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Servo per due – One Man, Two Guvnors

Foto di Daniele Barraco
Foto di Daniele Barraco

di Richard Bean

tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni

tradotto e adattato da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen, Simonetta Solder

con in o. a. Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Pierluigi Cicchetti, Anna Ferzetti, Marit Nissen, Totò Onnis, Diego Ribon, Eleonora Russo, Fabrizia Sacchi, Paolo Sassanelli, Luciano Scarpa, Thomas Trabacchi

LUCA PIROZZI chitarra, voce e banjo

LUCA GIACOMELLI chitarra e voce

RAFFAELE TONINELLI contrabbasso e voce

EMANUELE PELLEGRINI percussioni e voce

scene Luigi Ferrigno

costumi Alessandro Lai

luci Cesare Accetta

coreografie Fabrizio Angelini

canto Gabriele Foschi

musiche eseguite dal vivo dall’orchestra Musica da Ripostiglio

regia PIERFRANCESCO FAVINO e PAOLO SASSANELLI

Lo spettacolo è stato realizzato con la partecipazione della Fondazione Teatro della Pergola di Firenze.

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Pierfrancesco Favino torna al Teatro Ambra Jovinelli – dall’1 al 13 Marzo – con uno degli spettacoli di maggior successo degli ultimi anni: Servo per dueOne Man, Two Guvnors, una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean, riproposto nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder. Una perfetta combinazione visiva e verbale che ha dato vita ad uno spettacolo di grande successo, collezionando centinaia di repliche. Una commedia comica, con attori che si muovono come acrobati cadendo dalle scale, sbattendo le porte, facendo battute a doppio senso e interagendo con il pubblico. In scena: Diego Ribon, Anna Ferzetti, Pierluigi Cicchetti, Bruno Armando, Eleonora Russo, Luciano Scarpa, Pierfrancesco Favino, Fabrizia Sacchi, Gianluca Bazzoli, Thomas Trabacchi, Totò Onnis, Paolo Sassanelli, Marit Nissen. La musica è parte integrante dello spettacolo e viene eseguita dal vivo dall’orchestra Musica da Ripostiglio, composta da Luca Pirozzi, Luca Giacomelli, Raffaele Toninelli ed Emanuele Pellegrini, i quali hanno curato anche gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca.

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SERVO PER DUE …….Lo spettacolo

Una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, Servo per due (One Man, Two Guvnors) nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean riadattato nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder, si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico; la musica è parte integrante dello spettacolo e viene eseguita dal vivo dall’orchestra “Musica da Ripostiglio”, composta da 4 elementi che hanno curato anche gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca. Una perfetta combinazione di commedia visiva e verbale che ha dato vita ad uno spettacolo di grande successo.

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SERVO PER DUE …….La trama

Depresso, senza soldi e…. affamato!

Pippo vaga per la Rimini degli anni ’30 in cerca di una soluzione ai suoi problemi. La trova in Rocco, ambiguo personaggio giunto in città per concludere un affare con Bartolo, padre della sua promessa sposa, la dolce e un poco svampita Clarice. Pippo diventa così il servitore di Rocco, ma la fame è sempre tanta e, appena ne ha l’occasione, di nascosto da Rocco, comincia a dispensare i suoi servigi anche ad un secondo padrone, Ludovico. I due ignorano l’esistenza l’uno dell’altro ma, in realtà, si conoscono molto bene e Pippo, servo ingordo e pasticcione, inizia presto a confondersi e a combinar guai. La vicenda si complica perché la dolce Clarice, in verità, ama ricambiata l’estroso Amerigo e anche al buon Pippo l’amore inizia a far girare la testa, incarnato dalla seducente Zaira. Missive scambiate, ricevute mangiate, bottiglie di vino consegnate per sbaglio: essere il servitore di due padroni è davvero difficile! Ci si mettono anche i camerieri Alfredo e Gennaro a combinarne delle belle e confondere il povero Pippo ancor di più. Quando il sogno d’amore di Clarice e Amerigo sembra definitivamente infranto, nonostante l’impegno dell’avvocato Altero e dell’amico Livio, e anche le vite di Rocco e Ludovico appaiono giunte all’inevitabile bivio, si svelano gli inganni e pure i malintesi. Riuscirà Pippo a soddisfare la sua fame e conquistare Zaira? L’amore si sa, vince su tutto, o almeno dovrebbe se l’innamorato riesce a smettere di combinare guai… o quasi.

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SERVO PER DUE ……. Il progetto

Servo per Due nasce dall’incontro tra l’attore Pierfrancesco Favino e Marco Balsamo; desiderio comune era quello di realizzare un classico rivisitato in chiave moderna cui partecipassero gli attori del Gruppo Danny Rose. Le sinergie aumentarono perché nel progetto fu coinvolta anche la Compagnia Gli Ipocriti che, partendo dallo stesso intento – la rivisitazione di un classico in chiave moderna – aveva preventivato di realizzare una nuova produzione. Si decise di mettere in scena “One Man, Two Guvnors” di Richard Bean tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni allestito al National Theatre di Londra dove stava riscuotendo un considerevole successo. Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli avrebbero curato la regia nonché la traduzione e l’adattamento del testo insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder.

Nell’elaborazione del progetto, si decise di realizzare alcuni laboratori cui avrebbero partecipato tutti gli attori del Gruppo Danny Rose. Nell’aprile 2013, grazie alla disponibilità del Piccolo Jovinelli di Roma iniziarono i laboratori di Acrobatica con Massimiliano Dezi, Utilizzo della maschera con Fabio Mangolini, Il Clown nella commedia dell’arte con Leris Colombaioni, Canto corale con Gabriele Foschi; nei mesi di giugno e luglio seguirono quelli di Movimenti e gesti coreografici con Fabrizio Angelini e Analisi del testo a cura di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli. Al termine dei laboratori si definì il cast complessivo formato da ventuno attori e quattro musicisti; con l’inizio effettivo delle prove (settembre 2013) furono formati i due gruppi, di tredici elementi ciascuno, che si sarebbero alternati nel corso delle recite ad esclusione di Pierfrancesco Favino, Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Ugo Dighero, Diego Ribon ed i quattro musicisti che avrebbero effettuato tutta la tournée.

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SERVO PER DUE ……. La regia

Sono in treno da Trieste a Firenze, domani sera faremo spettacolo alla Pergola, forse il teatro all’italiana più bello del mondo. Un anno fa esatto eravamo alla Sala Uno. Uniti dalla voglia di fare qualcosa, di sognare, abbiamo messo in scena 29 spettacoli in due mesi. Marco Balsamo è stato il primo a captare che dietro quella voglia c’era un’energia inconsueta ed a crederci. Ci ha dato la possibilità di iniziare a progettare concretamente uno spettacolo, ci ha dato le strutture per poter lavorare e studiare come desideravamo, ci ha messo in contatto con Gli Ipocriti senza la cui fiducia ed entusiasmo niente di tutto questo sarebbe stato possibile.

Queste note non esisterebbero se non ci fossero stati questi incontri e il coraggio di rischiare in proprio avuto da queste persone. Si potrebbe parlare a lungo del lavoro, del percorso che abbiamo intrapreso per mettere in scena quanto vedrete ma credo che a farlo per noi debba essere lo spettacolo e, se non ci riesce, potete e dovete farcelo notare.

Quando esponiamo ciò che vorremmo costruire con il nostro gruppo ci sentiamo spesso rispondere con la parola Utopia. Noi preferiamo la parola Sogno o Progetto perché questi ultimi, con il lavoro e la passione sono per definizione realizzabili. Ora basta con le chiacchiere! Mettetevi comodi: “Ha inizio lo spettacolo!”

Pierfrancesco Favino

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Tre anni fa Richard Bean, per il National Theatre di Londra, scrive un adattamento de Il servitore dei due padroni di Carlo Goldoni ambientandolo a Brighton negli anni ’60 e lo intitola One Man, Two Guvnors. Lo spettacolo è così divertente che è ancora oggi in scena nel West End registrando il tutto esaurito da tre anni.

Dopo il successo dell’esperienza di REP e del gruppo Danny Rose e dopo alcuni incontri di lavoro con Marco Balsamo abbiamo deciso di cercare un’impresa teatrale che potesse partecipare al progetto One Man, Two Guvnors (Servo per Due); abbiamo così intrapreso quest’avventura con la Compagnia Gli Ipocriti diretta da Melina Balsamo.

Pierfrancesco Favino ed io eravamo consapevoli che sarebbe stata una vera sfida coinvolgere il maggior numero di attori e attrici del nostro gruppo creando due cast che potessero alternarsi a periodi di due mesi ciascuno. Certo la paura di schiantarci come una nave sugli scogli era sempre presente nei nostri pensieri ma l’abbiamo tenuta a bada.

Da subito si sono aggiunti Alessandro Lai, costumista, Luigi Ferrigno, scenografo e Cesare Accetta per le luci.

Al momento di scegliere il gruppo di musicisti che doveva supportare lo spettacolo, creando intermezzi musicali stile avanspettacolo tra una scena e l’altra, arrangiando le canzoni anni ’30 e portando lo spirito gioioso di cui avevamo bisogno, ho immediatamente proposto il gruppo Musica da ripostiglio: musicisti e persone meravigliose che hanno immediatamente aderito al progetto.

Insieme a Pierfrancesco Favino, Marit Nissen e Simonetta Solder ho tradotto il testo e ambientato la storia a Rimini nel 1936, trasportando la tipica comicità inglese nel nostro mondo e trovando nuova linfa dall’adattamento; in fin dei conti Carlo Goldoni è italiano!

Sin da subito è stato chiaro che avremmo dovuto fare un’immersione nel mondo della Commedia dell’Arte, passando attraverso seminari di acrobatica, clown e maschera, che sarebbero durati due settimane ciascuno; L’esperienza è stata fondamentale e gradualmente ci ha portati ad un maggior grado di consapevolezza. Successivamente ad ogni attore abbiamo affidato il compito di studiare un’animale che ci sembrasse adatto al personaggio che avrebbe interpretato, per poi inserirlo nel movimento e nel linguaggio, caratterizzandone l’azione.

L’arrivo alle prove di Gabriele Foschi e Fabrizio Angelini ha introdotto il lavoro fondamentale del canto e del ballo che sono parte indispensabile del nostro allestimento. Solo dopo questo processo, abbiamo ripreso in mano il testo.

Se dovessi raccontare questi mesi come un diario non basterebbe un libro. Abbiamo lavorato duro, con passione e dedizione e non senza momenti difficili. È accaduto che a turno ciascuno di noi accumulasse tensioni e qualcuno, magari inforcando il proprio zaino, se ne andasse sbattendo la porta con la promessa/minaccia di non tornare mai più, per poi presentarsi il giorno successivo e dopo un sintetico, doveroso chiarimento, rimettersi a lavorare con lo stesso amore di prima. Posso certamente riassumere il tutto con queste parole: “Sbrocco semplice o con zainetto…”.

Le prime conferme del pubblico “pagante” ci hanno dato la consapevolezza che questo percorso era necessario per un risultato eccellente. Quando il pubblico afferma con convinzione “…la cosa bella di questo spettacolo è vedere una meravigliosa collaborazione tra gli attori così rara da trovare…e tutte quelle trovate poi…” non fa altro che confermare che abbiamo raggiunto lo scopo e mi fa ripensare a tutte quelle passeggiate notturne al Testaccio con Pierfrancesco, dove ci venivano idee bizzarre chiedendoci se avrebbero mai funzionato.

Devo aggiungere che senza l’impegno e la generosità di Pierfrancesco Favino non saremmo qui adesso e non scriverei nessuna nota. Quando un attore di grande talento e, soprattutto, amato come lui, sceglie di mettere in scena uno spettacolo che coinvolge 20 tra attori e attrici e 4 musicisti, e poi si sacrifica in prove estenuanti per quasi un anno e rinuncia a tanto, vuol dire che sta e stiamo facendo qualcosa di nuovo in questo momento storico per la cultura di questo paese, ed è esattamente lo spirito di REP e del gruppo Danny Rose nonché de Gli Ipocriti.

P.S. La nave di Servo per due non si è schiantata e non è un caso che assomigli al Rex di Federico Fellini.

Paolo Sassanelli

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In questa stagione teatrale il cast sarà unico per tutta la tournée

personaggi in o. e. interpreti

Altero – Bartolo Diego Ribon

Zaira Anna Ferzetti

Livio Pierluigi Cicchetti

Bartolo – Altero Bruno Armando

Clarice Eleonora Russo

Amerigo Luciano Scarpa

Pippo Pierfrancesco Favino

Rocco/Rachele Fabrizia Sacchi

Tassista – Barista – Guardia Gianluca Bazzoli

Ludovico Thomas Trabacchi

Gennaro Totò Onnis

Alfredo Paolo Sassanelli

La Iolanda Marit Nissen

Il gruppo Musica da Ripostiglio esegue le musiche dal vivo ed è composto da:

Luca Pirozzi – chitarra, voce e banjo Luca Giacomelli – chitarra e voce

Raffaele Toninelli – contrabbasso e voce Emanuele Pellegrini – percussioni e voce

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Le parole della canzone ‘Tomorrow looks good from here’ sono di Richard Bean e Grant Olding.

Lo spettacolo è in due atti e ha una durata complessiva di 2h45 minuti compreso intervallo.

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TEATRO AMBRA JOVINELLI

Via Guglielmo Pepe, 43 /47 Roma 00185 


Info 06 83082620 – 06 83082884 


Spettacoli dal martedì al sabato h 21:00, la domenica h 17:00

Biglietti (compresa prevendita): da € 37,00 a € 20,00

http://www.ambrajovinelli.org/

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