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Zanzibar Cirque Farouche in “Blast”

fotoIl circo è la concentrazione silenziosa, l’arte di rappresentare senza le parole. È una grande e faticosa scuola. La professione di fare venti mestieri alla volta.

Charlie Chaplin

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È cominciato il 3 Luglio ed andrà avanti fino al 1° Agosto la 14° edizione del Festival Internazionale di Circo Contemporaneo “Sul Filo Del Circo”. La manifestazione è organizzata dalla Città di Grugliasco in collaborazione con Cirko Vertigo, con il sostegno della Compagnia di San Paolo che ha selezionato la rassegna con il bando “Arti Sceniche 2015”, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Piemonte, della Fondazione CRT, con il patrocinio della Città di Torino, della Città Metropolitana di Torino e in collaborazione con LIVE Fondazione Piemonte dal Vivo. Si presenta con 26 spettacoli, 15 titoli differenti, 2 prime europee, 9 prime nazionali e oltre 150 artisti provenienti da Italia, Francia, Svizzera, Argentina, Danimarca, Belgio, Spagna, Tunisia, Olanda, Brasile, Messico, Colombia, Stati Uniti, Cile, Croazia e Slovacchia. E scusate se è poco. 

Sabato 11 Luglio è la volta di Blast (dal francese: esplosione) definito un concerto di Zanzibar Cirque Farouche (letteralmente circo selvaggio) con diciotto artisti di altissimo livello provenienti da tutto il mondo e dalle più importanti compagnie di circo contemporaneo del panorama attuale.

Definito dalla locandina “Spettacolo di Punta del Festival”, te ne rendevi conto già dall’arrivo: davanti al Parco di Grugliasco moltissime auto parcheggiate ed altre che arrivavano da cui uscivano centinaia di persone, composte per lo più da famiglie con prole, amici e amanti del circo. Insomma le “tipiche facce da Circo” tanto per citare il grande Campanile. Entrando dentro il bel parco che conduce al tendone il clima era quello di sempre allegro, fiducioso che ciò che si stava per vedere era di alto livello. Occorre aggiungere che lo stesso spettacolo era già stato fatto il giorno precedente, e su questo c’era stato un servizio televisivo andato in onda sul TG3, per cui si avevano già notizie della validità di ciò che ci aspettava. Ma il rapporto che si è venuto a creare fra il pubblico, sempre più numeroso negli anni, e il Circo Vertigo è oramai così alto che, ne sono certo, basta il fatto che uno spettacolo sia inserito nel cartellone per far si che questo pubblico vada ad assistere fiducioso e senza esitazioni. Ed anche questa volta non siamo stati delusi. Anzi. Dopo la sobria e sentita presentazione del Direttore Artistico Paolo Stratta, ci siamo trovati di fronte ad “Immagini di grande suggestione, ad una spettacolare tempesta di piume, un vibrante bolero aereo, una deflagrazione di musica, un’esplosione di energia anarchica, un ossimoro di poesia e rude forza umana amalgamate sapientemente da una mise en scene in grado di costruire grandi tableau carichi di magia ed emozione.”

Il pubblico, che riempiva ogni minimo spazio del grande tendone ed incurante del caldo (non asfissiante ma ben presente nonostante una ventilazione silenziosa), applaudiva quasi di continuo e nel finale si è ritrovato tutto in piedi, entusiasta e rumorosissimo costringendo gli artisti a tornare più volte sul palco, ed alla fine facendoli scendere in mezzo a loro per un abbraccio reale e non solo simbolico.

C’era poesia e forza fisica in quel continuo cambio di scena. Si passava dal trapezio al palo, dalla bicicletta al volo aereo con ironia e semplicità. Filo conduttore una enorme tata, materna ed erotica che teneva tutto sotto controllo, e quando, dopo l’ennesimo salto si è ritrovata catapultata in platea, ha iniziato a flirtare, in modo ironico e apparentemente pesante con alcuni spettatori, divertiti e imbarazzati. La musica dal vivo, condita da voci molto belle e toccanti, donava quella ciliegina in più ad uno spettacolo che a tutti noi, che abbiamo avuto la fortuna di vedere, faceva considerare fra i più belli della categoria visti finora. Tra coloro che compongono il cast, Ivan Do-Duc, straordinario artista della bicicletta acrobatica con un luminoso percorso sportivo nei campionati di ciclismo artistico prima di approdare come solista al Cirque du Soleil all’interno dell’ultima versione della produzione “Saltimbanco”.

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Prima nazionale

Con Jef Odet, Marion Verd, Chiara Sicoli, Simone Benedetti, Rafik Thlijani, Mohamed Dhiaa Gharbi, Fourat Gharbi, Ivan Do-Duc, Adrien Frettard, Yann Laforge, Pedro Gonçalves Guerra, Liz Braga Guimaraes, Anthony Weiss, Damien Fleau, Maxime Fleau Batteur, Isabelle Sorling Chanteuse, Jean Rollet Gerard, Diogenes Baptisttella

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