Rezza e Mastrella al Bellini di Napoli

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SONY DSCChi ancora crede che il teatro sia narrazione lineare, trama da raccontare, non si è ancora confrontato con l’opera di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Protagonisti al teatro Bellini di Napoli, Flavia Mastrella dietro le quinte e Antonio Rezza in scena con Ivan Bellavista, con l’esilarante “7-14-21-28”. Scelgono la sequenza numerica, come un’equazione lineare e perfetta, ma per raccontare quello che perfetto non è, ciò che la parola non può più. Si perde infatti il significato della parola nelle espressioni, nella mimica, nell’apparente nonsense pieno in realtà di suggestione. Si racconta per altre vie in un intricato schema di veli, drappi, lacci di cui è imbastita la scena. Un’intelaiatura lignea con cui Antonio Rezza costruisce il suo percorso di suggestione presentandosi in altalena e mimando espressioni di gioia, dubbio e quant’altro fino a sentenziare “Io sto bene”. E dall’incipit il pubblico assiste ad una vis comica difficile da raccontare poiché fortemente allucinata, simbolica, come il papà che spinge il figlio sull’altalena in un crescendo di “stai attento a papà, tieniti stretto a papà, te l’avevo detto a papà”. Oppure all’operaio che dopo ore di lavoro in un ambiente rumoroso e affollato torna a casa e viene vessato dal figlio che gli chiede la “cioccolata”. Fino a trattare temi che colpiscono lo spettatore come uno schiaffo (si ride di un tema che dovrebbe far piangere): gli abusi sessuali. E ancora l’ambiguità del rapporto di coppia, “dell’essere uno anche se si finge di essere un altro” o del culto della bellezza a tutti i costi. Per arrivare alla corsa finale di una famiglia di zoppi che insegue un capriolo (Ivan Bellavista che nudo irrompe continuamente in scena) fino a confondere il pubblico tra chi è l’inseguito e chi l’inseguitore.

Comicità esilarante che Antonio Rezza interpreta deformando l’espressione, caricando il gesto, trasformando la parola in urlo sgraziato, che fa ridere si, ma che mette anche a disagio. Follia che si manifesta in sequenze logiche, che trova spazio in frammenti ragionati. Tutto questo è “7-14-21-28”.

 

di Flavia Mastrella Antonio Rezza

con Antonio Rezza

e con Ivan Bellavista

un Habitat di Flavia Mastrella

(mai) scritto da Antonio Rezza

 

assistente alla creazione Massimo Camilli

disegno luci Maria Pastore

 

Info: www.teatrobellini.it