Portare la letteratura a teatro. Dopo “Il mare non bagna Napoli”, ciclo di spettacoli tratti dai racconti di Anna Maria Ortese, il teatro Mercadante di Napoli ci riprova questa volta cercando di render spettacoli i racconti dello scrittore 92enne Raffaele La Capria. Il progetto “L’armonia perduta” rappresenta un modo nuovo per valorizzare l’opera di La Capria nel luogo adibito agli esperimenti, ovvero la sala Ridotto dello Stabile. Cinque racconti affidati a cinque registi che li adatteranno per il palcoscenico cercando di riproporre il racconto di quella borghesia napoletana protagonista delle pagine di La Capria. «Cercheremo di portare la leggerezza della scrittura di La Capria sul palco» racconta alla stampa Luca De Fusco «non c’è da chiedersi il perchè di quest’operazione, ma perchè no?» ammettendo che La Capria è il suo scrittore preferito. Si parte con il primo dei racconti, quello dedicato all’adolescenza: “L’Amorosa richiesta” del 2006 che lo stesso De Fusco ha riadattato per il palco e che vedrà protagonista Gaia Aprea. A spiegare il contenuto dell’opera è lo stesso scrittore. «È costruito su tre lettere che si riferiscono a tre età della vita: una al primo amore, una alla figlia e un’altra al padre. Nella prima lettera, si affronta il mondo dell’adolescenza e alla fine ci si renderà conto che è impossibile amare un’altra persona senza amare prima se stessi».
Gli altri appuntamenti del progetto “L’armonia perduta” sono: “Guappo e altri animali”, per la drammaturgia e la regia di Francesco Saponaro e con protagonista Giovanni Ludeno che sarà in scena dal 28 gennaio al 2 febbraio, “La neve del Vesuvio”, di e con Andrea Renzi, in scena dall’11 al 16 febbraio, “Letteratura e salti mortali”, di e con Claudio Di Palma, dal 25 febbraio al 2 marzo, e “Fiori giapponesi”, operina musicale di Paolo Coletta che ne firma sia la drammaturgia, che la musica e la regia, protagonisti Mario Autore, Daniela Fiorentino, Massimiliano Foà e Mercedes Martini, dall’11 al 16 marzo. Le scene di tutti gli spettacoli sono di Luigi Ferrigno, i costumi di Zaira de Vincentiis, le luci di Gigi Saccomandi.
Info: www.teatrostabilenapoli.it