venerdì, Marzo 29, 2024

Area Riservata

Il sangue

Foto di Luigi De Frenza (Arna Meccanica)
Foto di Luigi De Frenza (Arna Meccanica)

Spettacolo-concerto

ideazione e regia PIPPO DELBONO

con Pippo Delbono, Petra Magoni
e con Ilaria Fantìn liuto, opharion, oud, chitarra elettrica

produzione Compagnia Pippo Delbono in coproduzione con il Festival del Teatro Olimpico di Vicenza

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Pippo Delbono è re Edipo, un re maledetto che maledice se stesso, compiendo il suo destino infame e scoprendo la sua vera identità di vittima e carnefice.

Petra Magoni è l’Antigone che accompagna, con la sua voce straordinaria, la tragedia del padre di cui è anche sorella, non giudicandolo, ma esprimendo il suo dolore con le stesse parole di Edipo.

Una tragedia umana che trova origine nell’antica Grecia di Sofocle e ripercorre il tempo, divenendo attuale fino ai giorni nostri.

Ed ecco che questo percorso nella storia si fa tangibile ed udibile grazie agli strumenti suonati da Ilaria Fantìn, che trascina lo spettatore in un viaggio dal sapore antico con l’opharion e l’oud per poi riportarci nell’odierna realtà grazie al suono graffiante della chitarra elettrica.

Ilaria Fantìn è Ismene, che insieme ad Antigone, rimane al fianco del padre Edipo, ormai caduto in disgrazia, vittima della sua stessa maledizione pronunciata contro l’assassino di Laio.

Il Sangue” è il vero protagonista di questa tragedia: i legami di sangue incestuosi, che imbrigliano i personaggi nelle maglie di un destino che si compie inesorabile; il sangue versato, a causa del figlio che uccide il padre, del suicidio della madre, che si scopre moglie del proprio figlio, e del figlio che si acceca dopo aver scoperto la sua vera identità, a lungo rincorsa e dalla quale, poi, fugge.

Da lontano, un silenzioso osservatore impone la sua presenza, come l’oracolo che sempre sapeva e che assiste impotente alla tragedia: si tratta di Bobò, sordomuto, rinchiuso per quarant’anni in un manicomio, che grida il suo lamento finale.

La tragedia di re Edipo diventa la tragedia dell’umanità costretta a scontrarsi con la vita, sapendo che questa non gli appartiene veramente e che un giorno gli verrà strappata via definitivamente.

Ma prima che sia morto bisogna sempre evitare di dirlo felice, soltanto fortunato”, come afferma Solone dinanzi al re Creso.

Dall’Hallelujah di Jeff Buckley, a “Sympathy for the devil” dei Rolling Stones; dalla canzone tradizionale “Amara terra mia” a Sinead O’ Connor, Fabrizio De Andrè, Leonard Cohen e Lou Reed, Pippo Delbono porta in scena al Teatro Metastasio di Prato, con uno spettacolo/concerto, la tragedia dell’Edipo Re, che si insinua nella tragedia umana, nella Storia che si ripete.

 

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