Sarà tutto tranne che convenzionale La Regina Dada, spettacolo scritto a quattro mani dal pianista jazz (ma è troppo riduttivo identificarlo così) Stefano Bollani e dall’attrice-ballerina Valentina Cenni che parte in tour il prossimo 11 marzo per toccare molte città italiane, da Bologna a Milano e arrivare sul palco del Teatro Eliseo di Roma dal 29 marzo al 3 aprile 2016.
“La regina Dada che portiamo in tournèe è la versione 2.0 dello spettacolo che ha debuttato lo scorso anno, ma che abbiano ri-pensato e ri-allestito. Con Valentina, con cui siamo compagni di vita e d’arte, abbiano creato questo spettacolo che è il frutto di una lunga gestazione. Stavolta si tratta di uno spettacolo meno “punitivo” rispetto alla versione precedente – spiega Stefano Bollani – Abbiamo pensato che fosse un peccato rinunciare alla musica volendo staccare il Bollani musicista dal Bollani attore, ma adesso il mio personaggio suona realmente un pianoforte a coda”.
Bollani, fra i migliori e versatili pianisti jazz in circolazione, stavolta si mette in gioco anche come autore teatrale e interprete sul palco insieme all’attrice-ballerina Valentina Cenni, sua compagna d’arte e di vita: il risultato è un testo scritto a quattro mani in cui drammaturgia e musica si fondono senza difficoltà in un percorso unico che rende la destrutturazione parte integrante di uno spettacolo all’insegna della creatività che mal tollera le etichette di qualsiasi genere, ma che certamente è un accattivante work in progress.
Ma che cosa vuol raccontare La Regina Dada?
“È la storia di due persone che tentano di trovare un modo di comunicare – spiega Bollani – e lo fanno attraverso al musica. Vorrebbero poter riuscire a fare a meno delle parole”. La vicenda suggerisce un po’ una dimensione fiabesca e dadaista e racconta la storia della regina Dada che, oppressa dal ruolo che le è stato imposto, abdica per fuggire nella notte e rifugiarsi a casa del suo maestro di musica”.
In realtà sono due personaggi estremamente diversi: lei. Regina dadaista e un po’ eretica, parla molto e si mette alla ricerca di sé stessa e della verità cercando di liberarsi del ruolo istituzionale che le ha assegnato la società e cominciando a mettere in discussione ogni tipo di convenzione. Lui, il maestro di musica, è un tipo poco socievole e molto solitario che parla attraverso la musica.
“La formazione della Regina passerà attraverso la musica, ma quello che si crea con il maestro di musica è un rapporto molto particolare – continua il pianista – L’argomento dello spettacolo fondamentalmente è la ricerca della libertà, la nostra espansione civile. Riusciamo a uscire dalla nostra vita pre-ordinata e da quello che ci è stato assegnato?”.
La musica è parte sostanziale dello spettacolo e non è certo una semplice colonna sonora pur spaziando fra diversi generi: se Bollani ammette che è “stato difficilissimo fare l’attore”, stavolta il suo personaggio parla realmente con la musica tanto che approfittando della condizione atemporale del testo, il repertorio del Maestro di musica è ampissimo e include le musiche originali, canzoni o pezzi di De Falla.
“Più che parlare di uno spettacolo, possiamo parlare di un vero e proprio progetto. Pensavamo a questo spettacolo da molto tempo – concorda Valentina Cenni – la Regina si evolve e si trasforma, è un testo che si ciba dei nostri pensieri e che cambia continuamente nel corso delle serate”.
Il tour de La Regina Dada parte l’11 marzo dal Teatro Comunale di Cagli e si concluderà il 16 aprile al Teatro Bauffremont di Caltanissetta toccando molte città, tra cui Bologna, Certaldo, Sanremo, Montepulciano, Bari, Torino.