Composizione per coro e voce recitante
musica di Giovanna Marini
su testi di Pier Paolo Pasolini – I giovani infelici / La meglio gioventù
Voce recitante Enrico Frattaroli
Coro Favorito della Scuola Popolare di Musica di Testaccio
Maestro del coro Patrizia Rotonda
Mise en espace di Enrico Frattaroli
Produzione Teatro di Roma
con la partecipazione della Scuola Popolare di Musica di Testaccio
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Il Teatro di Roma dedica a Pier Paolo Pasolini uno dei percorsi tematici più articolati della nuova Stagione, per raccontare un personaggio straordinario, precursore del nostro tempo, poeta infinito, visionario e acuto osservatore del presente. IL TEATRO DI Roma per Pasolini è il segmento che omaggia il “poeta corsaro” a quarant’anni dalla sua morte tragica, costruendo un programma composito di 7 spettacoli, eventi speciali e il sogno di un’insolita esperienza di viaggio. Un’occasione per riflettere sull’attualità attraverso le parole e l’opera di chi l’attualità aveva saputo decifrare con disincantata lungimiranza.
Ad aprire l’omaggio romano la composizione per coro e voce recitante di Giovanna Marini, Sono Pasolini, un moderno oratorio che celebra la ricchezza della poesia e del pensiero pasoliniani, in prima nazionale dal 27 ottobre all’1 novembre al Teatro India. Una drammaturgia cantata con Enrico Frattaroli, che legge I giovani infelici, e il Coro Favorito della Scuola Popolare di Musica di Testaccio, che mette in canto le poesie della Nuova Gioventù, produzione del Teatro di Roma.
Giovanna Marini, una delle musiciste più espressive del panorama musicale popolare e contemporaneo, indaga nel profondo l’universo e la vita di Pasolini per riempire la musica dei suoi versi che parlano dell’oggi, della gioventù isterilita e lontana dai sogni, ma anche degli ideali, degli entusiasmi e degli amori veri. La voce del poeta, messa a tacere il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia, resiste al tempo e torna a vivere in questa composizione che la Marini porta in scena per presentarci “Pier Paolo Pasolini di fronte a se stesso”. Così si apre il dibattito parlato/cantato tra la voce recitante, quella di Enrico Frattaroli, che legge I giovani infelici, scritto postumo dei primi giorni del 1975, tratto dalle Lettere Luterane, e il Coro Favorito che ascolta, canta e commenta, ma sempre con le parole di Pasolini, quelle delle poesie in friulano della Nuova Gioventù. Il Coro, chiamato Coro Favorito e istruito dal Maestro Patrizia Rotonda, è formato da parte del corso di Estetica della Musica Contadina della Scuola Popolare di Musica di Testaccio di Giovanna Marini.
Pasolini ancora una volta con sé e contro di sé per questo moderno oratorio parlato/cantato a quarant’anni dalla sua terribile morte: «Ho conosciuto Pasolini e parlato con lui poche volte, ero amica di Laura Betti che abitava di fronte a lui nel periodo di vita in cui abitavano tutti e due alla Garbatella, quartiere popolare di Roma. E lui passava spesso a trovarla, un uomo discreto, gentilissimo, timido, almeno così sembrava – ricorda Giovanna Marini – Prendeva spesso il respiro prima di parlare, come se avesse riflettuto molto su quello che avrebbe detto. Poi ho capito che era per un’abitudine alla ricerca della parola che esprimesse nel modo più vero e completo il suo pensiero. Infatti a volte usava parole non frequenti nel nostro consueto linguaggio , e io mi sorprendevo, allora gli chiedevo “ Che vuol dire?” e lui sorrideva, ci pensava su, poi rispondeva. Mi piaceva molto, lo trovavo diverso da tutti – continua Giovanna Marini che conserva racconti epici dei suoi incontri con Pasolini – Le sue poesie in friulano della “Meglio Gioventù”, poi della “Nuova Gioventù”, mi hanno sempre incantato. Le trovo bellissime, e ho sempre provato a metterle in musica. Questo mi ha impegnato per molti anni, prima con strumenti, percussioni, sassofoni e voci, poi spogliando via via le partiture fino a riscriverle, ora, nel 2015, per solo coro, e coro di voci naturali. Continuo a pensarle come uno straordinario capolavoro, da contrapporre all’altra anima di Pasolini, quella analitica, spietatamente analitica, dove una causa deve sempre avere un effetto, e si deve considerarli tutti e due in un incatenamento, a volte crudele, ma purtroppo sempre giusto, coerente. Così è nato questo pezzo di musica e lettura, quasi come una conseguenza naturale del mio amore per questa persona, che ha vissuto una vita così ricca, da uomo dotatissimo di tutte le qualità migliori per un essere umano, esemplare per la sua continua ricerca del non falso, del giusto, del vero. Tra “luce del cuore” e “buio delle viscere”».
Lo spettacolo è uno dei tasselli del progetto IL TEATRO DI Roma per Pasolini che si compone di sette titoli. L’inedita partita di pallone Pier Paolo! di Giorgio Barberio Corsetti “giocata” nel campo di Pietralata a Roma (31 ottobre e 1 novembre), una produzione Fattore K. Si continua al Teatro India con La stanza della tortura ispirato a Salò/Sade con Francesca Benedetti (4/7 marzo); Il vantone, ovvero la traduzione in romanesco di Pasolini del Miles di Plauto, diretto da Federico Vigorito, con Ninetto Davoli (8/13 marzo); Dopo Pasolini, in rito in roulotte per sei spettatori, proposta del Teatro delle Ariette (17/22 maggio). Mentre al Teatro Argentina Federico Tiezzi firma la regia del Calderón, che Pasolini ambienta nella Spagna franchista durante gli anni del regime (20 aprile/8 maggio). L’ultima creazione di ricci/forte, PPP Ultimo inventario prima di liquidazione, chiude la stagione dell’Argentina (14/16 giugno). L’anno pasoliniano si completerà nell’ottobre 2016 con la messa in scena di Ragazzi di vita diretta da Massimo Popolizio con uno folto gruppo di giovani interpreti.
Oltre ai sette titoli in programma, continuano gli omaggi del TEATRO DI Roma per Pasolini con l’evento speciale il 2 novembre al Teatro Argentina con Testimone carnale, una serata a cura di Dacia Maraini, Antonio Calbi e Francesco Siciliano. Una maratona di letture da Petrolio, frammenti del suo ultimo romanzo incompiuto, interpretati da 22 artisti: Urbano Barberini, Giorgio Barberio Corsetti, Bernardo Bertolucci, Francesca Benedetti, Paolo Bonacelli, Ascanio Celestini, Ninetto Davoli, Giuliana De Sio, Piera Degli Esposti, Iaia Forte, Massimo Foschi, Dario Franceschini, Lino Guanciale, Monica Guerritore, Roberto Herlitzka, Roberto Latini, Lorenzo Lavia, Luigi Lo Cascio, Antonio Piovanelli, Massimo Popolizio, Francesco Siciliano, Carla Tatò.
Continuano gli omaggi all’Argentina con l’Atelier per Pasolini Aubade, “cantata della Dopostoria” di Carla Tatò e Carlo Quartucci (2 novembre); e la video-opera Pier Paolo Poeta delle Ceneri, ripresa live dello spettacolo del 2012 di Irma Immacolata Palazzo e Gianni Borgna (1/15/29 dicembre). Mentre gli spazi esterni del Teatro India accolgono l’intervento di street art dell’artista Frederico Draw che realizzerà un’opera murale dedicata a Pasolini (inaugurazione 1 novembre). Inoltre, l’intera area esterna di India sarà intitolata Paesaggio Pasolini, in sintonia col gasometro, il fiume, il canneto, le rovine, la fabbrica.
Infine, il sogno di un’idea: un Treno Corsaro, un convoglio vero e proprio che attraverserà la dorsale della penisola, dal Friuli nativo a Matera, la città scolpita del suo celebre Vangelo. Una “drammaturgia viaggiante” a tappe realizzata dal Teatro di Roma con il CSS di Udine. «E’ il progetto cui più teniamo ma anche il più ardito e complesso – dichiara il direttore Antonio Calbi – Ci piace considerarlo un sogno da concretizzare. Nasce dal viaggio che Pasolini fece seguendo il periplo delle coste italiane nel 1956. E noi vorremmo ripercorrere l’Italia, dai paesaggi arsi del Friuli ai calanchi della Lucania, con il suo spirito, attraverso i suoi occhi».
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INFO TEATRO INDIA
Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi) – Roma
Ufficio promozione Teatro di Roma: tel. 06.684.000.346 – www.teatrodiroma.net
Orari spettacoli: tutte le sere ore 21 I domenica ore 18 – Durata spettacolo: 75 minuti