Di Mario Moretti, liberamente adattato dall’omonimo racconto di Gogol’
Regia Flavio Bucci
Con Marco Caldoro
Musiche Stefano Marcucci
Aiuto regia Palma Spina
Produzione MOLIART
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Flavio Bucci torna a teatro e lo fa con “Diario di un pazzo”, lo spettacolo che nel 1988 incantò le platee di tutta Italia diventando in breve tempo uno spettacolo-culto, una performance unica che va al di là dello spettacolo, un miracolo di identificazione, una straordinaria rappresentazione di fobie, tic, allucinazioni e manie del vivere contemporaneo. E’ il lavoro che più rappresenta il suo istrionismo, testo che Mario Moretti ha liberamente adattato dall’omonimo racconto di Nikolai Gogol. Ma questa volta Bucci ha deciso di curarne la regia e affidare all’attore Marco Caldoro il compito di vestire i panni di Aksentij Ivanovic Popriscin.
E’ un viaggio nella doppiezza e nella schizofrenia di un uomo, un piccolo borghese alle prese con una smisurata ambizione che lo porterà a smarrire identità e ragione. Al centro, un uomo la cui unica responsabilità è quella di temperare le matite per il suo capoufficio, un soffre per la sua condizione sociale che lo priva di dignitosi rapporti umani costringendolo a sprofondare giorno dopo giorno in una solitudine cronica in cui immagina di muoversi in un altro mondo.
L’amore per la figlia del capoufficio aggrava la sua condizione e lo spinge, nel crescente delirio, ad annotare su un diario il grafico giornaliero della sua follia fino a quando sfocia nell’identificazione con il re di Spagna.
Nell’adattamento, Mario Moretti accentua il dato biografico con l’aggiunta di particolari tratti dalla vita e dall’opera di Gogol e inserisce riflessioni e intuizioni della letteratura di genere. Umorismo e pietas, grottesco e dramma si alternano nella rappresentazione del piccolo impiegato e dei suoi impossibili sogni, alternati a quelli di Gogol, uomo e scrittore. Ed è così che la novella, già bellissima, diventa materia viva e palpitante sulle scene.
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FLAVIO BUCCI
Dopo essersi formato nella Scuola del Teatro stabile di Torino fu chiamato da Elio Petri che lo volle come protagonista del suo film “La proprietà non è più un furto”. Nel 1977 si fece conoscere dal grande pubblico interpretando lo sceneggiato televisivo “Ligabue”, diretto da Salvatore Nocita, con il quale tornerà a lavorare intelevisione nei “Promessi sposi” (1989): sempre per il piccolo schermo ha recitato ne “La Piovra” (1984) di Damiano Damiani e in “L’avvocato Guerrieri-ad occhi chiusi” (2008) di Alberto Sironi. Al cinema ha lavorato tra gli altri con Giuliano Montaldo, Nanni Loy, Dario Argento, Pasquale Festa Campanile, Marco Tullio Giordana, Mario Monicelli, Valentino Orsini, Gabriele Salvatores, Luigi Magni, Duccio Tessari, Claudio Fragasso, Maurizio Ponzi, Alessandro Benvenuti, Vincenzo Salemme, Paolo Virzì, Francesca Archibugi e Paolo Sorrentino.
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MARCO CALDORO
A teatro è stato diretto da Giorgio Trestini, Marco Maltauro, Beatrice Bracco, Paolo Rossi, Michele Placido, Angelo Pisani, Giuseppe Emiliani, Adelchi Battista, Mario Scaccia, Walter Manfrè.
Al cinema ha lavorato con Sergio Rubini, Massimo Andrei, Federico Moccia, Giulio Manfredonia, Massimo Martelli.
Per la televisione è stato diretto da Luca Manfredi, Giulio Base, Riccardo Donna, Vittorio Sindoni, Cinzia Torrini, Francesco Miccichè.
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INFO:
Teatro Officina
Via S. Erlembardo, 2 – 20126 Milano
MM1 Gorla | Bus 44 e 86
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Informazioni e prenotazioni:
LUN-VEN: 9.30-17.30
tel: 02.2553200 | fax: 02.27000858 | cell: 3491622028 |
e-mail: info@teatroofficina.it | sito web: www.teatroofficina.it
Orari spettacoli: Feriali ore 21.00 – Festivi ore 16.00
Ingresso con tessera associativa annuale €10
Prenotazione gratuita e obbligatoria sul sito www.teatroofficina.it