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La Bella Addormentata

fotoBalletto in 2 atti

Musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij

Coreografie di Marius Petipa

Costumi di O. Bychkova

Scenografie di Evgeny Gurenko

Maître de Ballet Ekaterina Karpova, Evgenia Novikova, Andrey Shalin

Direttore Artistico Elik Melikov

Ruoli principali e interpreti

(in ordine d’apparizione)

Re Florestano XIV: V.Pakhomov, E.Sharipov – su base rotativa

Regina: S.Avetisova

Principessa Aurora: E. Shalyapina, N. Ivanova- su base rotativa

Principe Desiré: A.Tarasov, S. Kuptsov, D. Smirnov – su base rotativa

Cattalabutte, Maestro di Cerimonie: G.Migunov

Quattro giovani Principi: A.Salimov, S.Kuptsov, A.Tarasov, D.Smirnov, V.Pakhomov – su base rotativa

Fata Carabosse: A.Shalin

Fata dei Lillà: M.Zaripova

Fata della Fontana di Cristallo: I.Nazmutdinova

Fata del Giardino Incantato: G.Salimova

Fata della Vite d’Oro: Yu.Proshkina o V.Murashkina – su base rotativa

Fata degli Uccellini Canori: E.Rykunova

Fata della Radura Boschiva: O.Antsupova

Fata del Diamante: G.Salimova

Fata di Zaffiro: A.Imanalieva o S.Kachanova – su base rotativa

Fata d’Oro: N.Vorontsova o S.Kachanova – su base rotativa

Fata d’Argento: I.Nazmutdinova

La Gatta Bianca: E.Rykunova

Gatto con gli Stivali: D.Toloraya

Cappuccetto Rosso: V.Murashkina

Il Lupo: V.Pakhomov

La Sarabanda: Yu.Proshkina, V.Murashkina – su base rotativa e D.Toloraya

La Bella Addormentata è ispirata al racconto di fine ‘600 di Charles Perrault “La Belle au bois dormant”, favola che ha ispirato il direttore dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevolozhsky, a far comporre da P.I.Čajkovskij le musiche per un nuovo balletto con le coreografie di Marius Petipa. Il debutto del balletto, nel 1890 al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, ha avuto molto successo di pubblico e di stampa, consacrando il balletto La Bella Addormentata come un vero e proprio capolavoro, tanto che nel 1903 era uno dei balletti più rappresentati dalla compagnia di Balletto dei Teatri Imperiali con oltre 200 repliche. La Bella Addormentata giunse al Teatro alla Scala di Milano nel 1896, primo allestimento eseguito al di fuori della scena russa.

La passione di Vsevolozhsky per l’epoca del Re Sole fece sì che lo scenario del balletto si ispirasse alla corte francese del XVII secolo, con sontuosi costumi e dettagli lussureggianti, ripresi magistralmente da Evgeny Gurenko nel suo Palazzo Reale ideato per l’allestimento del Balletto di Mosca “La Classique”, ricco di brillanti e cristalli, affreschi e tessuti preziosi.

Il fil rouge del balletto è il conflitto tra il bene, rappresentato dalla Fata Lillà, e il male, impersonato dalla Fata Carabosse. Una versione ricca di personaggi fiabeschi, re, regine, fate, principesse e principi, contribuiscono a rendere incantevole una delle fiabe che nei secoli ha avuto numerosi adattamenti e versioni nei campi dell’arte, del cinema, della danza e del teatro. Uno spettacolo multicolore, in cui i colori dei costumi e delle scene sono lo sfondo ideale per le tinte tratteggiate dal vigore e dall’energia che caratterizzano da sempre la tecnica dei ballerini del Balletto di Mosca “La Classique”, con la direzione artistica di Elik Melikov.

Il successo del balletto La Bella Addormentata lo rende un’opera cardine del repertorio classico, “il balletto dei balletti”, in cui la partitura musicale offre alla coreografia la possibilità di snodarsi in autentici brani che richiedono maestria e abilità virtuosistica: un’opportunità per godere appieno della tecnica accademica, del talento dei solisti e del corpo di ballo del Balletto di Mosca “La Classique”.

Atto I

Nel palazzo di Re Florestano XIV alla festa per il battesimo della piccola principessa Aurora giungono ospiti provenienti da tutto il regno. Sono presenti le sei fate madrine: la Fata della Fontana di Cristallo, La Fata del Giardino Incantato, la Fata della Radura Boschiva, la Fata degli Uccellini Canori, la Fata della Vite d’Oro e la Fata dei Lillà, ognuna con doni per la bambina. I festeggiamenti vengono interrotti dall’arrivo della Fata Carabosse, offesa e adirata per non essere stata invitata dal Maestro di Cerimonie, Cattalabutte: getta la maledizione che nel suo 16° compleanno, la prinicpessa si pungerà con un ago e morirà. La Fata dei Lillà, che non aveva ancora dato il suo regalo, pronuncia un controincantesimo – poiché nessuno può annullare la terribile maledizione – grazie al quale la principessa non morirà, ma cadrà in un sonno profondo per 100 anni, da cui potrà essere risvegliata solo dal bacio del vero amore.

Passano sedici anni durante i quali ogni macchina per la filatura o aghi vengono banditi dal regno. Al ballo per festeggiare il sedicesimo compleanno della principessa, quattro giovani principi sono arrivati a corteggiarla, abbagliati dalla bellezza della ragazza si esibiscono nelle danze. Una misteriosa signora anziana si avvicina e offre in dono alla principessa un bel mazzo di fiori, all’interno del quale è celato un ago avvelenato. Aurora si punge e cade addormentata, mentre Carabosse, gettando via il suo travestimento, si rivela trionfalmente agli astanti inorriditi. La Fata dei Lillà appare immediatamente a consolare il re e la regina, assicurando loro che la principessa non è morta e incantando tutto il regno, così che tutti cadono magicamente in un sonno profondo, destinato a interrompersi solo quando la principessa si risveglierà.

Atto II

Passano cento anni. Nella foresta, il giovane principe Desirè fa una pausa da una battuta di caccia reale, ma mentre continua la caccia, rimane nella foresta immerso nelle sue fantasticherie. Mentre giunge la notte, gli appare la Fata dei Lillà che gli mostra la principessa Aurora. Appena la vede si innamora a prima vista e il suo desiderio diventa molto forte: al suo bacio l’incantesimo viene rotto e la bella addormentata si risveglia. A poco a poco, il resto della corte e del regno torna alla vita.

Il matrimonio tra Aurora e il principe si celebra nella grande sala da ballo del palazzo, con meravigliose danze di cortigiani e dame di compagnia. Ospiti illustri giungono a rendere omaggio ai principi innamorati: sono personaggi delle fiabe, il Gatto con gli stivali e la Gatta Bianca, Cappuccetto Rosso con il Lupo, le Fate delle pietre preziose – oro, argento, diamanti e zaffiri. Nell’ultima scena la coppia danza felice…e vissero felici e contenti.

14 e 15 dicembre 2013 ore 21,00

TEATRO BRANCACCIO

Via Merulana, 244 – 00185 Roma

Tel 06 80687231/2 Fax 06 80687235 www.teatrobrancaccio.it

Prezzi: da 32,00 a 20,00 €

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