanateatro.it

 

Previous article
Next article
RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular