Dopo il grande successo riscosso qualche anno fa con Ciao Frankie, Massimo Lopez torna a calcare le scene con uno spettacolo vivace, scritto a quattro mani da lui e da suo fratello Alessandro. Varie-Età è un viaggio nel mondo vasto e senza età del varietà, in cui Lopez si muove liberamente dando tutto se stesso e dimostrando il suo talento innato, la sua verve comica con grande garbo ed eleganza. In Varie-Età può sfoggiare le sue doti di mattatore, imitatore, comico, cabarettista e cantante, divertendo e divertendosi. Nessuno riesce a trattenere le fragorose risate, nemmeno i dodici componenti della Big Band Jazz Company, presente sul palco e diretta dal M° Gabriele Comeglio, o la sua spalla comica Alessio Schiavo. Un One Man Show di più di due ore, che ben mette in luce le doti poliedriche di Massimo Lopez, inarrestabile nelle imitazioni di politici italiani come Di Pietro, Bersani, Prodi, Berlusconi e soprattutto Monti, straordinariamente caratterizzato come un vampiro pronto al “prelievo”; tanti i cavalli di battaglia dell’attore comico, come Papa Wojtyła e la sua eco dispettosa, Papa Giovanni XXIII e la sua frase che ha fatto storia, Papa Ratzinger con la sua camminata particolare, ma anche una prima timida parodia, un “work in progress”, del nuovo Papa Francesco. Poi tante canzoni, che forse sbilanciano un po’ lo spettacolo ma con cui Lopez rende omaggio ai grandi della canzone italiana e internazionale, come Frank Sinatra, vero mito per Lopez, Lelio Luttazzi, Yves Montand, Domenico Modugno, spaziando dal jazz allo swing, accompagnato da due ballerini, Manuela Scravaglieri e Felice Lungo, e dalla Big Band che vanta la partecipazione di un importante trombettista jazz, Emilio Soana, cui Lopez dà spazio per un duetto con Gabriele Comeglio. Ogni tanto, tra una battuta e l’altra, emergono, frutto di improvvisazioni estemporanee, vecchi personaggi memorabili dei tempi d’oro del Trio Lopez-Marchesini-Solenghi, che strappa numerosi applausi del pubblico. Lopez gioca con la voce, la postura, i dialetti (in un gioco mutuato da Enrico Brignano ma reso personalissimo). Sketch ed episodi reali di vita, Shakespeare e Rugantino, si mescolano in uno spettacolo gradevolissimo da non perdere.