giovedì 3 aprile ore 21
Codici Sperimentali presenta
Silvia Paoli in
Bucce
di Silvia Paoli
regia Andrea Macaluso
musiche di Francesco Canavese
luci Luisa Giusti
suono Emiliano Nigi
La buccia è l’involucro che protegge, il contenitore, ciò che sta a contatto con l’esterno, con il mondo. La buccia è il disegno delle esperienze di chi la indossa e può essere ammaccata, lucida, macchiata, liscia, vecchia, profumata, avvizzita, acerba. Il corpo è la nostra buccia e porta le tracce della nostra vita: ogni buccia è diversa, unica, con i suoi particolarissimi segni. Una cicatrice provocata da una caduta dalla bici, un livido per una botta presa, il segno di un’operazione subita, un tatuaggio, le rughe del tempo che passa… Quindi il corpo è il testimone dell’età che stiamo vivendo e che abbiamo vissuto.
Cosa succede allora quando s’impone al tempo di fermarsi? Cosa succede quando ci viene negato di vivere la nostra età, quando alla buccia s’impedisce d’invecchiare, di mostrare i propri segni e perfino di morire? Quando le adolescenti si rifanno il seno a diciotto anni e le signore ottantenni ballano il can-can in televisione? Succede che il nostro corpo smette di essere testimone e diventa soggetto, l’unico soggetto che ha il dovere di essere bello e giovane, di non invecchiare. E così la buccia si dimentica di essere buccia.
Un salotto, una veglia, personaggi che passano, sostano, parlano, si raccontano; senza tragedia, anche ridendo, presentando le età che dovrebbero comporre una vita, in una dimensione che talvolta appare surreale, esagerata, ma che comicamente rispecchia esattamente la nostra realtà. Chi è morto? Chi è molto vivo, chi sopravvive, chi è vecchio, chi è giovane? E in base a cosa diamo l’età ad una signora?
Un’attrice da sola in scena con tanti personaggi, un musicista che cerca le canzoni perfette di una vita, due piedi che spuntano da un divano…
Posto unico numerato € 15,00 + diritti di prevendita
venerdì 4 e sabato 5 aprile ore 21
Teatro 91 – Fondazione Teatro Piemonte Europa – RezzaMastrella presentano
7 14 21 28
di Flavia Rastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
un Habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Maria Pastore
consulente tecnico Mattia Vigo
organizzazione Stefania Saltarelli
Civiltà numeriche a confronto. La sconfitta definitiva del significato.
Malesseri in doppia cifra che si moltiplicano fino a trasalire: siamo a pochi salti di distanza dalla sottrazione che ci fa sparire.
Improvvisamente cessa il legame con il passato: corde, reti e lacci tengono in piedi la situazione. Si gioca alla vita in un ideogramma. Il tratto, tradotto in tre dimensioni, sviluppa volumi triangolari diretti verso l’alto che coesistono con linee orizzontali: ma in verticale si muove solo l’uomo.
Qui non si racconta la storiella della buona notte, qui si porge l’altro fianco. Che non è la guancia di chi ha la faccia come il culo sotto. Il fianco non significa se non è trafitto.
Con la gola secca e il corpo in avaria si emette un altro suono.
Fine delle parole. Inizio della danza macabra.
I settore € 20,00 + diritti di prevendita
II settore € 16,00 + diritti di prevendita
da venerdì 11 a domenica 13 aprile
venerdì 11 e sabato 12 aprile ore 20.45 e 22; domenica 13 aprile ore 16.45 e 19
(lo spettacolo si terrà presso Hotel Riva Lofts via Baccio Bandinelli 98 Firenze)
Mobilità delle Arti – Centro Culturale presenta
Alessia Innocenti in
Bye Baby Suite – Un’anima fuori posto, un letto disfatto e una visita misteriosa
regia di Alessia innocenti
testo di Chiara Guarducci
40minuti in camera con Marilyn.
Pochi spettatori nello spazio intimo di una vera camera d’albergo, a spiare Marilyn Monroe nella sua intimità più scomoda.
Lo spettacolo è un ritratto a nervi scoperti di una artista abusata e mal compresa, di una donna alla deriva, in una notte che trabocca di ricordi, di sogni e di ombre.
Marilyn in una notte come tante, forse l’ultima, che consuma pillole ed alcool e si ripercorre d’un fiato senza pudore.
Ne esce un ritratto mosso, dissacrante e tragico, un’onda che si disfa per rimontare, scandalosa come una preghiera.
La pièce, rappresentata con successo da Catania a Venezia è ormai un piccolo /grande caso la cui poesia ha travalicato i confini nazionali guadagnandosi una celebrazione anche su Le Monde.
Posto unico € 20,00 + diritti di prevendita
La cassa del Teatro Puccini è aperta solo venerdì e sabato dalle 15:30 alle 19:00 e i giorni di spettacolo un’ora prima dell’inizio.
I biglietti sono in vendita anche presso il circuito regionale Box Office.
Acquisto on line su http://www.boxol.it
INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804
Teatro Puccini
Via delle Cascine 41 – 50144 Firenze
Tel. 055.362067
www.teatropuccini.it – info@teatropuccini.it
www.facebook.com/teatro.puccini
twitter@TeatroPuccini