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Kindeswohl, il bene del bambino

fotoScritto da Franco Angeli, Livia Bonifazi

con Livia Bonifazi

Collaborazione all’inchiesta Fabrizio Patti

Musiche originali Fabrizio Gatti

Ideazione scenica Beatrice Scarpato

Costumi Monica Celeste

Disegno luci Marcello Montarsi

Suono Stefano Varini

Produzione A.C. il Mascherone

Regia Franco Angeli

Il 22 aprile alle 21 al Teatro Manzoni di Roma andrà in scena, in prima assoluta lo spettacolo-inchiesta “Kindeswohl, il bene del bambino”, sul tema della sottrazione dei minori e sul difficile rapporto tra gli Stati europei in materia di diritto di famiglia.

Pur convivendo da molti anni nell’Unione Europea e pur condividendo lo stesso mercato, lo stesso Parlamento e la stessa economia, abbiamo ancora – in Europa – molte difformità.

A gennaio dello scorso anno, Livia Bonifazi legge un articolo sull’uscita di un libro scritto da una donna italiana, Marinella Colombo, alla quale il marito tedesco ha sottratto i due figli. Livia si interessa e inizia ad informarsi……..

Esiste un ente in Germania fondato da Himmler nel 1939 e tuttora operante: lo Jugendamt. Letteralmente, amministrazione della gioventù.

Lo Jugendamt fa in modo che i bambini, di coppie bi-nazionali che si separano vengano sempre affidati al genitore tedesco; che nessun minore lasci la Germania; che i diritti genitoriali non vengano mai dati al genitore straniero e che i contatti tra il genitore straniero e suo figlio siano

resi sempre più difficili fino ad arrivare a cancellarli.

Cancellare l’altro genitore significa cancellare anche la sua lingua e la cultura del suo paese. Si cancellano così genitori, nonni e famiglie intere.

L’idea fondante è che i bambini prima che appartenere alla famiglia appartengono allo Stato – cosa non condivisa da tutti i Paesi dell’Unione.

L’istituto è sicuramente cambiato dal 1939, ma ancora oggi lo Jugendamt agisce in modo discriminante nei confronti del genitore non tedesco negandogli sempre la collocazione dei figli e obbligandolo a far loro visita solo sotto sorveglianza.

E durante quelle visite, gli vieta di parlare la sua lingua madre, quella del cuore e dei sentimenti, gli proibisce di abbracciare il figlio, di piangere, di mostrare emozioni.

Lo Jugendamt è stato più volte riconosciuto colpevole – dalla Corte Europea di Giustizia, dal Parlamento Europeo e dalle Nazioni Unite – per aver violato i diritti fondamentali dell’uomo. Ma le sanzioni sono ininfluenti, e la comunità internazionale non può intervenire sulle leggi dei singoli Stati e oltre a delle semplici segnalazioni, niente accade. E soprattutto di niente si parla.

E lo sappiamo che se di un fatto non si parla, quel fatto non esiste.

Questa che si mette in scena al Teatro Manzoni di Roma il 22 aprile, alle ore 21.00, è l’inchiesta portata avanti per più di un anno da Franco Angeli e Livia Bonifazi.

E’ la storia dei padri e delle madri a cui lo Jugendamt ha sottratto i figli. E’ la storia di centinaia di migliaia di bambini che oggi sono orfani di un genitore, per colpa dello Jugendamt.

Teatro Manzoni

Via Monte Zebio, 14/c – Roma

Tel.06/3223634 – wwww.teatromanzoni.info

Biglietti intero euro 16, ridotto euro 13/10.

Per ulteriori informazioni potete visitare la pagina facebook: http://www.facebook.com/IlBeneDelBambino

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