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Andrea Battistoni dirige il Trio Modigliani

fotoVoce recitante: Alfonso Antoniozzi

Direttore: Andrea Battistoni

Trio Modigliani

Orchestra I Pomeriggi Musicali

Kodály, Danze di Galanta

Tutino, Vatel, su testo di Angelo Calippo – Prima esecuzione assoluta

Ghedini, Concerto dell’albatro per violino, violoncello, pianoforte, voce recitante e orchestra

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Il prossimo concerto della 70a Stagione Sinfonica de I Pomeriggi Musicali, vedrà il ritorno sul podio dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali del M° Andrea Battistoni, giovane ma già affermato protagonista del panorama internazionale.

Di sicuro interesse sarà la collaborazione con il Trio Modigliani (Mauro Loguercio al violino, Francesco Pepicelli al violoncello, Angelo Pepicelli al pianoforte), in un concerto dal forte accento contemporaneo che si aprirà sulle note delle Danze di Galanta di Kodály e si chiuderà con il Concerto dell’albatro, lavoro di Giorgio Federico Ghedini scritto nel 1945 per violino, violoncello, pianoforte, orchestra, e voce recitante, che per l’occasione sarà quella di Alfonso Antoniozzi.

Momento centrale della serata, sarà la prima esecuzione assoluta del brano Vatel, nato su testo di Angelo Calippo e scritto da Marco Tutino – sodale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali della quale è stato direttore artistico dal 1990 al 1994. Con questo appuntamento, I Pomeriggi Musicali confermano la loro costante attenzione alla contemporaneità e alla ricerca di nuovi linguaggi con la volontà di proporre nuove prospettive artistiche al pubblico, cifra che ha costantemente caratterizzato questi settanta anni da protagonisti del panorama musicale.

Vatel appartiene al genere del melologo, ampiamente frequentato da illustri autori del passato e del presente. Mi sono sempre trovato a mio agio nel pensare la musica come paesaggio per un testo; dove però il paesaggio non svolga la semplice funzione di sfondo, e nemmeno rappresenti un commento didascalico, per quanto pertinente, a una narrazione altra. La musica e il testo stringono un patto indissolubile nel concorrere alla drammaturgia, che qualsiasi storia narrata sottende. E la supremazia dell’una sull’altro è esclusa: entrambe le lingue narrano, su piani e con regole diverse, la stessa vicenda. Come direbbe Vatel, il cuoco francese protagonista del racconto, che di amalgami e alchimie se ne intendeva, dall’unione di diversi elementi si può ottenere una terza cosa che ha però un unico sapore, non la semplice somma algebrica delle sue componenti, ma la fusione inestricabile di sostanze precedentemente divise. Ho rinunciato da subito a stabilire una qualsiasi relazione tra il tempo evocato dalla vicenda – il Settecento – e lo stile della musica; la presenza di memorie settecentesche riferite al testo avrebbe limitato la possibilità straordinaria che il linguaggio musicale detiene quasi in esclusiva, quella di rendere presente ogni passato, di riannodare ogni distanza temporale in un attimo e, in definitiva, di annullare il tempo cronologico per evocare un tempo interiore che è per sua natura immanente. Vatel è dunque il racconto di una esperienza, ma anche l’esperienza del racconto; si divide in porzioni distinte, possiede temi ben riconoscibili e ricorrenti, impiega una logica armonica assai unitaria, e si dota di una struttura ritmica molto omogenea. Ma questi sono ingredienti che tutti possono procurarsi, quanto alle quantità e al modo di metterli assieme, la ricetta è segreta.

M° Marco Tutino

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ANDREA BATTISTONI, direttore

Nato a Verona nel 1987, Andrea Battistoni è uno dei giovani emergenti del panorama musicale internazionale. Inizia gli studi musicali a sette anni, con Petra e Zoltan Szabò, proseguendo la propria preparazione al Conservatorio Dall’Abaco della sua città, dove consegue nel 2006 il diploma in violoncello. Si perfeziona poi, in Germania con M. Flaksman e nel 2008 consegue la laurea di Biennio Specialistico. Completa i suoi studi di Composizione ottenendone la laurea nel 2013. Inizia lo studio della direzione d’orchestra nel 2004; successivamente si perfeziona con Ennio Nicotra in Russia, con Gabriele Ferro presso la Scuola di Musica di Fiesole, con Gianandrea Noseda all’Accademia Musicale di Stresa; è stato inoltre assistente di Piercarlo Orizio. Nel giugno 2008, ha avuto luogo il suo debutto al Festival Internazionale A. B. Michelangeli di Brescia e Bergamo e, nell’ottobre 2008, grazie a Maurizio Barbacini, del quale è stato assistente, ha luogo il suo debutto operistico con La bohéme di Puccini presso il Teatro di Basilea. Dal 2006 ha intrapreso una rapida carriera direttoriale che lo ha portato a esibirsi, con le rispettive compagini orchestrali, in importanti teatri, quali Deutsche Oper di Berlino, Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Palau de les Arts di Valencia, Teatro Bunkaikan di Tokyo, Semperoper di Dresda, Royal Opera di Stoccolma, National Center of Performing Arts di Pechino, Arena di Verona, Teatro San Carlo di Napoli, Parco della Musica di Roma, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Massimo di Palermo; ha inoltre diretto formazioni prestigiose quali l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Tokyo Philarmonic Orchestra, Israel Philarmonic Orchestra, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, St. Petersburg State Symphony Orchestra, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, l’Orchestra della Svizzera Italiana, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino. Nel 2012 diventa, a soli 24 anni, il più giovane direttore mai salito sul podio del Teatro alla Scala, con Le nozze di Figaro di Mozart, cui segue l’acclamato debutto sinfonico con la Filarmonica della Scala. Nel triennio 2014-2016 è stato nominato Primo direttore ospite del Teatro Carlo Felice di Genova che lo vedrà protagonista sia nel repertorio operistico che in quello sinfonico. Nel triennio 2014-2016 è stato nominato Primo direttore ospite del Teatro Carlo Felice di Genova che lo vedrà protagonista sia nel repertorio operistico che in quello sinfonico. È stato Primo direttore ospite del Teatro Regio di Parma nel biennio 2011-2012, dirigendo i suoi complessi in numerose produzioni sinfoniche e operistiche, durante il Festival Verdi e in prestigiose tournée all’estero. Ha al suo attivo diversi titoli operistici: Il barbiere di Siviglia, Il viaggio a Reims di Gioacchino Rossini, Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, Nabucco, Attila, Macbeth, Luisa Miller, Stiffelio, Rigoletto, Il Trovatore, La Traviata, Un ballo in maschera, Otello, Falstaff, di Giuseppe Verdi, La Bohéme, Tosca, Turandot di Giacomo Puccini, Carmen di Georges Bizet, Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea. Andrea Battistoni ha partecipato a diversi festival, tra cui: il Festival Internazionale A. B. Michelangeli di Brescia e Bergamo, Rossini Opera Festival, Festival della Valle d’Itria, Settimane Musicali di Stresa e del Lago Maggiore, Spiele Festival Sudtirol, Maifest Spiele Wiesbaden; ha collaborato inoltre, con molti affermati solisti, fra i quali: Ivo Pogorelich, Enrico Dindo, Mariella Devia, Leo Nucci, Sergej Krylov, Mario Brunello, Luis Lortie, Emmanuel Pahud, Vadim Repin. Convinto che l’arte appartenga a tutti e debba rivolgersi alle platee più ampie e trasversali, ha spesso portato la musica in luoghi inconsueti: ha recentemente diretto l’Orchestra Filarmonica della Scala al Forum Assago di Milano di fronte a ottomila spettatori; è stato protagonista, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, del concerto per i 150 anni dell’Unità d’Italia in piazza Castello a Torino, per un pubblico di oltre venticinquemila persone; ha diretto, per la prima volta in epoca moderna, un allestimento operistico nel Teatro Farnese di Parma; ha inaugurato la nuova Opera House di Muscat, in Oman; ogni estate conduce un’orchestra sinfonica sulle montagne del veronese, per avvicinare un pubblico di giovani alla grande musica. Nel 2012 è uscito per Rizzoli il suo primo libro, Non è musica per vecchi. Ha recentemente dato vita al progetto Andrea Battistoni & the B-Side Trio accanto agli amici musicisti Sergio Baietta (pianoforte), Alessandro Beverari (clarinetto) e Niccolò Bollettini (voltapagine), che propone innovativi concerti-spettacolo multimediali di cabaret e divulgazione musicale. Nel 2013 e nel 2014 il gruppo è stato in residenza presso il Teatro Ristori di Verona, curando una rassegna di lezioni-concerto per le scuole accolta con entusiastici consensi da una platea di giovanissimi, mentre il concerto serale, inserito nella stagione del teatro, ha visto il tutto esaurito. Accanto all’attività di direttore d’orchestra, Battistoni sta anche affiancando con crescente impegno quella di compositore: diplomatosi in Composizione con lode presso il Conservatorio di Verona nel 2012. All’attivo ha già diversi lavori per il teatro, sinfonici e cameristici le cui prime esecuzioni sono state salutate con grande entusiasmo dal pubblico.

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ALFONSO ANTONIOZZI, voce recitante

Nato Viterbo, dopo il conseguimento degli studi classici, Alfonso Antoniozzi ha studiato canto con Sesto Bruscantini. Nel corso della sua carriera ha calcato i palcoscenici dei maggiori teatro al mondo, fra i quali: Teatro alla Scala, Covent Garden, Metropolitan, Wiener Staatsoper, Berliner Staatsoper, Opéra di Parigi, Lyric Opera di Chicago, Concertgebouw di Amsterdam, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, San Francisco Opera. Il suo vasto repertorio comprende tutti i grandi titoli d’opera buffa rossiniana e donizettiana, insieme a capisaldi del genere come Falstaff di Giuseppe Verdi e Gianni Schicchi di Giacomo Puccini e alla trilogia Mozart/Da Ponte. In tempi recenti l’artista, che il “Corriere della Sera” considera «il miglior baritono buffo italiano», ha affiancato al suo repertorio alcune felicissime incursioni nell’opera moderna, come Candide di Leonard Bernstein a Santa Cecilia con Jeffrey Tate, Death in Venice di Benjamin Britten a Genova e Firenze con Bruno Bartoletti, Il cappello di paglia di Firenze alla Scala e a Torino con Bruno Campanella. Tra le sue molteplici interpretazioni ricordiamo: Il turco in Italia (Don Geronio), Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo) al Teatro alla Scala di Milano con il M° Riccardo Chailly, La forza del destino (Frà Melitone) all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Valerij Gergiev e alla Scala con Riccardo Muti, Matilde di Shabran al Covent Garden di Londra, Il barbiere di Siviglia al Metropolitan di New York con Bruno Campanella ed all’Arena di Verona con Claudio Scimone, Il viaggio a Reims (Don Profondo) a Genova con la regia di Dario Fo, nonché l’inaugurazione del Macerata Opera Festival al Teatro Lauro Rossi con una nuova produzione di Les mamelles de Tirésias di Poulenc firmata da Pierluigi Pizzi e i quattro ruoli di “vilain” ne Les Contes d’Hoffmann a Palermo e Roma. Della sua ricca discografia si segnalano La bohème (EMI), Il signor Bruschino e Mare nostro (Ricordi/Fonit Cetra), I tre amanti e Don Procopio (Bongiovanni), Il matrimonio segreto, Nina, o sia la pazza per amore e Linda di Chamounix (Arts Records), Le nozze di Figaro (Telarc), La romanzesca e l’uomo nero di Donizetti (Opera Rara). Ha preso parte a diverse produzioni del Teatro alla Scala teletrasmesse in televisione (Il turco in Italia, Il barbiere di Siviglia e Il cappello di paglia di Firenze). Fra le edizioni in dvd si segnalano Il barbiere di Siviglia dal Teatro Regio di Parma e La Cenerentola dal Teatro Carlo Felice di Genova. La scorsa stagione ha interpretato Il signor Bruschino (ruolo del titolo) al Teatro Verdi di Sassari, Il campanello dello speziale di Donizetti al Teatro San Carlo di Napoli, Il barbiere di Siviglia (Don Bartolo) a Treviso e Ferrara, Il marito disperato (Marchese) a Hong Kong e la prima rappresentazione italiana di Divorzio all’italiana di Battistelli al Teatro Comunale di Bologna. Ha curato inoltre la regia di una nuova produzione de Le nozze di Figaro per il Teatro Colon de Buenos Aires. Ha inaugurato questa stagione interpretando con grande successo il ruolo del titolo in Don Pasquale alla Scottish Opera di Glasgow, seguito dall’interpretazione del ruolo di Bartolo ne Il barbiere di Siviglia al Teatro Carlo Felice di Genova. Nel 2008 ha debuttato come regista presso il Tuscia Opera Festival in una nuova produzione de Il barbiere di Siviglia. A maggio 2009 ha curato la regia di una nuova produzione di Don Pasquale al Teatro Comunale di Bologna. Nella stagione 2010/11 ha raccolto unanimi consensi di pubblico e critica con due nuove produzioni: La traviata al Teatro Comunale di Bologna e il dittico Il tribuno Der Diktator al Festival della Valle dell’Itria di Martina Franca. Nel 2013 la sua fortuna produzione de La Traviata è stata ripresa dalla Otzu Nikikai Opera Foundation in Giappone.

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TRIO MODIGLIANI

MAURO LOQUERCIO, violino

FRANCESCO PEPICELLI, violoncello

ANGELO PEPICELLI, pianoforte

Il Trio Modigliani nasce dall’incontro nel 2005 fra i due fratelli: Francesco e Angelo Pepicelli – che già facevano duo insieme da venticinque anni, e che avevano suonato con alcuni dei più grandi nomi del concertismo – e Mauro Loguercio, reduce da esperienze cameristiche con artisti di prima grandezza quali Nikita Magaloff, Antonio Meneses, Maria Joao Pires, Tamas Vasary. Il Trio Modigliani, rappresenta l’esempio di come si dovrebbe intendere il suonare insieme, confrontandosi apertamente per raggiungere l’obiettivo di una convinzione assoluta relativa al fatto musicale. In questi otto anni di collaborazione, il Trio Modigliani ha suonato in diversi paesi, tra cui: Inghilterra, Austria, Svizzera, Francia, Spagna, Sud America. In Italia, hanno suonato per l’Unione Musicale di Torino, per gli Amici della Musica di Vicenza, Piacenza, Verona, Lucca, le Società dei concerti di Milano, Brescia, Il Quirinale, la Superiore a Pisa, Il Teatro Nuovo a Udine, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese e al Teatro dal Verme con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Hanno inoltre registrato due cd: il primo contenente il Trio in re maggiore n. 1, op.70, intitolato “Trio degli spettri” di Beethoven e il Trio in do minore di Brahms, due classici del repertori per trio, con cui il Trio Modigliani si è posto in diretto contatto con i trii più grandi della storia, guadagnandosi dalla critica il paragone al Trio Beaux Arts. Il secondo cd contenente, invece, l’integrale dei trii di Giuseppe Martucci.

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ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI

27 novembre 1945, ore 17.30: al Teatro Nuovo di Milano debutta l’Orchestra I Pomeriggi Musicali. In programma Mozart e Beethoven accostati a Stravinskij e Prokov’ev. Nell’immediato dopoguerra, nel pieno fervore della ricostruzione, l’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo lanciano la nuova formazione con un progetto di straordinaria attualità: dare alla città un’orchestra da camera con un solido repertorio classico ed una specifica vocazione alla contemporaneità. Il successo è immediato e l’Orchestra contribuisce notevolmente alla divulgazione popolare in Italia della musica dei grandi del Novecento censurati durante la dittatura fascista: Stravinskij, Hindemith, Webern, Berg, Poulenc, Honegger, Copland, Yves, Français. I Pomeriggi Musicali avviano, inoltre, una tenace attività di commissione musicale. Per I Pomeriggi compongono infatti Casella, Dallapiccola, Ghedini, Gian Francesco Malipiero, Pizzetti, Respighi. Questa scelta programmatica si consolida nel rapporto con i compositori delle leve successive: Berio, Bussotti, Luciano Chailly, Clementi, Donatoni, Hazon, Maderna, Mannino, Manzoni, Margola, Pennisi, Testi, Tutino, Panni, Fedele, Francesconi, Vacchi. Oggi I Pomeriggi Musicali contano su un vastissimo repertorio che include i capolavori del Barocco, del Classicismo e del primo Romanticismo insieme alla gran parte della musica moderna e contemporanea. Compositori come Honegger e Hindemith, Pizzetti, Dallapiccola, Petrassi e Penderecki hanno diretto la loro musica sul podio de I Pomeriggi Musicali, che diventano trampolino di lancio verso la celebrità di tanti giovani artisti. È il caso di Claudio Abbado, Leonard Bernstein, Rudolf Buchbinder, Pierre Boulez, Michele Campanella, Giuliano Carmignola, Aldo Ceccato, Sergiu Celibidache, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Vittorio Gui, Natalia Gutman, Angela Hewitt, Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Alexander Igor Markevitch, Zubin Mehta, Carl Melles, Riccardo Muti, Hermann Scherchen, Thomas Schippers, Christian Thielemann, Salvatore Accardo, Antonio Ballista, Arturo Benedetti Michelangeli, Bruno Canino, Dino Ciani, Severino Gazzelloni, Franco Gulli, Nikita Magaloff, Nathan Milstein, Massimo Quarta, Maurizio Pollini, Corrado Rovaris e Uto Ughi. Tra i Direttori stabili dell’Orchestra, ricordiamo Nino Sanzogno, il primo, Gianluigi Gelmetti, Giampiero Taverna e Othmar Maga, per arrivare ai milanesi Daniele Gatti, Aldo Ceccato e Antonello Manacorda. In alcuni casi, la direzione musicale è stata affiancata da una direzione artistica; in questa veste: Italo Gomez, Carlo Majer, Marcello Panni, Marco Tutino, Gianni Tangucci, Ivan Fedele, Massimo Collarini e, da luglio 2013, Maurizio Salerno. L’Orchestra I Pomeriggi Musicali svolge la sua attività principalmente a Milano e nelle città lombarde, mentre in autunno contribuisce alle stagioni liriche dei Teatri di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, e alla stagione di balletto del Teatro alla Scala. Invitata nelle principali stagioni sinfoniche italiane, l’Orchestra è ospite anche delle maggiori sale da concerto europee. I Pomeriggi Musicali sono una Fondazione costituita dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano, e da enti privati, riconosciuta dallo Stato come istituzione concertistico-orchestrale e dalla Regione Lombardia come ente primario di produzione musicale. Sede dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali è lo storico Teatro Dal Verme, sito nel cuore di Milano.

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Giovedì 12 marzo, ore 21.00

Sabato 14 marzo, ore 17.00

Prove generali – Giovedì 12 marzo, ore 10.00

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BIGLIETTI

Interi

Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla 30): € 19,00 + prevendita

Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla 40): € 13,50 + prevendita

Balconata: € 10,50 + prevendita

Ridotti (Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Ass.

Culturali, Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)

Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla fila 30) € 15,00 + prevendita

Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla fila 40) € 11,50 + prevendita

Balconata € 8,50 + prevendita

BIGLIETTI per le prove generali aperte

Interi: € 10,00 + prevendita

Ridotti (Giovani under 26; anziani over 60; cral; ass. culturali, biblioteche; gruppi; scuole e università): € 8,00 + prevendita

Biglietteria TicketOne

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Teatro Dal Verme

Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano

Tel. 02 87.905.201

dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 18.00

www.ipomeriggi.it

www.ipomeriggi.it/facebook

www.ipomeriggi.it/youtube

Biglietteria on-line: www.ticketone.it

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