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RIC – Regione Invasioni Creative 2014

"Inverno" di Vincenzo Manna
“Inverno” di Vincenzo Manna

Per il secondo anno ritornano a Rieti le Invasioni Creative, un pittoresco percorso itinerante che dal 21 al 27 luglio si dipanerà fra le piazze, le strade, i vicoli, i chiostri della città per coinvolgere il pubblico in un’esperienza artistica multiforme.

RIC-Rieti 2014 è la variegata invasione di arti e di discipline che animerà gli spazi reatini per una settimana, dal tardo pomeriggio fino a notte fonda, con una ricca proposta di spettacoli, concerti, performance, installazioni e laboratori. Dal focus sulla drammaturgia di Jon Fosse affidata a tre giovani registi italiani, agli omaggi dedicati a Pier Paolo Pasolini con un progetto-spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti. Ed ancora spazi per la formazione, il teatro ragazzi e le realtà artistiche del territorio. Cuore pulsante del festival gli incontri e le tavole rotonde di discussione sulle criticità della produzione e comunicazione teatrale che coinvolgeranno operatori del settore, ricercatori e giornalisti. Sarà l’arte a diffondersi in ogni angolo con la forza creativa e la capacità di sovvertire gli spazi, le storie e i luoghi comuni, attraverso la pluralità delle visioni e gli interventi degli artisti invasori. Ed infatti, la seconda edizione del Ric-Rieti vuole essere soprattutto una vetrina per le compagnie del territorio regionale, e un’occasione per generare opportunità di lavoro e di diffusione delle opere che il festival produrrà e ospiterà.

Lunedì 21 luglio ad aprire il RIC-Rieti 2014 è lo spettacolo scritto e diretto da Giancarlo Cauteruccio, l’Eneide di Krypton – un nuovo canto. Segue il focus sulla drammaturgia di Jon Fosse che prevede la produzione di tre testi affidati a tre giovani registi italiani: Suzannah di Thea Dellavalle (22 luglio), Io sono il vento di Alessandro Greco (23 luglio) e Inverno di Vincenzo Manna (24 luglio).

Tra gli altri protagonisti Tamara Bartolini e Michele Baronio propongono la performance/installazione TU_TWO due alla fine del mondo (23 luglio), e il RedReading #1 Notturno Pasolini_un concerto, una drammaturgia musicale che prende le mosse dall’ultima intervista rilasciata da Pier Paolo Pasolini a Furio Colombo il giorno prima di morire (24 luglio).

Clinica Mammut presenta lo spettacolo Col tempo (22 luglio), opera tesa ad indagare la crisi contemporanea come soglia esistenziale dell’uomo, e l’installazione site-specific Del sordo rumore delle dita (23 luglio), che muove intorno alle zone liminali di esistenze al margine, mantenendo Pasolini sullo sfondo come sostegno poetico. La compagnia Nuove Officine di Claudia Crisafio e Marianna Di Mauro debutta con Cara Utopia (24 luglio), un testo elaborato a partire dalle testimonianze di donne anziane senza fissa dimora.

Due sguardi sulla crisi con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini in Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni (25 luglio), ispirato a un’immagine del romanzo di Petros Markaris L’esattore, e Valerio Malorni con L’uomo nel Diluvio (25 luglio), di recente nominato vincitore del premio In-box. Mentre Daniele Timpano ed Elvira Frosini propongono Zombitudine (26 luglio), un progetto di spettacolo e incursioni urbane per riflettere sui sintomi della diffusa depressione attraverso la metafora di un’imminente invasione di zombi.

Due i percorsi laboratoriali: il primo rivolto ad attori di tutte le età e provenienza professionale, a cura di Alessio Pizzech sul testo di Vjačeslav Durnenkov Pezzi da museo (apertura al pubblico il 25 luglio); il secondo, interamente rivolto alla partecipazione della comunità locale, è il progetto-spettacolo Pier Paolo! di Giorgio Barberio Corsetti dedicato alla figura di Pasolini.

Una finestra aperta anche sulle realtà artistiche del territorio con i lavori di tre compagnie operanti nella regione: Internoenki con M.E.D.E.A Big Oil (26 luglio), Articolo 18comma1 con Cùnt-ami (27 luglio) e Teatro Alchemico con E quindi uscimmo a riveder le stelle (27 luglio).

Spazio al teatro ragazzi con Fratelli applausi di Laura Landi (22 e 23 luglio), Il libro delle ombre di e con Chiara Carlorosi e Marco Vergati (24 e 25 luglio), e lo spettacolo de I sacchi di Sabbia Sandokan o la fine dell’Avventura da “Le Tigri di Mompracem” (26 e 27 luglio).

Inoltre, dibattiti e tavole rotonde con operatori, critici e ricercatori, saranno il centro propulsivo del Ric-Rieti per accendere i riflettori sulle criticità dei modelli di produzione teatrale e sulle prospettive di sostenibilità del mercato produttivo italiano. Punti di incontro che coinvolgeranno pubblico e professionisti per un’approfondita riflessione sul fare e comunicare teatro. Appuntamenti il 24 luglio con la prima tavola rotonda, Ci manchi Pier Paolo – 40 anni senza Pasolini, dedicata alla condivisione del percorso di creazione del progetto-spettacolo Pier Paolo! di Giorgio Barberio Corsetti. Il 26 luglio seconda tavola rotonda Critica e prospettive. Dalla carta stampata ai nuovi media: i percorsi della critica teatrale a cura di Franco Cordelli, introducono Anna Bandettini e Andrea Porcheddu. Il 27 luglio terza tavola rotonda, Per fare il teatro che ho sognato, a cura di Guido di Palma dedicata alle nuove realtà artistiche emergenti che lavorano in stati di marginalità.

Sarà attivo il laboratorio di visione e scrittura critica a cura della redazione web Teatro e Critica, che racconterà quotidianamente il festival attraverso la produzione di articoli, recensioni, approfondimenti e commenti degli iscritti al gruppo di visione territoriale. I materiali prodotti saranno raccolti in una pubblicazione finale.

Ed ancora, saranno programmati momenti di incontro con gli artisti che si sono esibiti il giorno precedente, aperitivi letterari nel corso dei quali verranno presentati dei libri sul teatro e sullo spettacolo dal vivo, e aperitivi musicali in cui saranno chiamati ad esibirsi i protagonisti della scena musicale locale.

Insieme a Frosinone e Latina, Rieti compone il RIC – Regione Invasioni Creative, la proposta culturale estiva promossa dall’Assessorato alla cultura e alle politiche giovanili della Regione Lazio e dall’A.T.C.L. (Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio), realizzata in collaborazione con i Comuni di Frosinone, Latina e Rieti. Tre festival che propongono e impongono alle platee le parole, le musiche, i corpi, le scene, le opportunità che la crisi ci offre per restituire uno sguardo diverso sul momento storico che stiamo vivendo.

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