Documentario “Lo stato della follia”

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con Luigi Rigoni

scritto da: Francesco Cordio, Leonardo Angelini, Diego Galli

regia: Francesco Cordio

In Italia esistono 6 OPG, comunemente chiamati manicomi criminali, all’interno vi sono rinchiuse circa 1500 persone.

Il racconto in prima persona di un attore, ex-internato in uno di questi ospedali, si intreccia con le riprese effettuate, senza preavviso, in questi luoghi “dimenticati”anche dallo Stato. Queste istituzioni sono rimaste sostanzialmente estranee e impermeabili alla cultura psichiatrica riformata, e il meccanismo di internamento non è stato interessato dalla legge del 1978 che prevedeva la chiusura degli ospedali psichiatrici.

Una commissione parlamentare d’inchiesta ha fatto luce sullo stato di abbandono, degrado e non cura degli internati e ha fatto approvare una legge che ne prevede la chiusura.

Il film intende accompagnare, e far vivere lo spettatore, in questi luoghi dove le persone, fin dagli inizi del ‘900, sono relegate e disumanizzate dal trattamento farmacologico, dall’abbrutimento delle celle di isolamento e dei letti di contenzione.

Il documentario porta alla luce lo stato di abbandono delle strutture psichiatriche e la privazione dei più elementari diritti costituzionali alla salute, la cura, la vita di tanti malati mentali Menzione speciale al “Bari international film festival” 2013

DOMENICA 30 MARZO ORE 11.30 – ingresso 8 euro

RASSEGNA DOMENICA A COLAZIONE – età consigliata dai 4 anni in su

Compagnia Teatro Pirata di Jesi Arrivi e partenze di e con Francesco Mattioni

Sulla tratta ferroviaria Ancona – Roma, dai piccoli paesi delle Marche, fino agli anni Sessanta si potevano trovare dei particolari viaggiatori, i CORRIERI, che carichi di enormi valigioni prendevano il treno della notte per arrivare a Roma, in mattinata, consegnare le loro merci (uova, selvaggina, verdure, piccoli oggetti ecc.) ed essere poi di ritorno in serata. A loro è dedicato ed ispirato questo spettacolo. Attilio, l’ultimo corriere rimasto, tutti i giorni alla stessa ora va alla sua stazioncina carico di valigie, valigione, valigette, il suo lavoro è stato soppiantato dal moderno commercio, ma lui non disdegna di riaprire le sue valigie per raccontare le storie improbabili che vi sono richiuse, fiabe, leggende, storie lunghe, storie brevi, comiche, tristi, terribili e gentili e che prendono vita proprio da quegli oggetti, verdure, uova, vestiti, che in quelle valigie hanno viaggiato per anni.

SABATO 5 APRILE ORE 18.30 – ingresso 10 euro

RASSEGNA SPETTACOLI AL TRAMONTO

Nina e i diritti delle donne

di Eugenia Scotti e Cecilia D’Elia, con Rosaria De Cicco, Matteo Mauriello,

regia Eugenia Scotti

Una madre e un figlio adolescente ci raccontano un viaggio in nave. Ci mostrano i filmini ricordo, di cui ciascuno ha memorizzato dettagli diversi. E’ un viaggio che ha compiuto tutta la famiglia, composta anche da un papà e da una sorella. Nina, la figlia piccola, prendendo in consegna i biglietti della nave, si sofferma per la prima volta sul fatto che solo la mamma è segnata con un cognome diverso. Il fratello, per gioco, fa da agente provocatore: ”I figli prendono il cognome del padre perché è lui il capo”. Il viaggio si trasforma in una piccola assemblea permanente, dai toni molto vivaci. Nasce un acceso dialogo a quattro, in forma di commedia, dove anche l’improvviso mare mosso diventa stimolo per ragionare sulle differenze e sulle eguaglianze, sui diritti e sui doveri, percorrendo a ritroso la storia familiare. Per una volta un viaggio fatto insieme diventa occasione per “stare“ insieme. All’arrivo, dopo la burrasca familiare, non ci sono ne vincitori ne vinti, ma qualcosa è cambiato, in meglio. Lo spettacolo ha ottenuto un riconoscimento per il valore artistico e didattico per l’anno 2013 dalla SIAE.

DOMENICA 6 APRILE ORE 11.30 – ingresso 8 euro

RASSEGNA DOMENICA A COLAZIONE – età consigliata 3-10 anni

ALICE da Lewis Carroll – di e con Chiara Di Stefano

Il capolavoro di L. Carroll si adatta perfettamente alla natura evocativa e simbolica del linguaggio teatrale. E’ un viaggio nel mondo dell’onirico e dell’inconscio, un gioco di specchi che moltiplica come un caleidoscopio la realtà, le vicende e gli incontri. I bambini sono direttamente coinvolti nella storia, chiamati alla partecipazione diretta dai vari personaggi che animano la scena. Tecnica utilizzata teatro d’attore e burattini

Chi non conosce la storia della bambina che sprofonda nel suo sogno, in una dimensione fantastica in cui tutto è possibile? Il capolavoro di L. Carroll si adatta perfettamente alla natura evocativa e simbolica del linguaggio teatrale. È un viaggio nel mondo dell’onirico e dell’inconscio, un gioco di specchi che moltiplica come un caleidoscopio la realtà, le vicende e gli incontri. I tanti personaggi della storia – Alice, il coniglio, il topo, la duchessa, il gatto, la cuoca, il bruco, la regina di cuori – sono interpretati da una sola attrice, impegnata in una partitura composta da voci, colori, pupazzi e proiezioni.

Lo spettacolo prende spunto dagli episodi più significativi del racconto per mettere a fuoco un percorso di apprendimento umano. Attraverso ogni imprevisto incantevole o terribile, Alice supera ed esorcizza le sue paure per passare ad un grado successivo di crescita e di consapevolezza. In questo mondo surreale, in cui vige una non-logica, Alice si muove sempre più a suo agio, senza stupirsi di nulla. I bambini sono direttamente coinvolti nella storia, chiamati alla partecipazione diretta dai vari personaggi che animano la scena.

E alla fine solo una “piccola” Alice, scelta tra il pubblico, potrà salvare la nostra protagonista dalla terribile regina di cuori…

SCUDERIE VILLINO CORSINI – Teatro Villa Pamphili

Largo 3 giugno 1849 (entrata Via di S. Pancrazio, 10 – angolo Via Aurelia antica) – Roma

tel: 06.5814176

e-mail: scuderieteatrali@gmail.com – web: www.teatroscuderievillinocorsini.it