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Natura Dèi Teatri (18° edizione)

foto14 spettacoli, 23 repliche, 13 giorni di Festival

per la 18a edizione di Natura Dèi Teatri

creazioni contemporanee di teatro, musica, danza, video, performance

La 18a edizione di Natura Dèi Teatri, il festival curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto di Lenz Rifrazioni, presenta negli spazi post-industriali di Lenz Teatro di Parma dal 16 novembre al 1 dicembre 2013 un denso programma composto da 14 creazioni contemporanee internazionali ispirate alla suggestione concettuale proposta dagli ideatori: “GLORIOSO”, secondo nucleo tematico del progetto artistico triennale cui succederà nel 2014 “I due piani”, indicazioni tratte dall’opera filosofica di Gilles Deleuze.

In questi ultimi decenni Lenz Rifrazioni, scavando nel profondo e sui confini della sensibilità artistica, ha vissuto innumerevoli occasioni d’incontri con persone gloriose, in periodi gloriosi che hanno coabitato poeticamente la loro ricerca linguistica e teatrale. Anche questa diciottesima edizione di Natura Dèi Teatri ospita artisti di assoluto rilievo nel panorama delle arti performative contemporanee, capaci di tensioni estetiche estreme, provenienti da ambiti disciplinari differenti, teatro, musica, danza, video, performance.

Lenz Rifrazioni presenta in prima nazionale I Promessi Sposi (16, 17, 21, 22, 23, 24 novembre) avvio del nuovo progetto biennale di creazioni sceniche dedicate all’opera di Alessandro Manzoni ed in particolare al suo grande romanzo storico, capolavoro della letteratura italiana, qui scomposto in ventiquattro quadri performativi e visuali installati negli spazi di Lenz Teatro, nella riscrittura di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

Il progetto, inserito, in accordo con il Comune di Parma, nel programma delle manifestazioni dedicate al Bicentenario Verdi-Wagner del 2013, prosegue, dopo “Hamlet”, il lavoro ultradecennale di Lenz con attori “sensibili”, ex lungodegenti psichici e persone con disabilità intellettiva. Questo percorso di ricerca unico in Europa, per intensità e risultati espressivi, si innesterà sulla messinscena del grande romanzo storico manzoniano alla ricerca di una visione irrazionale e provvidenziale del teatro contemporaneo. Gli attori sensibili che, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Parma, compongono il nucleo creativo di questo allestimento, saranno di nuovo gli artefici – insieme ad un nucleo di attori dell’ensemble – della riscrittura drammatica di Lenz Rifrazioni. Dopo l’Hamlet nel teatro più bello del mondo, il Farnese, gli Hamlets di Lenz si sdoppieranno ora nella figura dell’Innominato con le stesse ansie e gli stessi dubbi shakespeariani, nel romanzo della riscossa degli umili, degli esclusi dalla cittadinanza pur essendo il romanzo fondativo della nazione Italia.

Le molteplici riscritture dell’Hamlet, prendono ulteriore forma scenica trasponendo la monumentalità artistica dell’opera in una nuova sintesi di potente densità emozionale. Protagonista di questo ritratto tragico sull’esistenza umana è Barbara Voghera, attrice sensibile, corpo di dolorosa poesia e di imperfetta bellezza, capace di incarnare le parole shakespeariane in un’oscillazione esponenziale tra perdita e ritrovamento del senso. In questo nuovo Hamlet Solo (30 novembre ore 21 e 1 dicembre ore 18.30), regia di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, si esplicita un dispositivo drammatico che rivela la natura orfana di Amleto, la sua inevitabile e assoluta solitudine scenica ed esistenziale.

Teatro anomalo e irriducibile a etichette artistiche o metodologiche, è quello diMarcido Marcidoris e Famosa Mimosa che presentanoNel lago dei leoni, dalle estasi di Maria Maddalena de’Pazzi, nella trascrittura di Marco Isidori (19 novembre ore 21): vicenda affascinante di Santa Maria Maddalena, la mistica carmelitana dell’autorevole famiglia de’Pazzi, che, alla fine del Cinquecento, nella clausura del convento in San Frediano, a Firenze, sorprese e spaventò le consorelle con un’infilata di estasi sconvolgenti per la natura ambigua del fenomeno e per intensità emozionale. Maria Luisa Abate, straordinaria performer che usa le proprie risorse tecniche come se suonasse uno strumento musicale, tanto da essere considerata l’erede femminile di Carmelo Bene, sfodera una gamma stupefacente di tonalità che sostengono sia il demoniaco sfrontato che l’intelligenza della rivelazione divina. La scena, firmata da Daniela Dal Cin, tra le scenografe italiane più originali, premio Ubu 2009, ha il suo centro in un sedile, disegnato per aprirsi ad una pluralità di suggestioni che vanno dalla classicità di un trono fino ad alludere ad una moderna sedia elettrica.

Nata in Giappone ma residente a Berlino è la giovane Naoko Tanaka, artista visiva e coreografa della scena performativa internazionale, già ospite di prestigiosi festival europei, che presenta Die Scheinwerferin (22 novembre ore 22.30), suo primo lavoro solista, emblematico delle sue creazioni performative e installative in cui coreografia e arti visive sono connesse in un immenso mondo immaginario di luci e ombre usate per disvelare nuove dimensioni di apparenza e realtà conducendoci in un viaggio straordinario nel suo essere interiore.

L’attrice Silvia Costa il 23 novembre presenta lo studio 16 B-come un vaso d’oro massiccio adorno di ogni pietra preziosa (ore 19.30), in scena con un bambino performer in quanto, come lei stessa cita dalle parole di Meister Eckhart , ‘se ancora può avere potenza il pronunciarsi di una parola, quella parola sarà pronunciata da un infans. Da colui che è muto, che non possiede il linguaggio.’ L’attrice, collaboratrice artistica delle creazioni di Romeo Castellucci della Societas Raffaello Sanzio,presenterà anche Stato di grazia, tratto da Psychopathia sexualis di Richard von Krafft-Ebing (ore 22.30): “ho bisogno di raccontare la storia di qualcuno. Una di quelle vite che vengono dette ‘infami’, perché un unico gesto o un semplice tratto sono sufficienti a contraddistinguerle, a mettergli il marchio’

Ad animare la seconda settimana di Natura Dèi Teatri sarà la potente fisicità di Maria Donata D’Urso con la prima parte di Strata.2 (27 novembre ore 21), in cui la danzatrice e coreografa catanese, trapiantata a Parigi dopo studi a Roma e a New York, impegnata in una ricerca rigorosa di cui ha presentato di recente gli esiti al Centre George Pompidou, mette in relazione un sistema d’organizzazione biologico e la scrittura digitale. In e-Ma Studio#1 presenta una nuova elaborazione coreografica nata dalla ricerca con l’artista digitale Wolf Ka, sull’ideogramma giapponese MA, esperienza spazio-temporale dell’intervallo.

Con Pictures from Gihan Muta Imago (29 novembre ore 21) ricompone tracce e frammenti di una vita individuale per ricostruire un avvenimento che ha segnato il nostro tempo, la rivolta egiziana di piazza Tahir. Giovane egiziana educata in California, Gihan I., nel 2011 scende in strada al Cairo per manifestare, con centinaia di migliaia di egiziani, la volontà di cambiare il suo paese. Di Gihan, che diventa blogger e giornalista, Muta Imago, in questo lavoro che debutterà a Romaeuropa, ricompone la vicenda, partendo dalle tracce che ha lasciato sulla rete. Due performer assemblano migliaia di testimonianze, al centro di una scena che dilata sensorialmente quanto avviene, attraverso schermi e amplificazione in tempo reale. Gli elementi di cronaca si inseriscono nella poetica di Muta Imago, in una dimensione teatrale che resta fisica, emotiva e simbolica.

In coincidenza con il 150° anniversario della nascita di Gabriele D’Annunzio, Lenz Rifrazioni presenta La Gloria, nuova creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, musica di Andrea Azzali, con Valentina Barbarini (27, 28 e 29 novembre e 1 dicembre), attrice icona della formazione. Un’opera tra le meno indagate di D’Annunzio, un monumento alla fisica fascista del potere che pare prefigurare la notte luttuosa dello stragismo nero degli anni settanta, rimossa dalla memoria collettiva, quanto quella del terrorismo brigatista. Lenz ne smantella l’impianto drammaturgico per restituire modernità linguistica alla violenza cruda e verbosa di un autore fondamentale per la lettura della storia italiana.

Un duo belga-portoghese è quello dei danzatori Pieter Ampe & Guilherme Garrido. In Still Standing You (30 novembre ore 22.30), con un personale linguaggio di danza, due uomini cercano di capire cosa rappresentano l’uno per l’altro. Sono amici, partners, amanti, rivali o nemici? Unico strumento a disposizione è il corpo, l’ironia del movimento dei loro muscoli, l’intensità della loro amicizia, l’abilità di combinare tutto questo in una performance dinamica in cui la durezza, la rabbia e l’amore sono intrecciati in un enorme abbraccio. Di recente tornati da un tour newyorkese, Ampe&Garrido sono artisti presenti nei più importanti festival europei.

Fra sperimentazione teatrale e sonora, ricerca sul movimento, performance ed installazioni, si muove la ricerca dei Kinkaleri ospiti del Festival con Everyone Gets Lighter dal progetto ‘All!’ (1 dicembre ore 21). La performance è un dispositivo di trasmissione del codice corporeo da loro inventato per condurre il corpo dentro un linguaggio che amplifichi le possibilità comunicative e politiche. I lavori del gruppo hanno ricevuto ospitalità presso numerose programmazioni in Italia e all’estero in festival e gallerie. Risiedono artisticamente a Prato in una ex tintoria, dove, all’ attività produttiva, affiancano quella di promozione di eventi e residenze artistiche sotto il nome di ‘Is It My World?’.

Due importanti collaborazioni musicali, sottolineano il rapporto tra Natura Dèi Teatri e le strutture produttive di eccellenza presenti sul territorio. I Solisti dell’Ensemble Prometeo presentano il concerto Glorior, contemporary music concert (17 novembre ore 21) in cui Roberta Gottardi (clarinetto) e Marco Fusi (violino) eseguiranno un repertorio di brani di Maderna, Bach, Berio, Messiaen, Stockhausen, Donatoni. Un’esibizione di due strumenti dalla forte personalità, un tentativo di uscire dalla resistenza della materia e farsi intensità, essenzialità primigenia; una ricerca sulla musica sperimentale del nostro tempo e sull’impiego delle nuove tecnologie elettroniche.

L’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna A. Toscanini, diretta dal M° Alessandro Nidi, presenta il concerto Facciamola a pezzi, parte del Progetto Educational, rivolto alle scuole (28 novembre ore 11), con brani di Bach, Dvořák, Mozart, Beethoven, Riley, Cage, John Kander, Fred Ebb, Gershwin, De André, Rossini, Haydn, Stravinskij. Una sorta di concerto-laboratorio che utilizza la musica come un giocattolo da smontare, esaminare e rimontare, magari cambiando i presupposti, le regole o le abitudini di ascolto. 

Natura Dèi Teatri ribadisce il suo essere transdisciplinare, nel tessere relazioni con giovani associazioni e realtà presenti sul territorio. Come ad esempio con l’Associazione Culturale Lunatici che realizza la rivista di narrazione La Luna Di Traverso, nata nel 2011 a Parma, di cui sarà presentato il nuovo numero Mind The Heart,con brani estrapolati e letti dall’attrice Monica Bianchi (20 novembre ore 21).

Natura Dèi Teatri si realizza grazie al sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma, Dipartimento Assistenziale Integrato di Salute Mentale – Dipendenze Patologiche AUSL di Parma, Fondazione Monte di Parma, Banca Monte Parma, Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Parma, Aurora Domus Cooperativa Sociale O.N.L.U.S., Nationales Performance NETZ (NPN) International Guest Performance Fund for Dance, Federal Government Commissioner for Culture and the Media, German Bundestag ed in collaborazione con Fondazione “Arturo Toscanini”, Fondazione Prometeo.

Info Festival Natura Dèi Teatri: T. + 39.0521.270141

info@lenzrifrazioni.it – www.lenzrifrazioni.it/natura

 

 

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