“E vi garantisco che uno sciocco colto è più sciocco d’uno sciocco ignorante”.
Al Teatro Sala Fontana – dal 16 al 28 febbraio – prosegue il lavoro di Monica Conti con “Le Intellettuali” (titolo originale Le femme savantes) dell’inclito commediografo francese.
Ci troviamo all’interno dell’abitazione di Crisalo (Miro Landoni) nel contesto di una società diluita da un mare di gocce borghesi dove il privilegio del denaro produce una categoria di persone che, con la scusa dell’arte e del sapere, bramano unicamente un riconoscimento sociale.
Scevro di ruoli principali si ha come l’impressione che l’intero spettacolo sia una giostra dove gli attori ruotano nervosamente tra rivalità, intellettualismo sterile e pedissequo accademismo.
(Come sembra vicino il 1672, non trovate?)
Le tre saccenti (Maria Ariis, Stefania Medri e Federica Fabiani) sono il risultato di una perniciosa posa intellettuale distante dalla praticità del reale. Flaminia, capobanda e sposa di Crisalo, allontana le serve sgrammaticate, costringe il cuoco ad apprendere la storia e trasforma la casa di quest’ultimo in un circolo letterario. Quel pover’uomo vuole solo mangiare e bere, a niente gli servono le finezze linguistiche o l’orbita dei satelliti di Giove. Vuole solo stare in pace, ma deve sopportare tutto ciò poiché è un uomo debole e conosce gli orrori (come dice lui stesso) dei litigi familiari. Quando però la donna decide di destinare la figlia Enrichetta (Gaia Insenga) al pomposo Trissottani (Roberto Trifirò) – un tanghero travestito da poeta – l’uomo che predilige il pratico Clitandro (Marco Cacciola) ha un moto d’orgoglio e l’inaspettato aiuto di Aristo (Stefano Braschi) risolverà la situazione svelando la natura del “poeta”.
Il classico schema dell’amore ostacolato trova la sua naturale conclusione e le donne in scena scoprono che la tanto virginale sapienza può divenire una prostituta vanitosa quando utilizzata senza reale necessità.
Tiene la scena il talento di Miro Landoni che ringrazio per le risate che strappa e Monica Conti in una fugace, ma ottima prova dialettale. Lo spettacolo funziona e credo si possa definire un buon lavoro nel suo complesso; peccato per la macchinosa recitazione di alcuni interpreti che, vuoi per scelta registica o stile, risultano legnosi e di poco spessore drammatico.
Mentre esco dalla sala e un signore parla alla sua accompagnatrice: “…ma infatti, ci parlano di tempi moderni, ma sembra di vivere nella preistoria intellettuale! Con tutta questa appariscenza superficiale, l’ignoranza e…” lei sbadiglia e dice “Sì certo; che ne dici di una pizza, tesoro?”
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Le intellettuali (Les femmes savantes) di Molière
Traduzione Cesare Garboli
Adattamento e regia di Monica Conti
Con (in ordine alfabetico) Maria Ariis, Stefano Braschi, Marco Cacciola, Monica Conti, Federica Fabiani, Miro Landoni, Stefania Medri, Roberto Trifirò, Gaia Insenga
Scene e costumi: Domenico Franchi
Disegno luci: Antonio Zappalà
Musiche: Giancarlo Facchinetti