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Il testamento di pietra

fotoA Napoli c’è un nuovo modo di visitare i monumenti, di perdersi tra la storia e l’arte. Dimenticate la solita visita guidata, e sostituite “teatralizzata” a “guidata”. L’associazione culturale Nartea infatti, con la direzione artistica di Febo Quercia, porta i visitatori fin dentro la storia, facendone conoscere i protagonisti con performance a metà tra visite tradizionali e veri e propri spettacoli itineranti, con il contributo di attori professionisti e guide esperte. Suggestione alla suggestione, specie per “Il testamento di pietra”, la visita teatralizzata realizzata nella stupenda Cappella Sansevero, il museo italiano più amato dai viaggiatori di Tripadvisor. È già un’emozione trovarsi nella cappella ricca di capolavori barocchi, ed ancor più avvincente scoprire la figura di Raimondo Di Sangro, il tanto discusso principe di Sansevero, nella recitazione di Stefano Perna. Ad accogliere i visitatori è lo stesso principe, il massone, il letterato per antonomasia, definito “stregone” dalla massa ignorante che ha creato intorno alla sua figura numerose leggende. Il viaggio nel tempo che i visitatori conducono è volto proprio a sfatare questi falsi miti e ad esaltare la genialità del principe. La guida Lina Toscano racconta le origini della cappella e la simbologia legata alle statue della “Pudicizia” (Antonio Corradini) del “Disinganno” (Francesco Queirolo) e alle altre opere presenti nella leggendaria cappella. Ma sono gli attori in abiti settecenteschi a farci conoscere le intenzioni e le ambizioni del principe. Nella cavea sotterranea i visitatori ammirano stupefatti le famose “Macchine anatomiche” (due corpi scarnificati, uno femminile ed uno maschile, dove si riconosce nei particolari l’intero sistema circolatorio) è lo stesso anatomista Giuseppe Salerno (interpretato da Stefano Ferraro) a svelare al pubblico la genesi dell’opera. Sono state realizzate infatti per permettere ai medici di conoscere alla perfezione il corpo umano. Ma è nel racconto della genesi dell’opera più importante della cappella, che la visita teatralizzata raggiunge il suo apice: il famoso Cristo Velato. La scultura del Cristo, affidata al giovane Giuseppe Sanmartino, è posta al centro della cappella e la sua bellezza e suggestione è il segreto del successo di questo museo, tanto che lo stesso scultore interpretato da Antimo Casertano non può credere alle sue fattezze così veritiere. Il suo tormento conclude la visita e lascia gli spettatori con la consapevolezza di essere di fronti ad un’opera sofferta e sofferente.

Prenotazione obbligatoria al numero 334.6227785.

L’appuntamento è fissato un quarto d’ora prima dell’orario prescelto presso la biglietteria del Museo Cappella Sansevero, sito in via F. De Sanctis 19/21

Date:

14 dicembre 2013, ore 18:30 e ore 19:30

18 gennaio 2014, ore 19:00 e ore 20:00

22 febbraio 2014, ore 19:00 e ore 20:00

25 marzo 2014, ore 19:00 e ore 20:00

18 aprile 2014, ore 19:00 e ore 20:00

14 giugno 2014, ore 19:00 e ore 20:00

12 luglio 2014, ore 19:00 e ore 20:00 (in lingua inglese)

9 agosto 2014, ore 19:00 e ore 20:00 (in lingua inglese)

Info: www.nartea.com

 

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