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Angela Hewitt e Jader Bignamini in concerto

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Tromba Alessandro Caruana

Pianoforte Angela Hewitt

Direttore Jader Bignamini

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Angela Hewitt e Jader Bignamini per la prima volta insieme. La fuoriclasse canadese, guest star dell’Auditorium di Milano, è attesa all’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra di Šostakovič (che vedrà un ruolo solistico affidato alla prima tromba de laVerdi Alessandro Caruana); il direttore associato de laVerdi, lasciata temporaneamente la direzione della Traviata all’Opera di Roma, torna alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi: appuntamento giovedì 9 (ore 20.30), venerdì 10 (ore 20.00) e domenica 12 giugno (ore 16.00) all’Auditorium di Milano. La locandina di questo 21° programma in stagione sarà completata da due pagine irresistibili di un altro grande russo: Čajkovskij, con la Ouverture Fantasia da Romeo e Giulietta (versione 1880), seguita dalla Sinfonia n. 6, universalmente conosciuta come Patetica.

Giovedì 9, all’Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), Francesco Marzano sarà il relatore della tradizionale conferenza di introduzione all’ascolto, dal titolo “Il genio e il dramma. Una guida a Čajkovskij”.

Da segnalare che il Concerto di Šostakovič sarà eseguito da Angela Hewitt anche venerdì 1 luglio a Foligno, nell’ambito del Trasimeno Music Festival, con laVerdi diretta per l’occasione da Hannu Lintu.

(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it).

La parola al direttore Jader Bignamini che ci introduce all’ascolto:

L’esecuzione dell’Ouverture Fantasia da Romeo e Giulietta, dedicata a William Shakespeare nel 400° anniversario della morte, è scritta da Čajkovskij come fosse un poema sinfonico; tre temi: Frate Lorenzo, con cui si apre il brano; l’amore, che si rifà alla vicenda dei due protagonisti dell’opera del Pardo; infine, l’ultima parte, assai movimentata, senza reale significato specifico, proprio perché si tratta di una fantasia, una specie di riassunto musicale della storia dei due amanti. Brano di grande successo, molto orecchiabile, un po’ melanconico, segnato dalla tipica vena melodica dell’autore.

La Sesta sinfonia, ovvero la cosiddetta Patetica, è considerata il testamento di Čajkovskij: qualche giorno dopo la prima esecuzione, infatti, l’autore morirà. Peculiarità: chiude con un movimento lento e lugubre, invertendo l’odine usuale (il terzo infatti è allegro). È un’opera maestosa, dominata dalla maturità compositiva a dal pathos che pervade la bellezza dei temi. Una curiosità: Čajkovskij ha dichiarato che si trattava di una sinfonia a programma, ma non ha mai detto a nessuno quale fosse il programma: diciamo che è una sinfonia ermetica, con al centro il tema del fato, invasivo e pervasivo nei confronti dell’umano.

E veniamo a Šostakovič e al suo concerto per pianoforte: struttura classica, con la tromba che riveste un ruolo primario, soprattutto nell’ultimo movimento, dove il tema ricorrente è una citazione di una canzone popolare russa del tempo. In realtà, le citazioni sono parecchie, e costellano un po’ tutta l’opera: una specie di parodia di altri compositori, con la genialità dell’autore che rende il mix molto interessante e accattivante.

Posso dire che entrambi gli autori mi sono molto cari: Čajkovskij in particolare, per via della sua anima passionale, che sento decisamente vicina alla mia indole; in più, è la prima volta che dirigo la Patetica con laVerdi, dopo aver diretto la Quinta la scorsa stagione, e la cosa mi riempie di orgoglio ed emozione”.

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Biografie

Jader Bignamini, direttore. Apprezzato per il forte carisma e la personalità dirompente, nonché dotato di preparazione e raffinatezza musicale fuori dal comune, affina e sviluppa le sue doti tecniche e artistiche nell’ambito dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dove già nel 1997, a soli 21 anni, viene scelto dal Maestro Riccardo Chailly come clarinetto piccolo dell’ensemble sinfonico. L’attività più recente lo vede collaborare nel 2009 ha con il Teatro San Carlo di Napoli, con l’Orchestra dell’Arena di Verona e naturalmente con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, con la quale nel 2010 è impegnato tra l’altro nella registrazione per Sky TV in prima esecuzione mondiale del brano Spirito Eroico del compositore Di Iorio, colonna sonora ufficiale delle Olimpiadi invernali di Vancouver. Nel 2010 è nominato Direttore Assistente dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi e in questo ruolo prepara laVerdi nell’esecuzione integrale delle sinfonie di Mahler per i direttori ospiti della Stagione Sinfonica 2010/11 dell’Auditorium di Milano. È del 13 Marzo 2011 il debutto alla direzione dell’Orchestra nella Quinta Sinfonia di Mahler, e solo otto giorni più tardi, il 20 marzo, dirige il concerto per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia in diretta televisiva, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita ufficiale a Milano. Sempre nel 2011 dirige all’Auditorium San Domenico di Foligno la verdiana Messa di Requiem con l’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, mentre nella chiesa di San Marco a Milano per MiTo 2011 esegue la Missa Solemnis di Liszt e per MiTo 2012 la Messe solennelle di Berlioz. Nell’aprile 2012 è nominato Direttore Associato dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Bignamini ha chiuso “Una Estate con la Musica 2012”, la prima stagione estiva de laVerdi, dirigendo, a fine agosto, Carmen di Bizet in forma di concerto, e ha inaugurato la XX Stagione sinfonica dell’Orchestra all’Auditorium di Milano, il 13 settembre 2012, accompagnando la violinista Francesca Dego nell’esecuzione del Concerto per violino e orchestra n. 2 di Prokof’ev. Nel novembre 2012 ha guidato l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in una trionfale tournée in Russia, con due concerti a Mosca (Sala Grande del Conservatorio Čajkovskij) e San Pietroburgo (Cappella Accademica di Stato). Il 31 dicembre 2012 ha diretto il Concerto di Capodanno alla guida della Osaka Symphony Orchestra, con un programma tutto italiano, ospite alla Biwako Hall di Otsu per il suo debutto in Giappone. Seguono i debutti sinfonici in Brasile al Teatro Municipal di Sao Paulo, a Palermo con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e a Firenze col Maggio Musicale. 

Inaugura poi il XXXIX Festival della Valle d’Itria con Crispino e la Comare, la XX Stagione Sinfonica de laVerdi con un programma verdiano e il Festival Verdi 2013 a Parma con Simon Boccanegra, a seguito del quale gli viene offerto dal Teatro Regio un invito triennale per il Festival. 

L’attività nello scorso 2015 lo ha visto alla direzione di Aida al Teatro dell’Opera di Roma (aprile); Madama Butterfly al Teatro la  Fenice di Venezia (maggio); Rigoletto negli USA, Festival di Santa Fè, New Mexico (luglio e agosto).

Denso il calendario 2016: a marzo Asia tour con il soprano Anna Netrebko (Hong Kong, Seul, Taipei, Nagoya e Tokio); ad aprile la direzione di Andrea Chenier al Tokio National Theatre; a maggio Traviata all’Opera di Roma; a giugno doppio programma con laVerdi all’Auditorium di Milano, quindi a luglio Traviata all’Arena di Verona, Ciro in Babilonia al Rossini Opera Festival di Pesaro e, in ottobre, Manon Lescaut al Bolshoi di Mosca.

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Angela Hewitt, pianoforte. Tra le pianiste più conosciute a livello mondiale, appare regolarmente in recital e con le più importanti orchestre in Europa, nelle Americhe, in Australia e in Asia. E’ stata ammessa nella Hall of Fame di Gramophone nel 2015 e le sue performance e registrazioni delle opere di J.S. Bach hanno sempre ottenuto un particolare riconoscimento, segnalandola come una delle interpreti di riferimento del compositore.

Eventi della stagione 2015/16 prevedono concerti con la Toronto Symphony Orchestra, i Festival Strings Lucerne e la Zürcher Kammerorchester – ognuna di queste diretta dalla tastiera – oltre che con la Calgary Philharmonic Orchestra. Nella primavera 2016 è previsto un tour dell’Asia con la Academy of St Martin in the Fields e Sir Neville Marriner. Apparizioni recenti con orchestra hanno incluso la National Symphony Orchestra di Washington, l’Orquestra Sinfônica Brasileira, gli Hamburger Symphoniker, la Sinfonica di Vancouver, la Filarmonica Giapponese e la Swedish Chamber Orchestra, oltre a tour con la Camerata Salzburg e la kammerorchesterbasel.

Nel campo dei recital si è esibita alla Royal Festival Hall nell’ottobre 2015, come parte dell’International Piano Series, prima di tornare alla Wigmore Hall nell’aprile 2016. Altri eventi della stagione in corso prevedono apparizioni al Festival di Gent, al 92nd Street Y, alla Spivey Hall, alla Philadelphia Chamber Music Society ed alla sala da concerti St George’s di Bristol; oltre ad una serata di parole e musica con Ian McEwan alla Konzerthaus di Vienna.

Le sue premiate registrazioni per Hyperion hanno raccolto elogi e consensi unanimi. Il suo cd con l’Arte della Fuga di Bach è stato pubblicato nell’ottobre 2014 e il suo decennale progetto dedicato alla registrazione di tutte le maggiori opere per tastiera di Bach è stato descritto come “una delle glorie discografiche dei nostri tempi” (The Sunday Times).

Le pubblicazioni più recenti hanno previsto il suo quinto volume di Sonate di Beethoven, opere per pianoforte solo di Liszt e la Sinfonia Turangalîla di Messiaen con l’Orchestra Sinfonica della Radio Finlandese ed Hannu Lintu. Un primo album con le Sonate di Scarlatti è previsto per la primavera 2016. La sua discografia comprende anche cd di Mozart, Schumann, Couperin e Rameau.

Nata in una famiglia di musicisti, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di tre anni, esibendosi in pubblico a quattro e vincendo un anno dopo la sua prima borsa di studio. Ha poi continuato a studiare con il pianista francese Jean-Paul Sevilla. Nel 1985 ha vinto la Toronto Bach Piano Competition.

Ha ricevuto un OBE (Order of the British Empire) in occasione dei festeggiamenti per il Compleanno della Regina Elisabetta nel 2006 ed è stata nominata Companion of the Order of Canada (CC) nel 2015. Costantemente in viaggio, vive tra Londra, Ottawa (sua città d’origine in Canada) e l’Umbria, regione d’Italia che ama particolarmente e dove da dieci anni è direttore artistico del Trasimeno Music Festival.

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Alessandro Caruana, tromba. Si diploma in tromba nel 1996 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, dove nel 2008 consegue il Biennio superiore di secondo livello.

Dal 1998 inizia a partecipare ad audizioni e concorsi che lo portano a collaborare con orchestre ed enti lirici quali l’Orchestra Sinfonica di Savona, Filarmonica di Torino, Filarmonica Italiana, Orchestra Guido Cantelli di Milano, Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Arturo Toscanini di Parma, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra Nazionale della RAI, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Regio di Torino, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Carlo Felice di Genova, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra della Svizzera Italiana.

Dal giugno 2005 occupa il posto di Prima tromba presso l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Svolge una ormai lunga attività di docente di Tromba negli istituti civici A. Gandino di Bra (Cuneo) e Baravalle di Fossano, presso il quale frequenta un corso di perfezionamento con Roberto Rossi, prima tromba dell’Orchestra Nazionale della RAI e suo insegnante da numerosi anni. Nella Stagione 2013/14, in occasione dei concerti de laVerdi per il Bicentenario Verdiano ha eseguito l’Adagio per tromba. Ha poi eseguito, diretto da Giuseppe Grazioli, musiche di Ravel, Casella, Respighi.

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