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Ambrogio Sparagna e l’Orchestra Popolare Italiana in concerto

fotoI ritmi sfrenati della tarantella, filtrati dalle riappropriazioni colte di Stravinskij e Beethoven, si specchiano nella gestualità altrettanto scatenata della pizzica (che ne è la variante più tipicamente salentina), per l’appuntamento conclusivo della 71ª Settimana Musicale Senese giovedì 17 luglio. Due gli appuntamenti in programma: alle ore 17.30 a Palazzo Chigi Saracini il concerto “Tarantelle d’autore” con Edoardo Zosi, violinista già allievo dell’Accademia Musicale Chigiana che con il suo prezioso strumento “Santo Serafino” del 1745, insieme alla pianista Maria Grazia Bellocchio interpreta brani popolari ripresi da alcuni grandi compositori: sono Stravinskij (con la Suite italienne), Beethoven con l’ultimo tempo della Sonata “a Kreutzer” (il famoso Presto finale a ritmo di tarantella), Karol Szymanowski per il suo Notturno e Tarantella op. 28, infine l’Introduzione e Tarantella op. 43 di Pablo de Sarasate.

Gran finale la sera in piazza Duomo (ore 21.15) con una festa dedicata alla Taranta d’amore. La notte del Gran Ballo con Ambrogio Sparagna, fra i migliori interpreti italiani della tradizione popolare del nostro paese e l’Orchestra Popolare Italiana. Sarà una selezione di canti provenienti dal cuore della cultura di tradizione orale dell’Italia centro-meridionale, per cui Sparagna recupera e reinventa questi ritmi con la complicità dell’Orchestra Popolare Italiana, dove protagonisti sono gli strumenti tipici della musica popolare italiana: zampogne, ciaramelle, organetti, tamburelli, mandolini, violini, chitarre battenti, ghironde, lire, ocarine e flauti di canna per riscoprire gighe, saltarelli, ballarelle, pizziche, tammurriate e soprattutto tarantelle, la danza matrice di tante tradizioni musicali delle nostre regioni. Con una particolare attenzione al canto popolare dell’area “grica” salentina, un repertorio unico nel suo genere, esaltato dall’intrinseca musicalità di un antico idioma in cui si mescolano poesia popolare, echi di classicità e struggenti prove d’autore ad opera di folkloristi del secolo scorso.

La serata è realizzata in collaborazione con IKO nell’ambito della rassegna “Siena and Stars”.

Biglietti: concerto ore 17.30 (Palazzo Chigi Saracini) 18 € intero (10 € ridotto); concerto ore 21.15 (Piazza Duomo) 25 € primo settore, 20 € secondo settore (riduzioni a 23 e 17 €).

Info: Accademia Musicale Chigiana, tel. 0577-22091,

Programma completo su www.chigiana.it

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Ambrogio Sparagna

Figlio di musicisti tradizionali di Maranola (Latina), studia etnomusicologia all’Università di Roma con Diego Carpitella con cui realizza numerose campagne di rilevamento sulla musica popolare italiana. Nel 1976 dà vita alla prima scuola di musica popolare contadina in Italia presso il Circolo Gianni Bosio di Roma dove nel 1984 fonda la Bosio Big Band, un’originale orchestra d’organetti con cui nel 1988 mette in scena Trillillì, Storie di magici organetti ed altre meraviglie, un’opera ‘folk’ che utilizza la favola come espediente narrativo. Inizia una lunga attività concertistica in Francia e in Europa insieme a Lucilla Galeazzi e Carlo Rizzo con cui pubblica in Francia nel ‘91 l’album Il Trillo. Nel 1992 scrive l’opera Giofà il servo del Re e nel 1993 la cantata Voci all’aria per Rai-Radio Tre. Nel 1995 pubblica l’album Invito e compone La via dei Romei. L’opera, che ha fra i suoi protagonisti Francesco De Gregori nel ruolo di cantastorie, viene accolta con ampi consensi al Grand Prix Italia ‘96. Per il bicentenario della nascita di Giacomo Leopardi compone la cantata Un canto s’udia pe’ li sentieri, trasmessa in diretta radiofonica Rai per le celebrazioni leopardiane.

Nel 1999 compone per l’Accademia della Canzone di San Remo le musiche per Sono tutti più bravi di me, un musical diretto da Emanuela Giordano, e mette in scena per il Festival Musicorum Tempora di Villa Adriana La serva padrona di Pergolesi, che ha fra gli interpreti Lello Arena nel ruolo di Vespone. Per il Giubileo compone una Messa popolare per soli, coro, assemblea, orchestra d’archi e strumenti popolari che viene presentata a Ravenna nel Duomo e a Roma nella Chiesa di S. Ignazio. Pubblica l’album L’avvenuta profezia, Viaggio nelle Pastorali e nei repertori del Natale.

Nel 2001 è ospite con la Bosio Big Band dei Concerti di Radio Tre dalla Sala Paolina del Quirinale e pubblica l’album Vorrei ballare; quindi mette in scena Voi ch’amate, una sacra rappresentazione per attori, soli, coro e orchestra di strumenti popolari. Nell’estate del 2002 compone con Giovanni Lindo Ferretti Attaranta. Tradizione/ Tradimento e nella primavera del 2003, su commissione della Regione Basilicata, Passaggio alla città, un’originale cantata su testi di Rocco Scotellaro. Nell’inverno del 2003 compone con Lindo Ferretti l’oratorio sacro Litania che viene presentato in diretta radiofonica dalla Cappella Paolina del Quirinale e successivamente pubblicato dalla Eidel. Contemporaneamente pubblica il suo decimo album dal titolo Ambrogio Sparagna dove riveste un inedito ruolo di cantastorie. Dal 2004 al 2006 è maestro concertatore del Festival La Notte della Taranta dove per l’occasione fonda una grande orchestra di sessanta elementi composta da strumenti popolari, con cui dà vita per tre anni di seguito a spettacoli straordinari a cui prendono parte decine e decine di migliaia di spettatori e a cui partecipano in qualità di ospiti anche Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Piero Pelù, Francesco Di Giacomo, Giovanni Lindo Ferretti, Peppe Servillo e tanti altri. Con l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta realizza alcuni grandi concerti in Italia e all’estero, in particolare in Cina nel maggio del 2006 con un grande concerto a Pechino. I risultati di questo lavoro sono stati pubblicati in due dischi, registrati dal vivo in occasione delle edizioni 2005 e 2006 della Notte della Taranta, editi dall’Auditorium Parco della Musica di Roma. Nell’inverno del 2006 pubblica l’album Fermarono i cieli, dedicato ai canti popolari sacri del repertorio di Natale. Nell’inverno del 2006 il Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli lo nomina consulente per la musica popolare nella Commissione ministeriale per la tutela e promozioni delle tradizioni popolari. Nell’estate del 2007 fonda l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, un grande gruppo strumentale residente all’interno dell’Auditorium allo scopo di promuovere il repertorio della musica popolare italiana. Collabora al Ravenna Festival realizzando produzioni originali fra cui il Dante Cantato, uno spettacolo che propone alcuni canti della Divina Commedia cantati secondo lo stile musicale dei pastori, e Sale un canto mentre cala il sole, uno spettacolo che realizza nelle saline di Cervia. Ha inoltre al suo attivo un’intensa attività concertistica internazionale realizzata periodicamente in numerosi paesi europei ed extraeuropei; un’ampia esperienza di didatta realizzata anche in ambito universitario, in particolare a Parigi dove ha insegnato etnomusicologia nel biennio 1991/1992 presso l’Ottava Università, e la pubblicazione di numerosi saggi e documenti audiovisivi sulla musica popolare italiana.

Orchestra Popolare Italiana

È un originale ensemble di voci, organetti, percussioni e altri strumenti tradizionali diretto da Ambrogio Sparagna, che propone un variegato repertorio che abbraccia diverse regioni d’Italia, con particolare attenzione al repertorio di balli (pizzica, tarantella, saltarello, tammurriata) e di canti. Molti gli spettacoli in festival, ma anche interventi musicali e teatrali per animare piazze e interi paesi, che hanno sempre catturato l’attenzione e l’entusiastica partecipazione del pubblico. Il gruppo vanta una ampia e qualificata esperienza, in Italia e all’estero. Grande successo nella sua esibizione al WOMEX, la più importante fiera internazionale di world music. Dopo il primo disco dell’OPI Taranta d’Amore (ed. Auditorium/Finisterre) è di recente pubblicazione la nuova produzione discografica Vola, vola, vola che vede l’Orchestra Popolare Italiana insieme a Francesco De Gregori e Maria Nazionale (ed. Auditorium/Finisterre).

Edoardo Zosi

Nato a Milano nel 1988, comincia lo studio del violino all’età di tre anni dapprima con il violinista russo Sergej Krilov e successivamente con Pierre Amoyal. Si diploma presso il Conservatorio Verdi di Milano nel 2005 con il massimo dei voti, lode e la menzione speciale e si perfeziona in seguito con Salvatore Accardo presso l’Accademia Stauffer di Cremona e la Chigiana di Siena e con Zakhar Bron. Dopo aver vinto nel 2003 il Concorso Internazionale per violino e orchestra Valsesia Musica, dove era il più giovane concorrente, ha tenuto concerti in quasi tutti i paesi europei e in Asia suonando anche per importanti manifestazioni quali il Festival du Suquet a Cannes, il Festival di Brescia e Bergamo, il Festival Uto Ughi per Roma, il Festival di Ravello, il Maggio Musicale a Firenze e per Musica Insieme a Bologna. Di particolare rilievo il debutto a Berlino con il Concerto di Čajkovskij nella prestigiosa sala della Philharmonie, il concerto in diretta radiofonica per il Festival di Radio France et Montpellier e il Concerto n. 1 di Paganini al Teatro San Carlo di Napoli. È regolarmente invitato da importanti orchestre quali Stuttgarter Philharmoniker, Orchestre National de Montpellier, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestra Sinfonica di Lucerna, di Wuppertal, di Konstanz, Orchestra Sinfonica Siciliana, Prague Chamber Orchestra e collabora con grandi direttori e solisti quali Salvatore Accardo, Pierre Amoyal, Anatol Ugorski, Dmitri Sitkovetsky, Alan Buribayev, Gabriel Feltz, Hannu Lintu, Enrique Diemecque, Alexander Vedernikov, Bruno Canino, Muhai Tang, Fazil Say, Antonio Meneses, Bruno Giuranna, Aleksandar Madzar, Paul Badura-Skoda e Plamena Mangova. Ha registrato due cd per Amadeus, il primo con il pianista Bruno Canino dedicato alle Sonate di Strauss op. 18 e Brahms op. 108 e, il successivo, un live del Concerto di Bruch n. 1 con l’Orchestra Filarmonica di Torino. Il canale televisivo Sky Classica gli ha dedicato un documentario della serie I notevoli di grande successo.

Dal novembre 2011 insegna violino al Conservatorio Santa Cecilia di Roma. Suona uno strumento Santo Serafino del 1745 della Fondazione Pro Canale di Milano.

Maria Grazia Bellocchio

Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio Verdi di Milano con Antonio Beltrami e Chiaralberta Pastorelli, diplomandosi con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, e ha proseguito gli studi alla Hochschule di Berna con Karl Engel e a Milano con Franco Gei. Nelle sue prime apparizioni in pubblico ha eseguito il Concerto di Scriabin con l’Orchestra della RAI di Milano e il primo Concerto di Beethoven con l’Orchestra del Conservatorio di Milano e l’Orchestra Sinfonica Siciliana, e Les Noces di Stravinskij al Teatro Comunale di Bologna. Successivamente, sempre in veste di solista, ha suonato con l’Orchestra da camera di Pesaro, Milano Classica, Scottish Chamber Orchestra, Orchestra Toscanini di Parma, Orchestra da Camera di Padova e Orchestra Sinfonica G. Verdi di Milano. È stata invitata a far parte dell’Orchestra Schleswig Holstein Music Festival diretta da Leonard Bernstein. Suona regolarmente per le maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere: Amici della Musica di Padova, Perugia, Firenze, Palermo, Siracusa, Pescara, Campobasso, Sulmona, Mestre, Messina e Vicenza, Settembre Musica di Torino, MITO-Milano, Autunno Musicale di Como, Teatro Comunale di Bologna e Ferrara, Teatro Regio di Parma, Società Barattelli di l’Aquila, Teatro Grande di Brescia, Teatro Bibiena di Mantova, Università di Bologna e Ferrara, Teatro Donizetti di Bergamo, Società dei Concerti di Milano, Musica nel nostro tempo, Milano Musica, Rec Festival, New Music of Middelburg, Klangforum di Vienna, Università di Valparaiso (Cile), Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Festival Musica di Strasburgo, Festival Presences di Parigi, Biennale di Venezia, Printemps des Arts de Monte-Carlo. Ha collaborato in formazioni da camera con musicisti quali Ingo Goritzki, Han de Vries, Renate Greis, Wolfgang Mayer, William Bennet, Sergio Azzolini, Rocco Filippini, Franco Petracchi, Elizabeth Norberg Schulz, Salvatore Accardo e Bruno Giuranna. Suona in duo pianistico con Stefania Redaelli. Il suo repertorio spazia da Bach ai giovani compositori contemporanei. Collabora stabilmente con il Divertimento Ensemble diretto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival italiani ed europei Ha inciso cd per Ricordi e Stradivarius con opere di Bruno Maderna, Mauro Cardi, Giulio Castagnoli, Sandro Gorli, Franco Donatoni, Matteo Franceschini, Stefano Gervasoni. Prossimamente, sempre per l’etichetta Stradivarius, uscirà un cd dedicato alle musiche per pianoforte di Ivan Fedele. Insegna pianoforte presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Donizetti di Bergamo e tiene regolarmente corsi di perfezionamento pianistico dedicati al repertorio classico e contemporaneo.

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