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#Lavorover40

fotoliberamente tratto da La domanda d’impiego di Michel Vinaver

regia Bruno Tramice

con Bruno Tramice, Ettore Nigro, Lorena Leone, Clara Bocchino

produzione Pecore Nere

costumi Alessandra Gaudioso

scene Concetta Caruso Ferrera e Francesca Mercurio

disegno luci Ettore Nigro

movimenti coreografici Lorena Leone

regista assistente Rosario D’Angelo

sartoria Il Cascione

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#Lavorover40 è la nuova produzione delle Pecore Nere con la regia di Bruno Tramice che andrà in scena al Thèâtre De Poche, in via Salvatore Tommasi 15, dal 9 al 12 aprile e dal 16 al 19 aprile 2015, dal giovedì al sabato alle ore 21, la domenica alle 18 e giovedì 16 alle 18. Tramice, nelle vesti di regista, si lascia ispirare dal testo di Michel Vinaver, “La domanda di impiego”, che racconta la storia densa e cruda della frantumazione interiore di un uomo qualunque – Fage, 43 anni, dirigente di azienda, interpretato dallo stesso Bruno Tramice – rimasto senza lavoro. Attraverso le relazioni con gli altri personaggi – interpretati da Ettore Nigro, Lorena Leone e Clara Bocchino – Fage tenta di reagire e ricostruire i cocci di quel che resta della sua vita, rivendicando la sua dignità umana e professionale. In scena scorre implacabile un ritmo incalzante e angosciante, in continua oscillazione tra conquista di lucidità e perdita di senno, i momenti precedenti si fondono con quelle seguenti, senza cesure interne come in una melodia in cui le note, qualitativamente diverse, si fondono in un processo unitario: è il tempo della coscienza. Un tempo fluido e singhiozzante, mai uguale, mai reversibile, in cui la vita familiare di Fage si disgrega e si ricompone, a fatica, con sofferenza di tutti.

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Note di regia

L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, da qui l’urgenza di trarre ispirazione dal testo di Michel Vinaver “La domanda di impiego” per tracciare una linea, tra le più problematiche, legata al lavoro. Un peso su cui occorre dibattere e confrontarci. La disoccupazione, i contratti a progetto, i licenziamenti, le dimissioni forzate, oggi non sono un timore, ma una realtà quotidiana tangibile, che investe non solo l’Italia, ma il mondo intero da un cinquantennio e più. #Lavorover40 vuole raccontare, attraverso la storia del protagonista Fage, un dirigente d’azienda di 43 anni costretto a dimettersi, le possibili ripercussioni che la perdita del lavoro possono avere sulla dignità umana e sulla vita affettiva familiare, minandone i rapporti e la solidità stessa. Fage dopo anni dedicati con fede e lealtà alla sua azienda, in nome di un progetto comune, di un ideale e di una visione del mondo condivisi, viene rottamato senza la possibilità di riciclarsi perché a 43 anni, per le logiche aziendali, si è già vecchi, fuori mercato.

È il tempo dei rimpianti, dei dubbi, delle promesse non mantenute, del se avessi detto o fatto così, degli esami di coscienza che attraverso un gioco crudele vengono scandagliati da cinici e surreali selezionatori del personale durante i colloqui attitudinali. Ne viene fuori un quadro di una disperata umanità in cui Louise, la moglie, tenta di arginare la sua solitudine prima che lo porti alla deriva. «Dimmi Nathalie – dirà Fage rivolgendosi, non a caso, alla figlia sedicenne – Perché lavoriamo? Per guadagnarci la vita? Ma quale vita? Lo so che bisogna dedicarsi a un lavoro, e io sto per dedicarmi a questo niente».

Perché una generazione senza lavoro, oggi, è una vita senza futuro.

Bruno Tràmice

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da giovedì 9 a domenica 12 aprile e da giovedì 16 a domenica 19 aprile 2015

(da giovedì a sabato ore 21|domenica ore 18|giovedì 16 aprile ore 18)

Thèâtre De Poche fa parte di Politeatro – Rete Piccoli Teatri Metropolitani

www.facebook.com/RetePoliteatro

Info biglietti 081 549 09 28|333 7999718|www.theatredepoche.it

 

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