Ascoltare Uto Ughi è sempre una gioia perché il Maestro, oltre ad essere dei più amati violinisti italiani, un artista straordinario e generoso, è anche un eccellente comunicatore che stabilisce un rapporto specialissimo ed empatico con il pubblico. È nota poi la sua battaglia per diffondere la musica classica (soprattutto fra i giovani) che va avanti concretamente da anni, ad esempio anche attraverso il seguitissimo festival musicale Uto Ughi per Roma, sempre gremito a ogni appuntamento.
Una generosità verso la musica e verso il pubblico che si manifesta anche per il modo in cui accoglie le inevitabili richieste di bis da parte di un pubblico riconoscente e scalpitante: Uto Ughi interagisce, parla e scherza con la platea e così non facendo eccezione anche in occasione del concerto del 24 maggio nella Sala Santa Cecilia, all’Auditorium parco della Musica di Roma, per il nuovo appuntamento della stagione da camera.
Dopo il programma (i Concerti per violino e orchestra di Mozart) Ughi ha regalato due bis non solo non preparati, ma scelti insieme al pubblico. Il Maestro si rivolge direttamente alla platea accettando proposte su che cosa possa suonare ancora… Paganini la spunta su Mozart, ma non perché sia migliore, ma perché ascoltare un Capriccio (il numero 9, la Caccia in questo caso) è sempre eccitante, ancora di più visto che il Maestro lo introduce con una piccola spiegazione. Secondo bis con l’ultimo tempo del Concerto in La maggiore di Mozart, una danza popolare tirolese, eseguita insieme all’Orchestra da Camera dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Ascoltare Uto Ughi (e il prezioso Guarnieri del Gesù scelto per la serata) è sempre un’emozione che di volta in volta si rinnova, e non solo per lo straordinario talento del Maestro che cattura in ogni dove l’attenzione e l’ammirazione del pubblico con apparente semplicità e grandissima sensibilità, ma anche perché l’esperienza porta sempre in sé un quid di didattico.
Uto Ughi-Mozart poi è un binomio perfetto e l’integrale dei concerti per violino e orchestra, diventa l’occasione da non perder per poter afferrare l’evoluzione dello stile del genio di Salisburgo, dalla giocosità del Concerto n 2 K211, alle innovazioni del Concerto n 3 K 216 e soprattutto per ascoltare l’incantevole Adagio, nel suggestivo Concerto n 7 K 271 a, un pezzo di rara esecuzione e di discussa attribuzione a Mozart. Tra l’altro il concerto di Uto Ughi, un grandioso successo di pubblico, fa parte del ciclo “PappanoinWeb”, importante progetto giunto alla terza edizione e promosso da Telecom Italia e Accademia Nazionale di Santa Cecilia che nasce con l’obiettivo di diffondere la grande musica classica sul web e facilitare la fruizione del pubblico: oltre allo streaming live gratuito è anche possibile rivivere le emozioni della serata on demand.
Prossimo appuntamento con Uto Ughi il 25 maggio con la seconda parte dei concerti per violino e orchestra di Mozart (in programma il concerto n.1 K 207, il concerto n.4 K 218, e il concerto n.5 K219).
Il genio di Salisburgo resta protagonista anche del nuovo appuntamento della stagione sinfonica con il concerto per pianoforte (K595) interpretato da Benedetto Lupo, la Sinfonia 21 e la Messa dell’incoronazione dirette da Fabio Biondi (ultima replica domani sera alle 19.30).