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Sinceramente bugiardi

fotoDi ALAN AYCKBOURN

Regia FRANCESCO BRANCHETTI

Con DEBORA CAPRIOGLIO, LORENZO COSTA, FEDERICA RUGGERO, FABIO FIORI

Musiche PINO CANGIALOS

Scene e costumi CLARA SURRO

Produzione Teatro Garage

PRIMA NAZIONALE IL 14 LUGLIO 2014

 

Lo spettacolo racconta le vicende parallele di due coppie, che finiranno  per intrecciarsi, fra equivoci e colpi di scena. La relazione matrimoniale, disincantata e routinaria, tra due dei protagonisti, Sheila e Philip, costituisce lo specchio e il contraltare di quella che unisce gli altri due personaggi, Greg e Ginny: giovani fidanzati alle prese con le piccole incomprensioni e i repentini entusiasmi di un rapporto ancora all’inizio. Le tre settimane di fidanzamento di Greg e Ginny, così come i trent’anni di matrimonio di Sheila e Philip, sono costellati di bugie e infedeltà. Il soggetto è lo spunto ideale per lo scatenarsi di equivoci e situazioni esilaranti. In questo quadro si sviluppano piccole storie di scappatelle extraconiugali, con le classiche situazioni paradossali che scatenano l’inevitabile ilarità. Dietro la leggerezza della commedia, fa pero’ capolino un fondo d’inquietudine che traspare dalla psicologia dei personaggi. Attraverso il rapporto di coppia infatti, l’autore ci racconta il malessere esistenziale e sociale di una certa borghesia, inglese, ma non solo. “Sinceramente Bugiardi”, è uno dei più noti e acclamati successi di Ayckbourn, una commedia brillante dove incastri perfetti e ritmo, coinvolgono, divertono, ma fanno anche riflettere.

NOTE DI REGIA

La fortuna scenica di Alan Ayckbourn è un fenomeno conosciuto e che negli anni è diventato sempre più clamoroso. Ormai non c’è palcoscenico importante del mondo che non abbia ospitato una sua commedia e i suoi testi riscuotono ovunque straordinari successi. Ayckbourn è un drammaturgo che, in oltre venticinque anni di carriera, si è imposto come l’erede di una tradizione illustre qual’ è quella britannica dominata da George Bernard Show, Oscar Wilde, Noel Coward, per citare solo i maestri del genere. Ayckbourn ha caratteristiche completamente diverse drammaturgicamente parlando e non ha forse l’ambizione di seguire la loro strada ma a poco a poco, senza quasi darlo a vedere, ha superato i limiti di partenza della farsa e della commedia brillante, che vivono sulla perfezione dei meccanismi e su un dialogo sfavillante. I personaggi molto caratterizzati delle prime pièces , spesso solo pedine dell’azione scenica, si sono via via trasformati in personaggi identificabili e riconoscibili della classe media inglese, colti nei tic, nelle frustrazioni e nelle ambizioni spesso sbagliate della loro esistenza. Le stesse scappatelle coniugali che costituiscono uno dei motivi più congeniali ad Ayckbourn, non sono semplici elementi da sfruttare nelle infinite possibilità comiche, ma l’occasione anche per fare un ritratto amaro e graffiante di una società senza valori e senza reali alternative al proprio modo di vivere. Sinceramente bugiardi è il capolavoro del primo Ayckbourn quello più farsesco ma anche dotato di uno stupefacente virtuosismo nel costruire una pièce irresistibile con il minimo dei mezzi: un banale equivoco e due coppie appartenenti a generazioni diverse. Tutto ruota attorno ad un tema proprio della farsa: le bugie dei personaggi e gli equivoci che esse provocano in un mondo apparentemente ordinato. Philip, maturo uomo d’affari, vuole passare un weekend con la sua giovane amante Ginny che ha una relazione seria (il matrimonio è in vista) con il giovane e squattrinato Greg. Quest’ultimo ha qualche dubbio sulla fedeltà della ragazza, come ne ha anche Sheila, moglie paziente ma non ingenua, sul marito Philip. In una situazione di questo genere ,Greg si presenta nella casa dei due maturi coniugi, credendo di parlare con i due genitori della sua fidanzata e annunciando il matrimonio. Philip, a sua volta, è convinto che Greg sia l’amante della moglie. Alla fine la situazione diventa irresistibile: Ginny finisce con l’apparire figlia dell’amante Philip mentre Sheila passa per la madre illegittima della ragazza e i colpi di scena non si contano. Ma tutto rientra nell’ordine e nella normalità come è buona regola della commedia inglese. Solo un paio di pantofole, attribuite ora ad un personaggio ora ad un altro, lasciano intuire che l’ happy end della coppia giovane, il matrimonio, corra qualche pericolo. La regia , da sempre interessata alla drammaturgia di Ayckbourn, tenterà di restituire al testo la capacità di coniugare ritmi forsennati e mano leggera con la clamorosa capacità di indagare le psicologie dei personaggi. La regia tenterà inoltre di coniugare eleganza ed ironia di matrice anglosassone con un allestimento di forte comunicatività. Sinceramente bugiardi è una straordinaria pièce che davvero riconcilia con il teatro comico, oggi troppo spesso degradato da certa comicità di marca televisiva. In questa commedia c’è tutto il mondo di Ayckbourn, la cui comicità nasce dal contrasto fra i contrattempi in cui si trovano i personaggi e le loro reazioni talvolta del tutto spropositate. E’ indubbiamente una comicità di situazione, ma sempre lontana da ogni forma di superficialità e di clichè. Musiche, scene e costumi daranno un apporto fondamentale a questo viaggio nella straordinaria comicità di Ayckbourn e nelle rocambolesche vicende dei suoi personaggi . Messaggio implicito in Ayckbourn è, sempre e comunque, che finché si riesce a ridere della propria paralisi comportamentale e sociale, c’è speranza.

L’Autore

Figlio di un violinista e di una scrittrice di romanzi rosa, Sir Alan Ayckbourn inizia la carriera teatrale come assistente del direttore artistico al Festival di Edimburgo. Le sue commedie satiriche si caratterizzano per la coralità, quasi sempre i protagonisti sono marito e moglie. E’ attraverso quei coniugi intrappolati nell’istituzione matrimoniale che sentono come prigione ma al tempo stesso fonte indispensabile di sicurezza, che Ayckbourn mette in scena il malessere sociale della media borghesia provinciale inglese. Dotato di notevole intuito sociologico, il geniale autore anglosassone riesce a costruire dei personaggi assolutamente credibili anche nelle situazioni più paradossali, senza cadere in eccessi caricaturali. Tra i suoi numerosi successi: Absurd Person Singular (1972), Bedroom Farse (1975), Sisterly Feelings (1979), Intimate Exchanges (1982), Body Language (1990) Snake in the Grass (2002). Negli anni ’80 Ayckbourn cambirà in parte il suo stile, sconfinando talvolta nel dramma, trasportato da un pessimismo sempre meno dissimulato, come è evidente in testi come: Woman in Mind (1985) e Henceforward (Il presente prossimo venturo, 1987).

Prime date Tournée:

15 LUGLIO 2014

Piazza delle Feste – Porto Antico

GENOVA

7 AGOSTO 2014

Palazzo Rospigliosi

ZAGAROLO

(Roma)

8 AGOSTO 2014

Teatro Sannita

PIETRABBONDANTE

(Molise)

Info www.teatrogarage.it

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