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Capolino

fotoSono arrivati a San Casciano da circa una settimana e si sono mescolati tra la gente del posto. Hanno ascoltato, osservato, registrato, e poi discusso con i passanti, con le persone sedute ai bar, con i ragazzi nelle piazze. E ogni sera hanno trascritto, analizzato, selezionato i momenti più significativi delle loro ricerche. Il tutto per dar voce a chi solitamente non ce l’ha, e per fotografare il presente con lo sguardo dell’arte.

Mercoledì 24 aprile, grazie a Gli Omini, le parole, le storie e le emozioni degli abitanti di San Casciano saranno protagoniste di “Capolino”, al Teatro Niccolini (via Roma 15, ore 21 ingresso gratuito, info 055.8290146). E nelle settimane successive il lavoro di raccolta e riproposizione proseguirà con altre indagini per altre tappe.

<<Capolino – spiega la compagnia – è il nostro nuovo progetto d’indagine. Grazie alla collaborazione con gli operatori di strada di Coop 21, aggiunge al nostro metodo delle interviste il reclutamento e il coinvolgimento di gruppi di giovani dai sedici ai trent’anni. Stiamo lavorando da mesi a questo progetto che ora diventa spettacolo: cinque spettacoli in cinque comuni per la precisione, ognuno diverso dall’altro, ognuno riempito dalle parole della gente del posto in cui verrà realizzato. E in più, un evento finale che raccoglie tutto il meglio dei Capolini precedenti>>.

Dopo San Casciano infatti, il gruppocomposto da Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini e Giulia Zacchini proseguira con Capolino al Teatro Il Vivaio di Figline/Incisa (domenica 5 maggio), alla Casa del Popolo di Greve in Chianti (sabato 18 maggio), al Circolo Arci di Montale (venerdì 24 maggio) e a Pelago (domenica 2 giugno, piazza Ghiberti).

L’evento finale, sabato 15 giugno, si terrà al Teatro CRC di Antella, dove Gli Omini proporranno Capolino in una versione che conterrà il meglio delle esperienze raccolte nelle cinque tappe.

Progetto realizzato in collaborazione con i Comuni di San Casciano, Figline, Incisa, Greve in Chianti, Montale, Pelago e Bagno a Ripoli, Coop 21, e grazie al sostegno di Regione Toscana e SDS – Società della Salute.

Gli Omini nascono nel 2006 con lo spettacolo CRisiKo! (Finalista Premio Scenario 2007), primo movimento del progetto “Memoria Del Tempo Presente”. Il modo di lavorare della compagnia si affina lungo il percorso dello spettacolo secondo un metodo del tutto particolare: tramite settimane di interviste, Gli Omini costruiscono i loro copioni con le parole della gente di piccoli comuni d´Italia. Lo spettacolo cambia ad ogni replica, per un anno, per poi attestarsi in versione definitiva e procedere senza più settimane di indagine.

Con le stesse modalità, Gli Omini approntano il loro secondo lavoro: Gabbato Lo Santo (Vincitore premio del pubblico al concorso “Giovani Realtà – Accademia Nico Pepe” 2008), che ha avuto origine da un progetto di promozione teatrale di Fondazione Toscana Spettacolo, finanziato all´ interno del Patto Stato Regioni Enti Locali per le attività culturali di spettacolo anno 2007.

Nel 2009 Gli Omini debuttano con ben tre produzioni: Gabbato Lo Sound (coprodotto da Volterra Teatro 09, versione musicale di Gabbato Lo Santo realizzata con il gruppo “Il Maniscalco Maldestro”); 7Novembre2008 – Un disarmante spettacolo pacchiano (coprodotto da Kilowatt Festival 09, in collaborazione con Armunia e L´arboreto di Mondaino, vincitore del Premio Cruciani al Festival Visioni); TAPPA (terzo spettacolo del progetto “Memoria del tempo presente”).

Negli anni 2010 e 2011: Gli Omini lavorano alla stesura del libro “Il Pesce spada non esiste – interviste, racconti, frasi fatte, fiori fritti, in memoria del tempo presente”, edito dalla casa editrice Titivillus, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo. Dal suddetto libro nasce così la lettura-spettacolo “Il pesce spada non esiste”; L´intera compagnia partecipa al nuovo spettacolo del regista Massimiliano Civica, “Sogno d´una notte d´estate”, prodotto dal Teatro Stabile dell´Umbria e da Roma Europa Festival. Gli Omini ricominciano a lavorare alle varie “Tappa” a Castiglioncello (Livorno) e Calamandrana (At) e iniziano a lavorare su progetti speciali dei singoli componenti. Negli ultimi anni Gli Omini indagano Scandicci, Campi Bisenzio e l’Oltrarno fiorentino col progetto “Tappa”. Nasce il progetto Casamatta, per proteggere le individualità all’interno del gruppo e debuttano così “L´asta del Santo”, “L´uovo e il pelo” (spettacolo per bambini) e “Io non sono lei”.

Gli Omini hanno applicato la loro metodologia d’indagine a: Chiusi della Verna (AR); Capolona (AR); Pennabilli (PS); Prato (circoscrizione Prato Est); Rapolano Terme, nella frazione Serre di Rapolano (SI), Lamporecchio, Abetone, San Marcello Pistoiese, Piteglio e Cutigliano: tutti nella provincia di Pistoia, Gardone Val Trompia (BS), Forlì (FC), Bibbiena (AR), Cavriglia (AR), Abbadia San Salvatore (SI), Fosdinovo (MS), Chiusi (SI), Capo di Ponte (BS), Tor Bella Monaca (Roma), Castiglioncello (LI), Calamandrana (AT), Campi Bisenzio (FI), Scandicci (FI), Firenze (piazza della Passera).

UFFICIO STAMPA

Marco Mannucci: mannucci@dada.it, Maurizio Busìa: maurizio.busia@gmail.com – 349/2307448

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