Il 13 aprile è andato in scena al Puccini di Firenze “CAVEMEN”, lo spettacolo di Rob Becker con Maurizio Colombi, egregiamente guidato da Teo Teocoli alle prese con la sua prima regia teatrale.
Lo spettacolo è arrivato in Italia nel 2008 e grazie al passaparola è diventato un culto per decine di migliaia di spettatori che lo hanno visto, lo hanno consigliato agli amici, ci hanno accompagnato il proprio partner. Il testo originale, scritto da Rob Becker, è frutto di tre anni di studi di antropologia, psicologia, sociologia, preistoria e mitologia, ed è stato portato per la prima volta sul palco nel 1995 allo Helen Hayes Theatre di New York, diventando il monologo più longevo nella storia di Broadway.
Nel 2000 Caveman è vincitore del Premio Laurence Olivier come miglior spettacolo d’intrattenimento.
Lo spettacolo si sviluppa intorno ad una delle tematiche più antiche ed analizzate della storia dell’uomo, il rapporto tra l’uomo e la donna, da sempre amorevole e conflittuale, necessario e insopportabile.
È vero che gli uomini sono tutti stron…? Per rispondere a questa domanda, l’autore dello spettacolo Rob Becker, ha condotto studi approfonditi che lo hanno portato a questa conclusione: gli uomini e le donne sono “semplicemente” diversi! Nella preistoria, l’uomo era cacciatore, la donna raccoglitrice. Non solo. Le donne collaboravano tra loro, mentre gli uomini trattavano. Da tali origini, hanno sviluppato facoltà e qualità diverse: ecco spiegati gli eterni dissidi e le continue incomprensioni tra i due sessi. Il pubblico ride e si diverte. Una lettura delle nostre origini che, in chiave umoristica, ci rassicura e chiarisce il perché l’universo maschile e quello femminile sono così lontani e allo stesso tempo così indispensabili l’uno all’altra.
La questione, dunque, è nota sufficientemente affrontata nel quotidiano (in prima persona come nei mezzi stampa e nei mass media): l’eterno incontro/scontro tra uomo e donna, le manie, i difetti tra i lui e le lei, i differenti modi di pensare e agire. Questo spettacolo è simpatico, leggero, frizzante e partecipato, grazie anche ad un coinvolgente Maurizio Colombi (conosciuto anche come regista di vari musical e spettacoli teatrali di grande successo – Peter Pan, We Will Rock You, La Divina Commedia, Heidi, Io Odio i Talent Show, Christmas Show, I Gormiti… – che in questo monologo si esibisce rivelandosi un attore comico irresistibile), solo a recitare sul palco, sorretto da un gruppo di giovani, preparatissimi musicisti.
Sono ripercorsi i luoghi comuni tra le affinità e le differenze tra i sessi, l’incomunicabilità e il magnetismo, i diversi modi di approcciare alla quotidianità, nell’esternare gli affetti e manifestare le emozioni, i ruoli ben definiti dei sessi nella società. È facile identificarsi nell’eterno incontro/scontro tra uomo e donna, le manie, i difetti tra i lui e le lei, i differenti modi di pensare e agire, e fa tenerezza ascoltare i commenti e notare gli sguardi complici delle coppie in sala.
Caveman continua a riscuotere un successo dietro l’altro diffondendosi a macchia d’olio, come un vero e proprio fenomeno. Basti pensare che lo hanno già visto da 4.000.000 di coppie in tutto il mondo e solo a Milano da oltre 50.000 spettatori negli ultimi 4 anni.
Lo spettacolo è semplice, schietto, senza grosse pretese intellettuali, accessibile a tutti e dal taglio televisivo, scorrevole, coinvolgente e divertente, una buona alternativa per le famiglie ad una serata sul divano del salotto di casa.