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Spring Awakening

fotoAlle 23,15 finisce lo spettacolo iniziato alle 21 circa con 15 minuti di intervallo alla fine del 1° atto. Non ce ne siamo accorti, il tempo è volato. Dopo la classica discesa del sipario e presentazione degli attori in fila con inchino, sono passati i musicisti (notevoli, che facevano musica dal vivo, sempre in scena e a vista) e poi è stata la volta dei singoli attori. Hanno trovato un modo originale per incassare i meritati applausi: attraversavano in gruppo il palcoscenico con corsa sostenuta al ritmo musicale, e quando di colpo c’era silenzio sul palco, ne rimaneva uno o una ed il pubblico dimostrava l’apprezzamento con urla ed applausi.

Ero vicino ad un gruppo di signore che avevano superato abbondantemente gli anta, che urlavano e gridavano come ragazzine ai concerti degli One Direction o come facevano con i loro idoli. Le ho osservate e non parevano per nulla imbarazzate, forse zie o nonne, o semplicemente fans di lunga data. Dalla durata degli applausi e dall’entusiasmo che abbiamo dimostrato come pubblico direi che ci siamo divertiti, e parecchio.

La storia di questo spettacolo parte ai primi del ‘900. Wedekind, allora ventisettenne, racconta le avventure di un gruppo di ragazzi e ragazze sui 15/17 anni in un’epoca e in una società che li isolano, li reprimono e negano loro ogni spontaneità, dal gioco alla sessualità. Crea un labirinto di genitori ciechi, scuole mute e collegi sordi, in cui i giovani protagonisti sembrano destinati a tacere, o peggio soccombere.

L’allestimento italiano di Spring Awakening mantiene una stretta aderenza al libretto. La sfida è proprio quella di affrontare un musical atipico nel suo genere: scene di nudo, rapporto omosessuale, masturbazione, stupro, suicidio ma anche inno alla vita, alla gioia, a una natura nuova e rigogliosa, alla speranza. Il testo è recitato in italiano ma l’inglese è mantenuto nelle canzoni, affinché niente si perda della straordinaria forza espressiva delle musiche.

L’unica concessione dell’allestimento italiano riguarda l’ambientazione: la Germania di fine secolo viene sostituita con l’Italia degli anni Trenta. Molto validi i costumi, le scenografie e le acconciature. C’è anche una grande lavagna dove vengono proiettate le traduzioni delle canzoni, con un forte impatto visivo. Quello che maggiormente si apprezza di questo spettacolo è la forza trasmessa con i suoni ed i movimenti ancora prima della storia ed i forti collegamenti con il passato anche recente di ognuno di noi.

La compagnia cerca anche di creare un forte legame con il territorio in ogni tappa toccata dal tour, per coinvolgere aspiranti e talentuosi performer. Le selezioni sono avvenute in due tempi diversi: una prima scrematura con giovani dai 15 ai 24 anni, il 30 ottobre 2014 presso il Teatro Gobetti; il 10 dicembre, sempre al Gobetti, alla presenza di regista, operatori e giornalisti (fra cui chi scrive queste righe) c’è stato il provino finale. Questi ragazzi, già molto bravi, erano seduti fra il pubblico ed in alcuni momenti dello spettacolo rafforzavano scene e situazioni collegando pubblico e spettacolo con il loro canto e la loro presenza fisica. È un aspetto importante per il gruppo, come ci ha riferito il regista, poter mantenere nel tempo rapporti con persone che hanno condiviso, seppure per poco tempo, un’esperienza comune.

 

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tratto da Risveglio di Primavera di Frank Wedekind
libretto e testi Steven Sater
musiche Duncan Sheik
con Federico Marignetti, Arianna Battilana, Flavio Gismondi, Tania Tuccinardi
e con Noemi Baiocchi, Paola Fareri, Renzo Guddemi, Vincenzo Leone, Chiara Marchetti, David Marzi, Albachiara Porcelli, Andrea Simonetti
e con la partecipazione di Gianluca Ferrato e Francesca Gamba
regia Emanuele Gamba
direzione musicale Stefano Brondi
coreografie Marcello Sindici
scene Paolo Gabrielli
costumi Desirée Costanzo
video Paolo Signorini, Raffaele Commone
disegno luci Alessandro Ferri
direzione artistica Pietro Contorno
Band Marco Susini/pianoforte – Fabrizio Balest/basso e contrabbasso
Emmanuele Modestino/chitarre – Raffaele Commone/batteria, percussioni e sequenze
Francesco Carmignani/violino – Simona Ciardini/viola – Martina Benifei/violoncello
TODOMODO MUSIC-All / in collaborazione con Ars Nova e La bottega del Verrocchio

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