Un luogo freschissimo, con alberi molto alti che proteggono dal sole battente, e sei panchine al centro: Piazzale Bainsizza, a Mestre, (dietro al Cinema Dante, vicino a Via Piave e alla stazione dei treni) è immerso tra le cosiddette “case dei ferrovieri”. Esattamente quel Piazzale Bainsizza spesso citato nei quotidiani locali quando si parla di sicurezza e degrado della città: uno spazio occupato anche dallo spaccio.
Proprio qui, venerdì 12 giugno, a partire dalle ore 21.00, avrà vita il secondo dei tre appuntamenti di “Prove di Filò Urbano”, a cura di Giuseppina Casarin e Coro Voci dal Mondo: la musica della formazione multietnica composta da cittadini storici e nuovi immigrati di Mestre incontrerà il giornalista e scrittore Gian Antonio Stella in uno dei luoghi più controversi della città, ma anche particolarmente caro al Coro per la presenza di Casa Bainsizza.
Cos’è Casa Bainsizza? Spiega Giuseppina Casarin: “Piazzale Bainsizza è certamente un luogo vissuto e percepito dai propri cittadini come poco sicuro. I palazzi intorno al piazzale sembrano in parte disabitati, nessuno si affaccia dal balcone o sul poggiolo, nessuno scende a prendere il fresco sotto agli alberi. Ma è proprio in questo luogo della città così tormentato e fragile che si affacciano i poggioli, le finestre e le porte aperte di Casa Bainsizza: una piccola palazzina data da un privato cittadino in “comodato d’uso” a un gruppo di cittadini del quartiere, il Gruppo di Lavoro di via Piave, da circa dieci anni impegnato a promuovere in questo quartiere azioni di partecipazione alla vita sociale, esperienze di convivenza e sostegno, in questa comunità sempre più multietnica”. A Casa Bainsizza da due anni i cittadini promuovono attività sociali e culturali: corsi di italiano, di musica, l’Atelier dell’altra editoria, mostre. È qui che una giovane ostetrica coinvolge decine di mamme italiane e straniere che si incontrano periodicamente per confrontarsi sul tema dell’educazione dei propri figli. “È questa l’altra faccia di Piazzale Bainsizza – continua Casarin -: un luogo frequentatissimo dove la comunità si esprime in modo attivo e solidale. È così che questi cittadini rispondono intelligentemente al degrado, alla paura, alla sicurezza della propria città. Un altro modo di abitare un luogo”.
A sostegno di queste azioni di cura e amore per la città, il Coro Voci dal Mondo ha scelto quel tratto di strada tra il Piazzale e Casa Bainsizza come luogo di rappresentazione del secondo appuntamento di “Prove di filò urbano”. I canti del Coro Voci dal Mondo si uniranno alle parole di Gian Antonio Stella: un particolare incontro per dare vita ad un altro modo di abitare la città.
“Prove di filò urbano” è un progetto promosso dai cittadini dall’Associazione Coro Voci dal Mondo con la collaborazione del Gruppo di Lavoro di Via Piave e il patrocinio del Comune di Venezia.
L’ingresso alle serate è gratuito. Il pubblico è invitato a portarsi una sedia.
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IL CORO VOCI DAL MONDO
Il Coro Voci dal Mondo nasce da un laboratorio di canto e di integrazione, dal 2008 attivo nel quartiere di via Piave a seguito del forte cambiamento d’identità abitativa e commerciale dovuta all’arrivo di molti immigrati, specie dall’Est Europa, dal Bangladesh e dalla Cina. Un luogo in continuo cambiamento, la cui popolazione si caratterizza per le differenze etniche, religiose e di stili di vita. Un luogo che “ci parla di un prossimo che è sempre meno specchio di “me”, e che ci obbliga a fare i conti con la differenza – spiega Franco Nube, presidente dell’Associazione Coro Voci dal Mondo -. È una differenza che spesso non ti fa prendere il bus dopo le nove di sera, che non ti fa uscire di notte se non per il breve tragitto da una casa all’altra, su automobili con la sicura interna bloccata”. In questo contesto, la musica e il canto ridanno senso ai legami comunitari, riaprono quelle connessioni tra uomini e donne che la paura sempre più cerca di distruggere. “Il canto avvicina e richiama persone diversissime per provenienza, o età. Il gruppo aiuta a non sentirsi soli, isolati, e costruisce la consapevolezza che questo tempo di pace e di ascolto è importante e necessario per la nostra città. Per tutti i partecipanti al Coro, il rendersi conto che il nostro lavoro ha valore di testimonianza di convivenza è un aspetto motivazionale fortissimo: è un pensiero che nasce nelle persone, si muove continuamente, le fa parlare della propria città, le rende attive, impegnate e protagoniste di azioni importanti nella propria città. Lavoriamo insieme alla ricerca di nuove forme per farci ascoltare, di nuovi sensi del nostro esistere; alla ricerca di fare quello che sentiamo necessario, urgente per il nostro quartiere”.
Il Coro Voci dal Mondo si descrive così: “Un coro di voci miste, voci colorate, voci italiane e straniere che hanno voglia di esserci per dar vita ad un canto nuovo fatto dall’incontro di storie diverse”. Il coro multietnico Voci dal Mondo è aperto a donne e uomini e si ritrova ogni lunedì alle ore 20.00 nel Centro Civico di Mestre in via Sernaglia, 43.
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L’ULTIMO APPUNTAMENTO:
venerdì 26 giugno ore 21.00 – Parco Piraghetto
Azioni sonore e teatrali espresse in forma itinerante e senza supporti tecnici all’interno del parco, a cura del Coro Voci dal Mondo e artisti ospiti
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Informazioni per il pubblico:
https://sites.google.com/site/corovocidalmondove/
ass.corovocidalmondo@gmail.com
333.3006466