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Francamente me ne infischio

Foto di Brunella Giolivo
Foto di Brunella Giolivo

5 movimenti liberamente ispirati a Via col vento di Margaret Mitchell 

1. TWINS 2. ATLANTA 3. BLACK 4. MATCH 5. TARA

drammaturgia Federico Bellini, Linda Dalisi e Antonio Latella

regia Antonio Latella

con Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca

scene e costumi Marco Di Napoli e Graziella Pepe

luci Simone De Angelis

musiche Franco Visioli

movimenti Francesco Manetti

assistente alla regia Francesca Giolivo

Una produzione Stabilemobile – Compagnia Antonio Latella, La Corte Ospitale in collaborazione con Emilia Romagna Teatro/VIE Festival

Il 5 gennaio a partire dalle ore 16.00 il Teatro Argentina di Roma apre il palcoscenico alla maratona teatrale in cinque movimenti ispirata al romanzo Via col vento di Margaret Mitchell, che Antonio Latella trasferisce dalle pagine del romanzo e dal kolossal cinematografico di Victor Fleming del 1939, alla scena teatrale per raccontare il “sogno americano” in chiave pop e grottesca attraverso il personaggio di Rossella O’Hara, nell’interpretazione di Caterina Carpio, Candida Nieri e Valentina Vacca. Francamente me ne infischio è l’articolato progetto drammaturgico con cui il regista napoletano è stato recentemente premiato agli Ubu per la miglior regia, (aggiudicandosi il premio per il secondo anno consecutivo dopo l’allestimento del 2012 di Un tram che si chiama desiderio dell’americano Tennessee Williams), e che ha visto trionfare anche le tre attrici protagoniste dello spettacolo votate come “corpo unico”.

Affresco contemporaneo di un’America violenta, sopraffatta dalle leggi del profitto e da una cultura egoistica e razzista, attraversata in cinque movimenti – TWINS, ATLANTA, BLACK, MATCH, TARA – da una Rossella che viaggia nei tempi della guerra di Secessione e dentro le violenze del Ku Klux Klan, per rappresentare il groviglio di sogni e disillusioni, passioni, icone e miti, di un universo che riflette gli stereotipi del Novecento. La schiavitù, la lotta di classe, la guerra, l’identità, il legame con le proprie origini, ed ancora le armi, il petrolio, l’industria, e la scoperta di una realtà che non perdona. Ad interpretare il ventaglio di sfumature, che la drammaturgia curata da Federico Bellini, Linda Dalisi e dallo stesso Latella, evidenzia portando in scena debolezze e trionfi, albe e tramonti, di un mondo femminile che riflette il sogno di ieri e la realtà di oggi, sono Caterina Carpio, Candida Nieri, Valentina Vacca. Tre volti per tre protagoniste che a turno diventano Rossella O’Hara, non solo attraverso la parola ma anche attraverso il corpo vissuto e utilizzato come cassa di risonanza per amplificare il quadro sociale di soffocante conformismo.

Considerato una sorta di prologo dell’intero lavoro, in Twins i gemelli Tarleton interrompono la corsa di Rossella verso l’amore dando inizio alla demolizione del doppio in un’America che non distingue più la realtà dalla finzione. L’atmosfera pop del primo movimento si colora di toni più cupi in Atlanta, in cui il paesaggio è abitato da sciami di mosche che simboleggiano la morte che tutto avvolge. Rossella si guarda allo specchio e ci trova dentro Atlanta: città gemella che, come lei, spacca la corteccia del tempo in cui è nata e si proietta in un nuovo tempo; entrambe elaborano i tanti lutti ignorando le verità del sentimento e affidandosi alle sole forze del denaro, del progresso e della crescita. Si disegna un gioco speculare di identificazione tra Atlanta e Rossella, fino a una riflessione sulla perdita, sullo squarcio tra verità e desiderio, e su come il sogno di ricchezza e successo possa rendere soli. Il terzo movimento, Black, mostra le paure, le colpe e le ossessioni di Rossella, sullo sfondo di un’America che avanza grazie all’industria, al petrolio e alle armi. Rossella incarna un’America violenta, brutale, che usa lo sfruttamento e l’oppressione come armi indispensabili per la propria avanzata; un Paese che sceglie di non avere più memoria, di cancellare la Storia relegandola a fastidioso rumore di fondo. Si assiste così ad uno scontro ideale tra la nuova razza padrona e i suoi fantasmi, nel nome della sottomissione; la voce dei nativi indiani e quella dei neri divengono l’eco di una rivendicazione di dignità umana che ancora oggi, per pigrizia o convenienza, fingiamo di non sentire. Tre strati di pelle nera rivestono il nucleo vitale di Rossella: black come il buco nero del suo inventarsi uomo per inseguire il sogno di ricchezza alla pari con gli altri uomini; black come le sue radici di sangue misto, non puro come quello dei nativi; black il suo alter ego Mami. Tre voci, tre sfumature nere, tre forme di buio in cui sparire per la rinascita.

Il quarto movimento, Match, ruota attorno agli uomini di Rossella, personalità che riflettono un mondo in mutamento: Carlo è la stupidità, Frank il denaro, Ashley la poesia e l’astrazione, Rhett la furbizia e la caparbietà. Ognuno di loro ha cercato di prendere parte alla vita di lei, secondo le proprie capacità e possibilità; ritrovandosi per ricordarla, ingaggiano uno scontro dove la pretesa di averla amata e capita più di ogni altro soccombe all’evidenza della propria, personale, inadeguatezza. 

L’assenza di Rossella diviene, così, la metafora di una perdita, la scomparsa di un vecchio mondo dai codici accettati e condivisi di cui ora, per sopravvivere, è necessario superare il lutto, rinunciando anche a se stessi. Infine, Tara è il ritorno a casa, alle radici, alla terra, a se stessa. Tara è la Rossella che si identifica nei suoi tre figli, bistrattati con feroce pietà. Ognuno di quei figli è una Rossella che gioca in giardino, un frammento di lei, un frammento della sua corsa, del suo domani sempre invocato e mai raggiunto, del suo legame materno spezzato, del suo inventarsi uomo per lottare tra gli uomini. La grande casa al centro di Tara è essa stessa Rossella invecchiata, ma sempre intatta nel suo abito verde, malata di giovinezza e di rincorse.

INFO BIGLIETTERIA

Ufficio promozione Teatro di Roma: tel. 06.684.000.346 – Fax 06.684000.360 – www.teatrodiroma.net

Biglietteria Teatro Argentina: tel.06.684.000.311(ore 10-14/15-19 lunedì riposo)

Orario spettacolo: dalle ore 16 alle ore 23

Durata:

ore 16.00 Twins (1h)

ore 17.20 Atlanta (1h) intervallo 30′

ore 18.50 Black (1h) intervallo 40′

ore 20.30 Match (1h) intervallo 30′

ore 22.00 Tara (45’)

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