food opera di Matteo Franceschini
Prima rappresentazione assoluta
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Da giovedì 16 a domenica 19 aprile 2015, in prima assoluta, va in scena al Teatro Comunale di Bolzano Forèst di Matteo Franceschini, compositore innovativo alla base della cui riflessione creativa ci sono il teatro musicale, la vocalità, le relazioni tra le diverse espressioni artistiche e le tradizioni culturali, in particolare della sua regione d’origine, il Trentino-Alto Adige. Inoltre, Franceschini nutre un forte interesse per l’arte culinaria, specialmente se svolta con fantasia. Ed è da qui che è nata l’idea di mettere in scena un’opera, o meglio una food opera, che avesse come punto focale la cucina e l’enologia.
Forèst è un lavoro unico nel suo genere e si preannuncia come uno spettacolo multi-sensoriale, dove cioè sono coinvolti tutti i sensi, in stretta interazione fra loro. Il pubblico – 50 spettatori per ogni rappresentazione – sarà invitato a prendere posto al centro di un’installazione scenografica allestita sul palcoscenico del Teatro Comunale di Bolzano. Ogni spettatore avrà “in dotazione” un kit contenente cibi ideati appositamente da Alessandro Gilmozzi, uno dei migliori chef italiani, specialista di piatti che prendono forma e gusto dai sapori del bosco. Completerà l’aspetto gastronomico il Lagrein Riserva del Podere Provinciale Cantina Laimburg.
Il libretto e la regia di Forèst sono firmati da Volodia Serre. Il cast sarà costituito da due cantanti (Laura Catrani, soprano, e Nicholas Isherwood, basso baritono), un attore (Clément Bresson), e due musicisti (Pierre Cussac, fisarmonica, e Leo Morello, violoncello). Lo stesso Matteo Franceschini si occuperà di elaborazioni elettroniche dal vivo. Scene e costumi di Mathias Baudry. Luci di Kévin Briard e visual design di Luca e Andrea Franceschini. Il libretto multilingue (italiano, tedesco, inglese, francese, dialetto trentino) traccia una vicenda ideale che si snoda lungo l’arco delle quattro stagioni, attraverso immagini, memorie, citazioni letterarie e associazioni culinarie ispirate alla tradizione delle Dolomiti, patrimonio dell’UNESCO.
Forèst è una produzione di Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, progettata e realizzata in collaborazione con Fondazione Teatro Comunale e Auditorium di Bolzano, in coproduzione con Neue Oper Wien e Festival Paris quartier d’été, in collaborazione con Arcal-Paris e Podere Provinciale Cantina Laimburg.
Orari rappresentazioni: 16 aprile ore 20; 17 e 18 aprile ore 18,30 e 20,30; 19 aprile ore 16,30, 18,30 e 20,30.
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Matteo Franceschini
Nato a Trento nel 1979, si è diplomato in composizione sotto la guida di Alessandro Solbiati al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Perfezionatosi con Azio Corghi presso l’Accademia Nazionale “Santa Cecilia” di Roma, ha frequentato il Cursus Annuel de Composition et d’Informatique Musicale all’IRCAM di Parigi. Premiato in diversi concorsi sia nazionali che internazionali, ha ricevuto commissioni dalla Filarmonica della Scala, dalla Biennale di Venezia, dal Festival Mito, dall’Orchestra Sinfonica Haydn di Bolzano e Trento, da As.Li.Co., dall’Orchestre National de Belgique, dall’Opéra de Reims, dall’Opéra de Saint-Étienne e da altri importanti enti internazionali. I suoi lavori, diretti tra gli altri da Jukka-Pekka Saraste, Mikko Frank, Pascal Rophé, David Atherton, Arturo Tamayo, Ronald Zollman e Gustav Kuhn, sono stati eseguiti in prestigiosi festival e teatri. É compositore in residenza all’Orchestre National d’Île de France, all’Accademia Filarmonica Romana, e presso ARCAL, Compagnie Nationale de Théâtre Lyrique et Musical di Parigi, con la quale ha realizzato la sua prima opera teatrale “My way to hell”, rappresentata anche al Teatro Comunale di Bolzano nel 2011.
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Volodia Serre
Dopo aver completato gli studi al Conservatorio nazionale superiore di arte drammatica di Parigi nel 2001, Volodia Serre prosegue la carriere di attore dedicandosi al contempo ai propri progetti. La sua prima creazione è Le Suicidé, di Nikolaï Erdman, presentato nel 2008 al Théâtre Romain Rolland di Villejuif, al Théâtre 13 di Parigi e in tournée. Seguono la messa in scena di Tre sorelle di Čechov al Théâtre de l’Athénée-Louis Jouvet a Parigi nel 2011/2012 e l’adattamento del romanzo di Gontcharov, Oblomov, presso la Comédie Française nel 2013. Nel 2010 lavora con Matteo Franceschini all’elaborazione della loro prima opera My way to hell, della quale è librettista. Forèst è la loro seconda collaborazione.
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Alessandro Gilmozzi
È uno dei più quotati chef italiani, specialista di piatti che prendono forma e gusto dai sapori del bosco: una cultura acquisita alla corte di nomi come Michel Bras e Alain Ducasse. Ogni novità apportata al suo menu è frutto di una ricerca minuziosa, scientifica. A Cavalese, sperimenta da più di vent’anni materie prime inusuali, come i licheni, o perfeziona le ricette antiche che hanno perso un po’ di smalto. La sua è una cucina che profuma di affumicatura, di erbe dei boschi, di capanna da caccia. Queste conoscenze si sposano ad hoc con il nuovo, con le tecniche di cucina più avanzate: cucina molecolare, cotture a bassa temperatura, l’uso creativo del fumo, l’avvicinamento primordiale fra il fuoco, il legno e la carne.
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Teatro Comunale Bolzano
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